tag:blogger.com,1999:blog-32300346790386879292024-02-22T13:42:49.559+01:00Vita da stronzaAcide si nasce, e io, modestamente, lo nacqui.<br>
Ma anche un paio di calci nel culo presi nella vita aiutano sempre a migliorare.Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.comBlogger257125tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-34843221019912176072018-09-03T12:27:00.000+02:002020-04-10T08:47:55.249+02:00La verità, vi prego, sulla gravidanza<br />
Questo post è dedicato specialmente alla @lazitellaacida, che è stata molto trasparente sulla sua gravidanza, dimostrando come non per tutti sia uno stato di grazia perenne. Per la nostra generazione, cresciuta a film di Jennifer Lopez e puntate di Beautiful, l'immaginario collettivo della gravidanza, del parto, e di quello che succede dopo, è tutto un ammasso di cuori, fiori, ammòre.<br />
<div>Tutti si aspettano quello, e nessuno ti dice il contrario. Oggi voglio essere anche io trasparente, senza nessun intento di spaventare, solo con la voglia di diffondere su internet pagine sensate sulla gravidanza.</div><div><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy5ju10jHxnIFUgM8jHROwkxwDuDiwkXaN_7iNat02K8wBUS_x8fFzKn3oLNdqFk2SEeLD0MxBkesuJfW2sg_TmiWYFuZ3q9KbJdRKxInPI_AO2HgtLmGSRA0KZeK7ShqCFMuxt28qthfm/s1600/Lopez2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy5ju10jHxnIFUgM8jHROwkxwDuDiwkXaN_7iNat02K8wBUS_x8fFzKn3oLNdqFk2SEeLD0MxBkesuJfW2sg_TmiWYFuZ3q9KbJdRKxInPI_AO2HgtLmGSRA0KZeK7ShqCFMuxt28qthfm/s400/Lopez2.jpg" width="400" /></a></div><div><br />
<div><br />
</div><div>Che, circa al 4^ mese, ha già ampiamente fracassato i co****ni.<br />
<div>La gravidanza umana dura circa 5 mesi di troppo, anzi 6.<br />
<div>E qui arriva il primo falso mito.<br />
<br />
<b><u>La gravidanza non dura 9 mesi</u></b></div><div><b><u></u></b><br />
<a name='more'></a>Questa è una balla colossale.<br />
E neanche 10, cioè i mesi che, di norma, porti quell’<strike>esserino </strike>vitello dentro di te.<br />
Quello che succede con il parto è che tu espelli il melone, ma non si torna al mondo pre- gravidanza, in particolare il tuo corpo.<br />
Per i mesi successivi sei in un limbo di merda in cui non stai nè nei vestiti normali, nè in quelli pre-maman, perché la pancia si sarà sgonfiata e le tette esplose. Che fai, compri altri vestiti che userai pochissimo (pensi, illusah)? Naaaah. Risultato: altri mesi vestita di merda aspettando il giorno in cui rientri nel tuo, ormai vecchio di due anni, armadio. Per inciso, io, dopo 15 mesi, sto ancora aspettando quel momento, ma questo è un mio problema.<br />
<br />
Dopo il parto, il tuo assetto ormonale passerà da “impazzito” a “fuori controllo”. Se anche sei stata graziata nei mesi precedenti, pelle, capelli, unghie (madonna che bei capelli avevo in gravidanza, se ci penso piango)... va tutto a puttane. Ma tu stai vedendo solo dottori per il bambino, quindi nessuno si cura di te, tranne la tua amica Sara, la parrucchiera. Per questo prenota dalla parru un appuntamento nelle settimane successive, no matter what. Io ho risolto prendendo gli stessi integratori che si danno alle donne in gravidanza, su consiglio della farmacista. Non dò consigli medici, solo avvisi.<br />
<br />
<b><u>Se ti scappa la pipì, falla</u></b></div><div><b><u><br />
</u></b>Anche se l’hai appena fatta, se ti sembra che <i>forse forse</i> ti scappa, falla!</div><div>Non è una impressione come quando sei incinta, è vero.<br />
I primi giorni in ospedale non avevo il bambino in camera, quindi ho dormito 6/7 ore la prima notte. Mi sveglio e penso “Ehi mi scap...” troppo tardi. Non mi scappava più.<br />
E anche se recuperi rapidamente la funzione base, anche se hai allenato il pavimento pelvico prima, anche se sei Serena Williams come genere di allenamento fisico, dopo mesi, la prima volta che correrai, camminerai veloce, salterai la corda, aspettati delle sorprese. Soprattutto perché hai degli obbiettivi sportivi, come mi sembra di capire.</div><div>Nel mio caso, quando sono rientrata al lavoro dopo 8 mesi, una mattina ho dovuto scegliere se prendere il treno correndo o farmela addosso. Ovviamente ho scelto la dignità.<br />
<br />
<u><b>Ci saranno giorni di merda</b></u><br />
<br />
I primi di sicuro. Per sicurezza, scegli una dieta liquida nei primi giorni post-spagnottamento. <i>Feedaty</i>, un po’ di minestrone di verdure non ti farà male. Il resto sì, in tutti i sensi.<br />
<br />
Ma veniamo agli argomenti seri.<br />
<br />
</div><div><b><u>Spagnottare</u></b><br />
<br />
Se intervisti 10 donne, avrai 10 racconti diversi. Non lo fare. Per di più, tutte le mamme sono così prodighe nel raccontare il loro parto. Sai perché? Perché non se ne parla mai. Non ne parlerai con tuo marito, che ha assistito al tuo sfacelo morale e fisico. Non ne parlerai con la ginecologa che ti ha seguito prima, non ne parlerai con i medici che ti hanno seguito in ospedale. È come una cosa che tutti danno per scontato. È successo, vai oltre. Invece a te servirà parlarne per metabolizzarlo. Dovrai trovarti una analista o una amica sadica per parlarne. Altrimenti entrerai solo in una nuova dimensione, dove ti basterà scambiare lo sguardo con un'altra mamma e pensare "Lei sa." ma nessuna parola sul tema.<br />
<br />
</div><div>Se le altre donne che conosci sono oneste, i loro racconti hanno tutti una buona dose di orrore. Se non vogliono spaventarti, ti dicono “tanto poi si dimentica”.<br />
Diciamo che dopo un mesetto il tuo corpo non riesce a ricordare quel dolore. Ma la tua mente ricorda come ti sentivi, la paura dell’ignoto, il dolore che non sai se è appena iniziato o è al limite.<br />
La mia gine dice che le donne alla seconda gravidanza, intorno al 9 mese sbarellano. Perché sanno.<br />
Quindi non dimentichi proprio del tutto.<br />
Io non ho subito grossi traumi fisici nella vita, posso dire che questo è stato il dolore più forte, che si sopravvive, e che però ti segna.<br />
Esempio? Se vedo una scena violenta in un film e mi immedesimo, non importa se uno prende una tranvata* (=botta colossale) in faccia, a me fa male la patata. Giuroh. Se mio figlio cade e si fa male, male alla patata. E via così. La zona resta, come dire scottata.</div><div><br />
</div><div>E poi la seconda balla colossale: appena vedrai tuo figlio, sarà subito ammmòre. Non nel mio caso, e mi sono anche sentita una brutta persona per un po'. Non ho sentito le campane, non ho pianto, non ho visto gli uccellini e i cuori. Mio marito piangeva, questo stato dolcissimo, io sentivo solo un gran SOLLIEVO. Perché il dolore era improvvisamente finito, perché le ore di paura che avevo passato (poche per la verità) erano dietro le spalle, perché finalmente vedevo questo fagottino tanto atteso. Ma dire che l'ho amato come quando hai un colpo di fulmine, sarebbe mentire. Amo mio figlio sopra ogni cosa, ma è un rapporto che si è costruito nel tempo, non ti arriva il love-pack insieme al piccolo.<br />
<br />
<b><u>Cose che non potrai mai più fare</u></b></div><div><br />
E non per via delle esigenze del bambino, come uscire a cena, ma perché sarai diversa tu.<br />
<br />
Guardare un film/fiction/spettacolo in cui i bambini vengono maltrattati. Anche gli animali. Ma anche gli adulti. All’inizio piangerai, magari poi non piangerai ma ti sentirai comunque male. Anche se è Un Posto al Sole.<br />
<br />
Guardare video in cui ci sono bambini che stanno male davvero. Le notizie sul Corriere, le pubblicità delle Ong dove ci sono bambini che soffrono, ti porteranno via l’anima. Perché mentre tu stai facendo il possibile per dare una bella vita al tuo bimbo amato, accudito e circondato da benessere, qualcuno invece soffre. (Momento aprite il portafoglio, <a href="https://www.savethechildren.it/" target="_blank">qui</a>)<br />
<br />
Naturalmente, durante i 9 mesi ti sarai fatta delle idee su che tipo di mamma vorrai essere, dalle cose pratiche a quelle più filosofiche. Sii pronta a rivedere tutto, a fare dei cambiamenti in corsa, a esse diversa da quello che ti aspettavi e a rendertene conto solo dopo mesi. Per esempio, tuo figlio potrebbe non voler essere fasciato e lanciare le coperte a una settimana di vita. Oppure "no ciuccio, stai SCHERZANDO?" ma se è l'unica cosa che lo placa, subito dopo due giorni di vita. Saluta la coerenza alla prima contrazione e diventa amica della flessibilità mentale.</div><div><u><b><br />
</b></u> <u><b>Cose che vorrai fare ardentemente</b></u></div><div><b><u><br />
</u></b></div><div>Ritornare al tuo equilibrio. Dopo l'ultimo mese passato a casa, forse con qualche acciacco, ma fondamentalmente a fare un cazzo (sei sei una dipendente come me), improvvisamente in 24 ore (o 3) la tua vita sarà stravolta. Io ho cercato disperatamente la normalità, cercando nelle pause dei pasti del nanetto di fare cose normali: la doccia, i pavimenti, guardare una puntata di qualcosa. Mi sono aggrappata alle abitudini per dare al mio cervello un ordine di cose da fare no-brain.</div><div><br />
</div><div>Sei in un corpo che non riconosci, in una situazione completamente nuova, magari da sola per ore.</div><div>Tutti i tuoi punti di riferimento (te stessa, la persona che conosci meglio) sono saltati. Se il bambino piange più del solito, ti farai mille paranoie. Sono normali, ma anche destabilizzanti.</div><div>Se non hai nessuno vicino, telefona a qualcuno. La gente non ti telefona per paura di disturbarti (magari dorme/sta allattando/è impegnata pensano), allora chiama tu. Parla, chiama, facci delle stories, chiamami. Chiama anche le tue amiche senza figli, per sentire gente che parla di concerti e ristoranti, di cose <i>normali.</i> Il mondo non ruota tutto attorno al piccolo.</div><div><span style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: 400;"><br />
</span></span></div><div><span style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: 400;">Tra le cose normali, c'è occuparsi dell'armadio di quel cosino che un giorno ha mille abitini, il giorno dopo non ci sta in nemmeno uno. Provare per credere. E allora ti farai una cultura.</span></span></div><div><span style="font-weight: bold;"><span style="font-weight: 400;"><br />
</span></span>Vorrai scrivere a tutte le aziende che producono body per bambini: perché cazzo mettete delle etichette così lunghe all’interno, che anche se le tagli il moncone resta? Avete provato a indossare voi i vostri prodotti? Le vostre mutande hanno le etichette all’interno forse? Ci credo che i neonati piangono, vivono in uno stato di perenne fastidio. Tra l'altro, perché tutta questa esigenza di segnalare che i vestiti per bambini sono infiammabili? Forse quelli degli adulti no?<br />
<br />
Vorrai poi insultare qualsiasi azienda produca t-shirt/maglie/maglioni per bambini senza apertura sul collo: ogni volta che una neo-mamma cerca di infilare uno dei vostri prodotti, un innocente rischia la vita. Avete mai fatto una prova su un manichino? L'estensione deve essere almeno al doppio della circonferenza del bambino, che è praticamente solo testa all'inizio. Il resto sono solo regali inutili.<br />
<br />
Un altro messaggio ai produttori di abbigliamento per bambini: potreste allinearvi sulle dimensioni corrispondenti alla stessa taglia? Gia 10 bambini a 6 mesi hanno 6 dimensioni diverse, se i 6 mesi di 4 aziende diverse vestono 4 bambini diversi, comprare on line è come giocare alla roulette russa. Ergo, nessuno compra on line.<br />
<br />
Ai siti di abbigliamento per bambini: i FILTRI per sesso signori, SONO LA BASE. Anche i genitori genderless li usano.<br />
<br />
Un altro messaggio per le aziende che producono pannolini e salviettine per il culo: è ora di ripigliarsi e produrre solo con materiali biodegradabili. Lo so che ci sono aziende che lo fanno già, ma i pannolini costano quasi il doppio e trattengono meno della metà. E sì, ho pensato per un’ora intera ai pannolini in tessuto, poi ho deciso che volevo una vita e una lavatrice sana. Pampers, Hugghies (i più venduti, che poi sono Procter e Kimberly&Clarks) voi e i neonati inquinate più delle mucche.<br />
<br />
Quando il nano sarà cresciuto, per favore contatta i produttori delle scarpe per maschietti con un: EDDAI, un po’ di vita.<br />
<br />
Essendo tu una <i>influenzer,</i> potresti anche avere dei risultati.<br />
<br />
<br />
<br />
</div></div></div></div><style>
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</style>Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-48963471939649705972016-12-19T10:00:00.000+01:002016-12-19T10:00:11.155+01:00Le parole contano, si dice.<br />
Per me questo è vero, in un senso e nell'altro.<br />
Ci sono parole per cui provo una idiosincrasia immediata, viscerale. Parole che scatenano il prurito alle mani verso chi le ha pronunciate.<br />
Le mie colleghe sono state gentilmente invitate a non ripeterle, pena punizioni corporali.<br />
Perché? Perché sono parole usate a sproposito da chi le ha introdotte nel linguaggio e poi sono diventate di uso comune, magari solo nella parlata lombarda, ma abbastanza da farmi venire l'orticaria una volta al giorno.<br />
<br />
Le mie parole sono:<br />
<br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">SOLDINI</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"></span><br />
<a name='more'></a>La mia avversione per questa parola è nata quando ho avuto la sfiga di incrociare nella vita uno dei miei ex-capi, per la precisione il <a href="http://www.vitadastronza.com/2011/10/non-chiamarmi-capo.html" target="_blank">numero tre</a> della lista. Il Cretino aveva la malata abitudine di parlare dei budget pubblicitari come di <i>soldini</i>. "Eh, sono dei bei soldini..." "Ci dovremo mettere dei soldini sopra..." " Soldini cosa, COSA, emerito imbecille? Prima di tutto non sono soldi tuoi, quindi porta loro rispetto. In secondo luogo, non so tu, piccolo cretino dai vestiti lisi, in quale mare di benessere navighi, ma nel mio mondo <i>quattrocentomila euro </i>non sono <i>soldini,</i> sono soldi, e tanti. Sono più di quanto guadagnerò in metà della mia vita lavorativa (se andasse tutto bene). La mia casa non vale tanto e nemmeno la tenda in cui tu Cretino vivi ora, cacciato a calci dall'azienda e ancora oggi riportante quello come occupazione su Linkedin quella di sette anni fa.<br />
La mancetta da un euro che mi dava la nonna sono i <i>soldini</i>. I centesimi nel salvadanaio, sono <i>soldini</i>.<br />
Nel mio mondo ideale, ci sarebbe una legge che vieta l'uso di questa parola dopo i dieci anni.<br />
<br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">POPOLO</span><br />
<br />
La <i><strike>invecchiamento</strike></i>maturità mi sta portando una nuova coscienza sociale e politica, per cui facendo zapping tra QVC e RealTime, qualche volta mi soffermo sui dibattiti politici di La7, oppure alla radio. Inciso: trovate anche voi che la qualità dei talk show alla radio (qualsiasi) sia spannometricamente migliore di qualsiasi litigata televisiva? Fine dell'inciso e della mia coscienza politica. Tornando al tema, non avete idea di quanti politici, o wannabe tali, usino la parola popolo riferita a noi. Noi, l'elettorato, il pubblico, le persone, la GENTE normale, quella che paga le tasse e mantiene quel/la deficiente che pensa che io sia il popolo.<br />
<br />
L'enciclopedia Treccani definisce popolo "<i><span style="font-size: x-small;">Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività etnica e nazionale, o formano comunque una nazione (indipendentemente dal fatto che l’unità e l’indipendenza politica siano state realizzate)"</span></i><br />
quindi tecnicamente l'uso non è sbagliato, ma mi irrita. "Il popolo vuole" "Il popolo chiede", manca solo "Il popolo ha fame" e bingo! Perchè non siamo più nel Medioevo, e nemmeno alla corte di Francia, Maria Antonietta e le sue brioches sono diventate polvere. Se mi chiami <i>popolo</i> fai di me la massa urlante e non pensate che sbraita per il pane. Io non sono il <i>popolo</i>, sono una persona, ho un'istruzione, un reddito e una intelligenza superiore alla tua che vai in tv a dire frasi preconfezionate scritte da un ghostwriter. E siamo in tanti, non sono solo un solo individuo. Perciò io non sono il popolo, sono quella grazie alle cui tasse tu mangi, ti fai curare, usi i mezzi pubblici e probabilmente paghi le prostitute.<br />
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;"><br /></span>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">ASSOLUTAMENTE</span><br />
<br />
Assolutamente sì, assolutamente no. Sì o no non bastano più?<br />
<br />
<br />
<br />
E le vostre parole quali sono?<br />
<br />Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-18671177522424337072016-12-15T10:00:00.000+01:002016-12-15T10:00:01.358+01:00Stupidiario di un matrimonio: and now?<i>Se volete sapere come è iniziata questa storia, <a href="http://www.vitadastronza.com/2016/12/stupidiario-di-un-matrimonio-before.html" target="_blank">cliccate qui</a>. </i><br />
<i>Se volete vedere l'abito senza perdere tempo, <a href="http://www.vitadastronza.com/2016/12/stupidiario-di-un-matrimonio-w-day.html" target="_blank">cliccate qui</a>. </i><br />
<br />
<br />
Ho avuto il mio giorno, il mio giorno migliore.<br />
<br />
Ho avuto tutte le persone a cui voglio bene vicino a me, felici per noi.<br />
<br />
È stato tutto perfetto? Sì. E anche quei dettagli che forse non erano perfetti, hanno reso la giornata migliore.<br />
<br />
Il mio dito? Come se non fosse rotto, me ne sono ricordata solo rivedendo le foto. E vi giuro che non tornerei indietro chiedendo che fosse diverso.<br />
<br />
Non ho consigli da dare alle prossime spose, solo di cercare di essere perfettamente coscienti di tutto.<br />
<br />
Vi
diranno tutti che è un giorno che vola, è vero, dura troppo poco. Ma io
ho voluto fortemente essere presente in ogni momento, per viverlo a
pieno. Ok, forse ad un certo punto del ricevimento il grado alcolico era
un po' elevato, perché ricordo di avere detto a uno dei fotografi che
mi chiedeva delle foto "Faccio quello che vuoi, basta che mi guidi tu."
Però ho lavorato duramente per godermi ogni minuto. Così oggi mi ricordo
tutto, dai profumi ai colori, dai sorrisi ai cori nel megafono (sì, c'era anche quello).<br />
<br />
E ogni ricordo mi fa sorridere e mi fa
emozionare come se fosse allora.<br />
<br />
E ora? Non c'è tempo da perdere, siamo già con lo sguardo al futuro per la prossima meta:<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBycYB0dIs-uFPBwz6n-FYH0M_p-WIIuSWnQ_Y-dhlsKVrNWmMXIMj8RCTJ2k_BzkbCk-xD77k32QNJp1UWk00LjZpG_lGag90nX0aCzJmNbgk_cCczemLy_dmICMbJFKtZ0W1DKH9X5sG/s1600/Babbucce.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBycYB0dIs-uFPBwz6n-FYH0M_p-WIIuSWnQ_Y-dhlsKVrNWmMXIMj8RCTJ2k_BzkbCk-xD77k32QNJp1UWk00LjZpG_lGag90nX0aCzJmNbgk_cCczemLy_dmICMbJFKtZ0W1DKH9X5sG/s640/Babbucce.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-39025908714422961302016-12-14T10:00:00.000+01:002016-12-15T12:00:32.726+01:00Stupidiario di un matrimonio: W-Day<i>Se vi siete perse il prequel, <a href="http://www.vitadastronza.com/2016/12/stupidiario-di-un-matrimonio-before.html">leggete qui.</a> </i><br />
<br />
Ci siamo svegliati. Niente notti lontane, insieme come sempre.<br />
Era una bella giornata, non da cielo terso, ma c'era il sole. Del resto, dopo quello che mi era successo al dito, ero sicura che l'Altissimo fosse in debito con me, quindi non poteva piovere.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigbOTXq4d7rWlcsLMyn4Y6ZpRnDGl1IaG2pN9rQFQYwxM7NMpvzHiXerrD5hlAR3HURPkKbf4Mqs26GHZpsZX2SjASlctegbCGS6TVEUk4akhP16ZXuuje7ul79i_FfmamsGhX9G_OaDAn/s1600/Matrimonio_vista.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigbOTXq4d7rWlcsLMyn4Y6ZpRnDGl1IaG2pN9rQFQYwxM7NMpvzHiXerrD5hlAR3HURPkKbf4Mqs26GHZpsZX2SjASlctegbCGS6TVEUk4akhP16ZXuuje7ul79i_FfmamsGhX9G_OaDAn/s640/Matrimonio_vista.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<a name='more'></a>Abbiamo fatto colazione, un bacio e poi ci siamo separati.<br />
Lui, a casa dei suoi a prepararsi, io dalla parru, quella storica, insieme alla quale abbiamo creato qualcosa di speciale per me.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDh0gK5F6LAocxPfREMsGHdOtCmYHEGIrPh7olzeU3HSjI1esOGvdDpvSr0p8ilyXpXBCESxADXyGr0ZNNg1i9_vQYwFPaBVQ-oJoRAo4xz53p4_8yVE8MYsbMDNd09PmZfeygHPA1_i8g/s1600/Parru_matrimonio1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDh0gK5F6LAocxPfREMsGHdOtCmYHEGIrPh7olzeU3HSjI1esOGvdDpvSr0p8ilyXpXBCESxADXyGr0ZNNg1i9_vQYwFPaBVQ-oJoRAo4xz53p4_8yVE8MYsbMDNd09PmZfeygHPA1_i8g/s640/Parru_matrimonio1.jpg" width="640" /></a></div>
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<br />
Poi a casa, a prepararmi.<br />
<br />
Avevo deciso di truccarmi da me, anche con un dito rotto, perché sono brava e perché non volevo uno sconosciuto qualunque a cui non avrei saputo dire "Ehm, con tutto il rispetto, mi fa schifo." se non mi fosse piaciuto il suo lavoro. Ho visto troppe spose con trucchi talmente diversi dall loro solito da sembrare aliene, e strati di cerone sulla faccia. Ho conosciuto truccatori molto bravi, ma per farli scarpinare fino al Paesello mi sarebbero costati una fortuna. Per cui, mi sono allenata. Ci sono volute <i>solo due o tre cosine</i>:<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgw2SO96mU-BTQmOUEkxB_yIEwdreNa0WsmFpRw8MfQMyKavvTA8tTnwJWdfIVBBDwgFnK6cH-wnRjnXqkefqlAcGSrxKW14VBVurkoemXij-MbipN3w_WRMU4yrgHrcxhCMioFA_MkMctA/s1600/MakeUp.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="304" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgw2SO96mU-BTQmOUEkxB_yIEwdreNa0WsmFpRw8MfQMyKavvTA8tTnwJWdfIVBBDwgFnK6cH-wnRjnXqkefqlAcGSrxKW14VBVurkoemXij-MbipN3w_WRMU4yrgHrcxhCMioFA_MkMctA/s640/MakeUp.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
Avendo un handicap sulla mobilità, ho deciso per un trucco collaudato, niente slanci creativi. Pochi gesti (un'ora di lavoro), ma sicuri. <br />
<br />
In quei momenti, mi sono ritrovata per un paio d'ore sola con i fotografi a casa. Anche loro erano stati scelti a un altro matrimonio, perché sono bravi non solo a fare le foto, ma anche a mescolarsi tra la gente, a non essere invasivi e a essere dei grandi pirla. Sembra un dettaglio da poco, ma se resti a casa tua per ore con due semi-sconosciuti, nel giorno più ansiogeno della tua vita, chi hai attorno è importante. Io ho scelto <a href="http://www.brunellofrancesco.com/it/" target="_blank">Francesco Brunello</a> e la sua ciurma, i migliori del mondo.<br />
<br />
Poi sono arrivate MadreMordo e SorellaMordo per aiutarmi a vestirmi, e i parenti, e gli amici. Non ricordo il numero dei baci. Poi le damigelle, due bambine assoldate già in fasce e cresciute pronte per il ruolo.<br />
<br />
E poi era tutto pronto.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFpn8nrGhqyZIkWBXeGwvW12ybxjUGYs_EArt_9cQTmoIfdrCEQuyjnJ3zOEV_IN3FXtNe7Nv_CA_zyQRe1YWSsUdTIgmZbQ776FdSHsNnTMfKdXc-vZHEK9a_bVr1VQE_B9C2uDuJ-6jy/s1600/Bouquet_matrimonio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="414" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFpn8nrGhqyZIkWBXeGwvW12ybxjUGYs_EArt_9cQTmoIfdrCEQuyjnJ3zOEV_IN3FXtNe7Nv_CA_zyQRe1YWSsUdTIgmZbQ776FdSHsNnTMfKdXc-vZHEK9a_bVr1VQE_B9C2uDuJ-6jy/s640/Bouquet_matrimonio.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
La macchina è arrivata, e con mio padre e le due bamboline mi sono fatta portare all'inizio della via dove abitavo con i miei genitori, che termina con la chiesa. Ho voluto prendermi qualche momento per respirare, per vedere i luoghi dove sono cresciuta, dove io e il Cavaliere Impavido ci siamo scambiati mille baci. Sono passata sotto casa, il tutto senza schiantarmi sulla pavimentazione in profido (grandissima!), e siamo arrivati alla chiesa.<br />
<br />
Al Paesello, se ti sposi di sabato, tutti quelli che sono in giro vanno a vedere "La Sposa", è l'evento dell'anno. Alcuni si fermano pure alla cerimonia. Sono gli amici dei tuoi genitori, i genitori delle tue amiche, le donne del paese. Li vedi da lontano, la loro tensione diventa la tua emozione.<br />
<br />
Siamo arrivati sul piazzale, qualche saluto veloce, la musica che inizia, e si parte.<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmWk5V3x72j20qofzkZZNO2HQqRsfn0NebKCJHOAv7TzbCxZWFA1PVryFaavzUB4C9AEWWQqK_GLt536VMQqREZMmmP9J1rGUC0oKnA-4w7TX5PefwGzpgWqQ7o7_IkRip1X475Cr4zPQU/s1600/A03P8585.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmWk5V3x72j20qofzkZZNO2HQqRsfn0NebKCJHOAv7TzbCxZWFA1PVryFaavzUB4C9AEWWQqK_GLt536VMQqREZMmmP9J1rGUC0oKnA-4w7TX5PefwGzpgWqQ7o7_IkRip1X475Cr4zPQU/s1600/A03P8585.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
Tuo padre che piange come un vitello.<br />
Il Parroco che fa ridere e commuovere tutti nello stesso momento.<br />
Salire sull'altare per scambiarsi le promesse davanti a tutti.<br />
Vedere dall'alto tutti quelli che piangono.<br />
Infilare l'anello sulla mano sana per salvare le foto.<br />
Stringere la mano a tutta la chiesa allo scambio della pace.<br />
Lasciarsi cullare dalle note di pezzi sacri che ascolti da una vita, ma eseguiti da una voce d'angelo.<br />
<br />
Non basterebbero tutte le parole di Dante per descrivere quel giorno, ma non gli affiderei il racconto. Resta intriso nella mia testa, mescolato alle mie emozioni. Mi provoca una sensazione di benessere ogni volta che ci penso. E per quanto voglia condividerla, è solo per me.<br />
<br />
E poi... poi è iniziata la festa.<br />
<br />
Tanti baci e abbracci di nuovo, scappare ogni tanto per fare delle foto, fare mille brindisi e ritrovarsi a barcollare, mangiare poco, mangiare dal piatto di un altro, sorridere, sorridere, sorridere, ridere delle foto che tutti fanno con il mignolo alzato per solidarietà, ballare, baciare tuo marito, ridere alla parola "marito". Dire Ti Voglio Bene alle persone che importano, lanciare il bouquet tre volte, rubare le fragole alla tua torta.<br />
<br />
E poi tornare a casa su un pulmino insieme agli amici, ridendo e candtando come se foste andati alla gita migliore del mondo. <br />
<br />
Il nostro giorno migliore.<br />
<br />
<br />
E se volete sapere come continua, <a href="http://www.vitadastronza.com/2016/12/stupidiario-di-un-matrimonio-and-now.html" target="_blank">cliccate qui</a>.Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-90444254538129403862016-12-13T10:00:00.000+01:002016-12-15T09:40:17.696+01:00Stupidiario di un matrimonio: beforeLo confesso subito: è stato a maggio.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3y7BC0_jzWoDS76IYM96bYW4hNEE9uC8yVEAWdP1ZW1W2LlrUKldCD8F372hg_otQqVuE9eqx4TeCBxSAiPub66Wp7YcYZQZ5AqpS_DG7xTozStVmQegM2wC5FyiOCnfhyymrak2EmSGm/s1600/Intro2_matrimonio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3y7BC0_jzWoDS76IYM96bYW4hNEE9uC8yVEAWdP1ZW1W2LlrUKldCD8F372hg_otQqVuE9eqx4TeCBxSAiPub66Wp7YcYZQZ5AqpS_DG7xTozStVmQegM2wC5FyiOCnfhyymrak2EmSGm/s640/Intro2_matrimonio.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
Non è un segreto, solo una storia di ordinaria pigrizia.<br />
Prima non volevo tediarvi con i dettagli pre-evento, poi la data è arrivata in fretta, poi forse volevo godermi il momento, poi il viaggio di nozze, le ferie, ed ora eccoci qua. Chiamatemi <i>Queen of procrastination</i>, me lo merito.<br />
<a name='more'></a><br />
Chiariamo subito una cosa: non c'è stata una proposta. Mai. C'è stata un'idea vaga, mai formulata in modo chiaro. Certo, ci sono 20 anni di vita insieme, che sono diventati un progetto, una casa nostra. Ma parole poche. Qualche conversazione che facesse intendere che prima o poi ci sarebbe piaciuto farlo, le solite dichiarazioni da uomo: "Fai tutto tu e dimmi quando mi devo presentare...", un paio di velate sollecitazioni da parte mia: "Se non mi sposi, non la vedi più." e poi un giorno il Cavaliere Impavido ha detto: "Potremmo andare a incontrare quel catering."<br />
Boom!<br />
<br />
Per me è stato come accendere la fiamma olimpica, il segnale che aspettavo. Dopo circa 3 mesi, il malcapitato mi ha detto: "Non ho capito come siamo passati da <i>Incontriamo un catering</i> ad avere una data."<br />
E io l'ho guardato e gli ho risposto: "Ma tu lo sai che lavoro faccio? Sono una project manager, la mia missione è portare a casa l'obbiettivo."<br />
È seguito uno sguardo abbastanza allarmato tra "<i>Questa è pazza</i>" e "<i>Forse se le affidavo la costruzione della casa ce la facevamo in un anno, invece che in tre</i>".<br />
<br />
Detto questo, eravamo a novembre 2015.<br />
<br />
Come si organizza un matrimonio in pochi mesi, senza drammi, senza ansie e senza patemi?<br />
La mia ricettà è: avere le idee molto chiare, avere una enorme dose di culo, e accettare delle piccole variazioni al programma.<br />
<br />
IDEE MOLTO CHIARE<br />
Nel corso degli ultimi anni ho partecipato a una media di 3 matrimoni all'anno. Menzione speciale per l'anno della maratona (raccontata <a href="http://www.vitadastronza.com/2011/09/sport-estremi-linvitata-nozze.html" target="_blank">qui</a>). Io sapevo che prima o poi mi sarei sposata, lo sapevo più o meno da quando a dieci anni ho visto il Cavaliere Impavido interagire con una mia cuginetta di due anni. Sono rimasta affascinata dalla tenerezza di cui era capace quel ragazzino che per me fino ad allora aveva significato giochi da maschiaccio e partite a Streetfighter. Credo, che in modo inconscio, ho deciso quel giorno che quello sarebbe stato il padre dei miei figli. C'è voluto qualche anno, ma avevo ragione.<br />
Ad ogni modo, in questa cantica dantesca della vita che sono i matrimoni degli altri, ho maturato una serie di decisioni grandi e piccole su quello che volevo e su quello che non volevo. Nella mia mente sapevo già che avrei voluto, ad esempio, una grande festa, una cantante speciale per la cerimonia in chiesa, del vino al posto della classica bomboniera... dettagli grandi e piccoli avevano preso forma già da tempo.<br />
<br />
UNA ENORME DOSE DI CULO<br />
Il culo è avere un fidanzato che ti dà carta bianca. <br />
Il culo è che le persone che avevi immaginato (cantanti, preti, fotografi) siano disponibili quando vuoi tu.<br />
Il culo è abitare al Paesello dove, se va bene, c'è un matrimonio all'anno, per cui la chiesa non va prenotata.<br />
Il culo è andare a visitare le location durante le vacanze di Natale, quando non hanno ancora il calendario dell'anno definito, e trovare una data di maggio libera senza difficoltà.<br />
Il culo è che tuo suocero (chef) conosca uno dei migliori catering della zona, evitandoti tutta la selezione. <br />
<br />
Ma la più grande botta di culo è che @lazitellaacida si sposi il tuo stesso anno, e per caso ti chieda di accompagnarla a una presentazione degli abiti di Jenny Packham, una marca che ti è sempre piaciuta.<br />
Perché no? Ti dici. Sono andata consapevole che era quasi uno scherzo (era ottobre), ho visto 3 abiti che mi piacevano ed è finità lì, in tutti i sensi. L'assistente, profetica, mi disse:"Se uno di questi abiti è il tuo, ti resterà in mente" <i>Anfatti.</i> La sera stessa della prova già ero su internet a cercare il video della sfilata. Un abito, uno solo. E nessuna voglia di provarne altri. Non ho messo piede in nessun altro atelier. Al rientro dalle ferie di Natale, sono tornata nello showroom, ho riprovato l'abito che si era stampato nella mia mente e l'ho confermato. Fine.<br />
<br />
Un altra dose di fortuna è essere a zonzo durante le vacanze di Natale, andare a vedere un enorme negozio di abiti da uomo, pensando agli abiti più improbabili che gli uomini si mettono addosso al proprio matrimonio e con la convinzione "che tanto qui non lo troveremo mai" e trovare uno smocking blu talmente classico da avere fatto il giro ed essere moderno, che sta talmente bene al Cavaliere Impavido da fare girare la gente nel negozio. Giuro che altri sposi per ben due volte hanno detto "Voglio quello che ha lui", salvo poi realizzare che l'effetto non era lo stesso. Il Cavaliere Impavido era bellissimo, ve lo giuro. Lo è sempre, ma quando l'ho visto vestito così, ho sentito Frank Sinatra cantare "<i>Fly me to the moon..</i>." una esperienza extrasensoriale che non mi è mai successa, nemmeno con il <i>mio</i> abito. A un certo punto ho sentito il Cavaliere che mi diceva "Ci sei?" perché stavo volando in un altro pianeta. Trovato, confermato, acquistato. Era pure l'abito meno costoso di tutto il negozio.<br />
<br />
ACCETTARE L'IMPREVISTO<br />
Se decidi che ci sono due o tre dettagli che preferisci non controllare fin da subito, devi essere propensa alla calma di natura.<br />
Per esempio se non hai una idea chiara sui fiori, puoi accettare che ordini delle gerbere rosa per la chiesa, e te le consegnino arancioni.<br />
Sapete quale colore non sopporto? L'arancione. Ho dato di matto? MACHISSENEFREGA. Sapete quale colore è stato benissimo con i colori della chiesa appena ridipinta? L'arancione.<br />
Oppure vedi un paio di scarpe di Sergio Rossi su Yoox, decidi che vuoi aspettare che le scontino, e finiscano. Dopo due mesi ne trovi un paio simili alla metà del prezzo. Ci tengo a dire che per le mie scarpe ho speso meno della metà di quelle per il Cavaliere Impavido, che sia messo agli atti che ho sposato un metrosexual del cazzo.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSfs42cf7CFJ7m0SdjzfmCxMsZE2K0hUKlSR-d28VVD1iHTv4DQxFbcM3i_VH0z9AVw56OHhp_vwfuwrEjTZW90_sNbz590nors5Z1juf4plLINc9cXpKcxKSvNU6vIup7LcuLq6mjmNMN/s1600/Scarpe_uomo_matrimonio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSfs42cf7CFJ7m0SdjzfmCxMsZE2K0hUKlSR-d28VVD1iHTv4DQxFbcM3i_VH0z9AVw56OHhp_vwfuwrEjTZW90_sNbz590nors5Z1juf4plLINc9cXpKcxKSvNU6vIup7LcuLq6mjmNMN/s640/Scarpe_uomo_matrimonio.jpg" width="640" /></a></div>
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<br />
A proposito di imprevisti di una certa portata, mentre quella che sembra una favola si svolgeva sotto i miei occhi, la iella era lì, in attesa. Io ero pronta mentalmente, perché ho visto di tutto: la madre di una mia amica è caduta dalle scale il giorno prima del suo matrimonio, aveva la faccia viola. Al matrimonio di una delle mie migliori amiche ha iniziato a priovere esattamente mentre lei usciva di casa e durante la cerimonia c'erano i fulmini. A quello di un'altra nevicava.<br />
Insomma, a dieci giorni dal matrimonio mi sono rotta un dito. Il mignolo. Della mano sinistra.<br />
Quando in ospedale ho detto che mi dovevo sposare, è partita una risata generale in tutto il reparto. Si è pure rotto in un modo di merda, tale per cui mi hanno messo una stecca e fasciato fino al polso.<br />
Non vi dico la fiera delle ovvietà: "Beh, ma il giorno del matrimonio lo togli!" <i>Eh certo, in fondo è solo un dito rotto, non vedo l'ora di inciampare sui tacchi un po' brilla, e di cadere sulla mano</i>. "Puoi mettere un guanto." <i>Ma la vedi la mano fasciata quanto è grossa??? </i>Vabbè, vi dico solo che tra dare di matto e accettare quello che non puoi controllare, ho scelto la seconda. Mi sono fatta un bel pianto, e ho ordinato un bouquet grosso che facesse il suo dovere sulle foto. Ma questo ve lo racconto nel prossimo post.<br />
<br />
Di tutto quello che succede prima, voglio ricordarmi e ricordarvi di focalizzarvi sulle cose belle.<br />
Godetevi ogni momento dell'annuncio agli amici e ai parenti. Non delegate a Facebook, Whatsapp o qualsiasi mezzo impersonale la comunicazione alle persone a cui volete bene. È una notizia bellissima, la gente sarà felice per voi. Ci saranno abbracci, baci e lacrime di gioia. Non capita spesso nella vita. Prendete tutto il bene che la gente vi regalerà.<br />
<br />
Anche perché da lì in poi è tutto un susseguirsi di domande a ripetizione di banalità crescente. La peggiore secondo me è "E' tutto pronto?" <i>Ma non so, fai tu, manca un mese.</i><br />
<br />
Da sapere: vi dimenticherete di dirlo a qualcuno. Magari a qualcuno a cui volete bene, ma non necessariamente invitato. Un'ex collega, un amico lontanto. Chiedo scusa a tutti.<br />
<br />
Se volete sapere come è andata, <a href="http://www.vitadastronza.com/2016/12/stupidiario-di-un-matrimonio-w-day.html">leggete qui</a>. Chi non arriva alla fine della storia si perde il meglio!<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiq2-zQs64HV_h_aJj5XVK7yZkmq5idUEUbsMuwzlmmRVE1grK_7R-7J2j2EgsxX4Sf4EjnPGPckMDCZMLtkVyta6MgxQ8TvRzpzNju_jaHaHh99yJqBybsQ9YBTZu-GiOXdmdMtXaWWIMr/s1600/Intro_matrimonio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiq2-zQs64HV_h_aJj5XVK7yZkmq5idUEUbsMuwzlmmRVE1grK_7R-7J2j2EgsxX4Sf4EjnPGPckMDCZMLtkVyta6MgxQ8TvRzpzNju_jaHaHh99yJqBybsQ9YBTZu-GiOXdmdMtXaWWIMr/s640/Intro_matrimonio.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
ps.: questo post è dedicato in modo speciale a @elenacividino, che è stata l'ultima in ordine di tempo a mandarmi gentilmente affanculo, perché dopo avervi raccontato la qualunque, non vi ho raccontato il mio giorno più importante. Elena, tu sei stata la molla finale, questo racconto è stato scritto grazie a te.<br />
<br />Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-86344793130247606742016-03-25T12:17:00.001+01:002016-03-25T12:17:37.447+01:00Come scegliere un fondotinta1. Entrate nella vostra profumeria di fiducia (nel mio caso un Sephora di provincia).<br />
Dopo avere accumulato in un cestello abbastanza articoli per dimostrare che non siete lì per pettinare le bambole, iniziate una conversazione amichevole con una <strike>commessa</strike><i>assistente alle vendita</i>.<br />
<br />
2. Quando avete stabilito un buon livello di empatia, accennate al fatto che siete in un momento critico della vostra vita: avete voglia di valutare nuove opzioni per il fondotinta. Nel corso della conversazione buttare qua e là parole a caso, "primer", "base", "mat" e "illuminante", per far capire che ne sapete e non vi si può fregare facilmente.<br />
<br />
<div align="center">
<iframe allowfullscreen="" class="giphy-embed" frameborder="0" height="266" src="//giphy.com/embed/26BkLAFDgy7nKNuSY" width="480"></iframe><br /></div>
<br />
3. Se la vostra nuova amica è onesta (avendo già appurato che nel vostro cestello c'è un importo sufficiente per farle fare il budget di una intera settimana) sarà disposta a farvi provare il mondo. Definite bene le vostre esigenze. Nel mio caso: coprenza media, no transfer, non troppo cremoso, no transfer, no compatto e l'ho gia detto no transfer?<br />
<br />
4. Accomodatevi allo sgabello della postazione trucco e lasciare che l'assistente vi strucchi e poi inizi a spennellarvi con due prodotti, immaginandovi l'effetto Two Face alla fine. Godetevi ogni minuto dello spennellamento, perché, almeno nel mio caso, non succede così spesso che qualcuno lo faccia per me. Ascoltate la reazione della vostra pelle al contatto con il fondotinta, sentite la cremosità, il calore e la "scivolezza" <i>(Accademia della Crusca, perdonami, se puoi)</i>.<br />
<br />
5. Alla fine dell'opera controllate l'effetto e valutate se avete davvero la faccia di Two Face. Se la risposta è no, diciamo che siete indecise e che decidete di non acquistare immediatamente, per cui pagate il piccolo <i>Tesssòro</i> che c'è nel cestello e uscite.<br />
<br />
Da qui inizia la vera prova.<br />
<a name='more'></a><br />
6. Prendete la via di un centro città di provincia e vagate in auto con il riscaldamento acceso, indossando la giacca, mentre fuori la primavera ha deciso di esplodere e ci sono 17°. Smadonnate contro tutti coloro che hanno deciso di uscire alle 17 di sabato pomeriggio intasando qualsiasi parcheggio. E' fondamentale che, mentre inveite, vi agitiate per aumentare il livello di surriscaldamento globale.<br />
<br />
7. Fate una pausa in un centro benessere, temperatura 25° e umidità 90°, quel tanto che basta per avere ancora più caldo.<br />
<br />
8. Riprendete la via e trovate parcheggio in un silos, fate la scale per uscire per non perdere troppo tempo, numero 3 rampe.<br />
<br />
9. Avventuratevi nel centro città, dove lo sport principale del sabato pomeriggio è fare le vasche in centro. Alle 17 circa è l'orario perfetto. Gli studenti hanno già fatto i compiti, si sono lavati e profumati e sono tornati in città. Le impiegate come me che hanno solo il sabato per fare acquisti? Presenti. Le famiglie con i passeggini che fanno un giro? Eccole. Gli scrocconi che si attaccano al wi-fi gratuito? Ci sono. Zigzagate tra la folla sentendovi Valentino Rossi, puntando verso la meta: il fioraio.<br />
<br />
10. Acquistate una pianta e un bouquet di medio volume, realizzate a posteriori che avete solo due braccia, disponeteli come solo i meglio camerieri sanno fare, e con una borsa gigante sull'avambraccio, ri-avventuratevi tra la folla.<br />
<br />
11. Recuperate l'auto e dirigetevi verso la meta finale: l'ESSELUNGA (soundtrack: Star Wars). Stanche, disidratate, sfatte, attraversate il supermercato come se fosse alla gara di gimcana delle Giovani Marmotte, cercando di ridurre i tempi di permanenza al minimo. Ripetete costantemente "Focalizza l'obbiettivo, focalizza l'obbiettivo" che di volta in volta possono essere le sottilette o gli assorbenti.<br />
<br />
12. A lista della spesa terminata, svoltate l'angolo per poi scoprire che tutti quelli che non avete trovate nelle corsie, sono alle casse (smadonnamento interiore). Mettetevi pazientemente in coda godendovi il calore che vi avvolge.<br />
<br />
13. Dopo 3 persone di attesa, quandi tocca quasi a voi, realizzate che avete dimenticato una cosa fondamentale a caso, e abbandonate sconfitte la coda per ripercorrere tutto il supermecato in cerca di una cosa grande quanto una noce e non segnalata.<br />
<br />
Ritornate al punto 12.<br />
<br />
14. Uscite dal supermercato con la voglia di vivere di un sasso, caricate la spesa e tornate a casa.<br />
<br />
15. Scoprite che tra 45 minuti dovete uscire di nuovo, mangiate di corsa, fatevi una doccia veloce, <i>senza truccarvi</i>, date una ripassata all'ombretto e andate a fare serata.<br />
<br />
Ed eccoci al dunque. SE, dopo tutto questo, alle 2 del mattino, rientrate abbastanza sane da distinguere la vostra faccia sull specchio, trovate che il vostro viso sia abbastanza fresco, che il fondotinta non è colato fino al mento, che non si è appoggiato agli occhiali, che non siete lucide come le perle della nonna, allora quello è un buon fondotinta per voi. <br />
<br />
Nel mio caso, ma è assolutamente personale, questo si è rivelato il mio alleato per i prossimi mesi (fino al grande caldo):<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://www.sephora.it/Make-up/Viso/Fondotinta/Fondotinta-Ultra-HD/P2204007" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" target="_blank"><img alt="http://www.sephora.it/Make-up/Viso/Fondotinta/Fondotinta-Ultra-HD/P2204007" border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyomlEyYovrkuT73jY_31cem_iiogJ-9ko7N2L0v87NBEPVI3zC_gO8Q4LxEa2QpR8B_4q_nWoNLkm7tdnCzszbzaYhfLxEjFRmK2bPri5av06hv-JEyUFKVHMEgzXXNnJXEApiHAaJaVT/s320/m11130767_332006_la.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Make Up For Ever, Ultra HD foundation</td></tr>
</tbody></table>
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<br />Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-14994617004455955852016-02-13T21:22:00.001+01:002016-02-13T21:22:28.626+01:00Su le luciL'ultima serata di Sanremo sta scorrendo in sottofondo, ma per me c'è già un vincitore: l'illuminante.<br />
Che cos' è l'illuminante? Spiegazione per gli uomini: un cosmetico che serve a creare dei punti di luce sul visto. Trucchi? Sì, di questo sto parlando, che altro sennò?<br />
<br />
Non è una novità, ma mai come in una occasione dove ci sono tante donne messe giù da grande evento è evidente che questo prodotto ormai è entrato nei beauty case anche delle casalinghe.<br />
Perché? Perché non tutte abbiamo un parco luci come quello di Barbara d'Urso che ci fanno sembrare la Madonna di Medjugorje la domenica pomeriggio, e quindi ci arrangiamo.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGLK9RU92niYjXtb46e4rLYtqn76YttcTmsn8fiATDATa4QScp2CY2ICte-Lxm-kGRcvoue2PFaiJvK-RoL45STGtvVJ5KwdA_yvBL1g_1cD2OcqQdNKZafxc52RuQGIapROArNDbDuqYn/s1600/Dolcenera_Sanremo_2016.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGLK9RU92niYjXtb46e4rLYtqn76YttcTmsn8fiATDATa4QScp2CY2ICte-Lxm-kGRcvoue2PFaiJvK-RoL45STGtvVJ5KwdA_yvBL1g_1cD2OcqQdNKZafxc52RuQGIapROArNDbDuqYn/s1600/Dolcenera_Sanremo_2016.png" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Dolcenera, con una linea diagonale dallo zigomo verso in naso.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Come si usa l'illuminante? Prima di tutto <b>con moderazione</b>, come l'alcol. Il rischio altrimenti è quello di sembrare appena usciti dagli anni '80, e al primo raggio di luce che si posa sulla faccia, di illuminarsi come una lampadina. Non usate l'illuminante come se fosse una cipria.<br />
<br />
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<a name='more'></a><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRFn7lGJlGWebuEZHMs36eOq9yz_oPfAMuR9TkfimsIvs5XF-2D7nlFMyTqcOL8pJF0pTzPRXifdbSScuDlf38OznfdJseiI-xS-bYAfQLWjHFjxg8TD-opM5oiCOAhstwCxrSyzh_0Uv5/s1600/Michelin_Sanremo_2016.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="364" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRFn7lGJlGWebuEZHMs36eOq9yz_oPfAMuR9TkfimsIvs5XF-2D7nlFMyTqcOL8pJF0pTzPRXifdbSScuDlf38OznfdJseiI-xS-bYAfQLWjHFjxg8TD-opM5oiCOAhstwCxrSyzh_0Uv5/s640/Michelin_Sanremo_2016.png" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Francesca Michelin, un tocco sullo zigomo, uno alla fine del sopracciglio, e forse sulla punta del naso.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Visto che è un aiuto per "sviare" l'attenzione da eventuali difetti, o per dare volume a zone un po' sfuggenti, non esiste una regola valida per tutti su dove utilizzarlo: principalmente si usa sugli zigomi, ma anche ai lati degli occhi, appena sotto le sopracciglia, sul naso, sulla fronte. Di sicuro non in tutti questi posti contemporaneamente.<br />
Bisogna solo esercitarsi, ma, vi avverto, non è semplice.<br />
L'illuminante arriva dopo di tutto, quindi se sbagliate e dovete toglierlo manda a p***ane tutta la base che avete preparato. Mi ripeto, esercitatevi durante le uscite serali con le amiche a basso rischio. Non compratevi l'illuminante da usare per la prima volta al matrimonio della vostra migliore amica.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgddBLcZ5up_wpbY5ilHNnfgfsVZ-xabNRAMQy0G8JKY66f-8qewUej5NVLloxzemQs1Sx1mrNf3d9f1xczPwNgSJ3eVI00JJX9jcwxdCU0TYCtpoqgESf0BN11NY2_lgL4BHwHWtnShjAq/s1600/IreneFornaciari_Sanremo_2016.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="365" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgddBLcZ5up_wpbY5ilHNnfgfsVZ-xabNRAMQy0G8JKY66f-8qewUej5NVLloxzemQs1Sx1mrNf3d9f1xczPwNgSJ3eVI00JJX9jcwxdCU0TYCtpoqgESf0BN11NY2_lgL4BHwHWtnShjAq/s640/IreneFornaciari_Sanremo_2016.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Irene Fornaciari, due pomelli ai lati del naso.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
I livelli vanno da "troppo poco", cioé quando qualcuno vi dice "Hai dei brillantini fuori posto" a "Troppotroppotroppo", cioé quando nessuno vi dice niente ma al primo sguardo partono le sopracciglia con aria scettica.<br />
<br />
Ma veniamo al sodo, cioé a quali ho provato e posso consigliare.<br />
Esistono diversi tipi di illuminante, quelli mat usati per il conturing, e quelli "perlati" usati per sottolineare i punti del visto. Non sono abbastanza pro per parlare di contouring, mentre ho fatto abbastanza errori con i secondi da poter condividere.<br />
<br />
<b>In polvere </b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYz7Dx7Yga9-q2C382ss8OnrfyaXlQUF-5QkmbVOWpAATOQr2xN1-PEhoTzfQNE4byfXJPMoHbezp7Uz290iCy6nCDFRbdKHPzGznHFIlZM5uKmwPZRYbkEm3C2m7Z8CHyo5J1r1rGMkqi/s1600/G041658.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYz7Dx7Yga9-q2C382ss8OnrfyaXlQUF-5QkmbVOWpAATOQr2xN1-PEhoTzfQNE4byfXJPMoHbezp7Uz290iCy6nCDFRbdKHPzGznHFIlZM5uKmwPZRYbkEm3C2m7Z8CHyo5J1r1rGMkqi/s320/G041658.png" width="320" /></a><b></b><br />
<br />
Secondo me sono i più difficili da usare, perché serve una buona manualità con il pennello. Al contrario di un fondotinta che si spalma come la malta sulle pareti, con l'illuminante bisogna essere molto precisi, è un attimo sbagliare.<br />
<a href="https://www.douglas.it/douglas/productbrand_787514.html?trac=it.01sh.goo.shopping.douglas_it_pla.pla_all.000000&wt_cc4=marin_bid&wt_cc1=&mkwid=sWBxEjzmm_dc&pcrid=92698344618" target="_blank">Le Meteorites di Guerlain</a> sono anche più difficili da usare, perché con un dischetto devi raccogliere la polvere dalle palline.<br />
Rapporto usabilità+illuminazione/prezzo: basso.<br />
Magari non buttate 50 Euro per la vostra prima volta. <br />
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<b>Liquidi</b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGV_FLMIGsz5hSb5kTAYMZ3deZfq_nQcJa_4mOhVLkyfZL8q29EwOFlMtSbvL-RQ-MjBq8ObyoWsImHkHeQJmoJe3CKRRaHhvfTiARctBfGgCo7FMV3UzNbbAFimorsDsL8UCGh9jhl-4g/s1600/Beam.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="246" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGV_FLMIGsz5hSb5kTAYMZ3deZfq_nQcJa_4mOhVLkyfZL8q29EwOFlMtSbvL-RQ-MjBq8ObyoWsImHkHeQJmoJe3CKRRaHhvfTiARctBfGgCo7FMV3UzNbbAFimorsDsL8UCGh9jhl-4g/s320/Beam.jpg" width="320" /></a>Solo un passettino più sotto, nella scala del danno potenziale. Il pennellino simile a quello dello smalto per le unghie permette di dosare il prodotto, ma è un attimo che si apra a ventaglio scatendando l'inferno.<br />
<a href="http://www.sephora.it/Make-up/Viso/Illuminante/High-Beam-Illuminante-Liquido/P2521" target="_blank">High beam</a> di Benefit è quasi bianco, per cui lascia una scia di illuminazione. La versione <a href="http://www.sephora.it/Make-up/Viso/Illuminante/SunBeam-Illuminante-viso-abbronzatura-dorata/P770174" target="_blank">Sun beam</a> è molto dorata, adatta alle pelli abbronzate. Infatti da quando ce l'ho non l'ho mai usato in pubblico.<br />
Rapporto usabilità+illuminazione/prezzo: medio/alto. L'effetto illuminante è decisamente più alto delle polveri.<br />
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<b>In stick</b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgltyfzwrJ34QyA2QeuMBPkFLOPIcJOn-2v91yTyEVJQ-mkwfIdJZ_YWk0tcLW7nZCuzg_DKSN68C39VAPdqQqLAWwz5rEpJrafBzRI6cnFsKWkXMpbFb0dBlOGPHRCEfyIJY7FVnnBWBVW/s1600/Wattsup_Nars.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="281" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgltyfzwrJ34QyA2QeuMBPkFLOPIcJOn-2v91yTyEVJQ-mkwfIdJZ_YWk0tcLW7nZCuzg_DKSN68C39VAPdqQqLAWwz5rEpJrafBzRI6cnFsKWkXMpbFb0dBlOGPHRCEfyIJY7FVnnBWBVW/s320/Wattsup_Nars.jpg" width="320" /></a> Sono facili da maneggiare, la dimensione del tratto è giusta e lasciano solo un velo di prodotto sulla pelle, dosando il prodotto in modo corretto.<br />
<a href="http://www.sephora.it/Make-up/Viso/Illuminante/Watt-s-Up-Illuminante/P679082" target="_blank">Watts'up di Benefit</a> non è nuovo sul mercato, ma è l'ideale per cominciare. Ha un comodo spugnotto sul retro per "tirare" il prodotto evitando di avere delle righe sul volto come Jem e le Olograms.<br />
Rapporto usabilità+illuminazione/prezzo: alto. <br />
Idem per <a href="http://it.narscosmetics.eu/the-multiple-copacabana/1g0m6/0607845015017.html#q=copacabana&start=3" target="_blank">NARS the Copacabana Multiple</a>, indicato per tutto il corpo, quindi ottimo per un party a tema Sirena scintillante. <br />
Rapporto usabilità+illuminazione/prezzo: medio, non ha lo spugnotto e supera i 40 Euro, inizia a diventare impegnativo.<br />
<br />
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<br />Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-26182989196885528302015-09-22T10:00:00.000+02:002015-09-22T10:00:08.664+02:00Noi non ci capiamo: matrimionio editDa circa 6 anni a questa parte, ogni anno intorno ad aprile inizia la maratona dei matrimoni. Amici, parenti, ex compagni di scuola, università, asilo... si sposano tutti. Anche dopo 20 anni di convivenza, dopo 3 figli e 2 cani, quando ormai pensi di essere al sicuro, ti invitano a cena e zac! Scatta l'annuncio.<br />
<br />
Io sono sempre felice di partecipare a un matrimonio, ma ormai la gioia è offuscata dalla nuvola che si profila all'orizzonte. Lo so che arriverà, la sento da lontano. Ormai è una costante.<br />
<br />
Tra le cause di divorzio, se mai io e il Cavaliere Impavido ci sposeremo, dovrò inserirla nel contratto prematrimoniale. Perché è certo che divorzieremo per questo.<br />
<a name='more'></a><br />
Per quale motivo? Per l'outfit di lui, o, usando le sue parole, per cosa si <i>deve mettere</i> lui.<br />
Dovete sapere che il Cavaliere Impavido ha 1 (uno) abito da matrimonio e per lavoro non indossa mai completi. L'abito è di Pignatelli, acquistato per una cifra innominabile al primo matrimonio da adulti a cui abbiamo partecipato. Livello di eleganza: testimone di nozze. Peso: medio, infatto lo ha usato sia a febbraio che ad agosto (vabbè, anche per ottimizzare la spesa). Stile: tre pezzi con giacca lunga. Uno stile classico, che nel corso degli anni non è passato di moda, senza essere mai stato veramente "di moda". Colore: nero con una rigatura nera percepita solo da molto vicino. Come gli sta: divinamente. La prima volta che l'ho visto indossarlo, mi sono commossa manco fossi la mamma dello sposo. Ogni volta che lo prova (e gli sta), provo una certa emozione.<br />
<br />
Ebbene, mister fashion ha deciso che si è stancato e che vuole "qualcosa di diverso". Va bene, dico io, cosa vuoi? Qui inizia il dramma.<br />
Adesso vi racconto come vanno le cose, e vedremo se anche il suo avvocato difensore non darebbe ragione a me.<br />
<br />
<b>L'annuncio.</b><br />
<br />
Tutto inizia con così: a sopresa o telefonato, in via digitale (whatsup, e-mail) oppure in via analogica durante un invito a cena. Questa cosa si è ripetuta talmente tante volte che ogni volta che invitiamo più di due persone a cena, scattano i sospetti.<br />
<br />
IO<br />
Applaudo (anche davanti allo smartphone) e per circa un'ora non sono mentalmente reperibile, mentre il cervello attiva la modalità "matrimionio: ON" e, ormai con una certa maestria, crea un retroplanning che parte dal giorno del matrimionio a ritroso con tutte le tappe: parrucchiere, abito, ceretta, accessori... valuta rapidamente se si può giocare la carta dei saldi e, ultimamente, se si può riciclare un abito già usato in precedenza.<br />
<br />
LUI<br />
Sente la notizia, smadonna, archivia il tutto mentalmente come "cosa a cui non devo pensare fino a quando non accade" e forse anche "meno male che non tocca a me". Si convince mentalmente che nessuno lo obbliga ad andarci e che ci penserà più tardi. Fine.<br />
<br />
IO<br />
Io non mi sono posta la domanda se ci andremo o meno, è già deciso da anni in base alla persona che ci invita. A meno che uno non si sposi in una destinazione al di fuori del nostro budget, il dubbio non sussiste.<br />
<br />
<br />
<b><br />
Il giorno dopo l'annuncio (non importa a quanti mesi dalla data).</b><br />
<br />
IO<br />
Anche se la parte brianzola del mio cervello ha già identificato almeno 3 abiti già nell'armadio adatti all'occasione, la parte Becky Bloomwood le risponde che "guardarsi in giro" male non fa, quindi via alle ore spese su Yoox, Net-a-porter, Zalando, i siti delle diverse marche, i consigli delle amiche, gli armadi delle amiche, anche quelle con due taglie meno di me (grazie Francesca), le vetrine... l'unico effetto positivo che tutta questa fantasia ha sulle mie finanze è che mi trattengo dal comprare qualsiasi altra cosa nel caso mi capitasse una "occasione" per il matrimonio.<br />
<br />
LUI<br />
Non pervenuto. L'archivio della memoria è chiuso e il custode è andato in pausa.<br />
ps.: è ancora convinto che non è sicuro che andremo. <br />
<br />
<b>Tre mesi prima del matrimonio.</b><br />
<br />
IO<br />
Ho deciso, se non esattamente cosa, almeno quale stile indossare: un abito lungo, corto, una gonna, un pantalone... e ho prenotato la parrucchiera, in genere alle 8 del mattino anche se il matrimonio sarà di pomeriggio. Esagerata! direte voi. E invece no: la mia parru è nota per essere lunga come la fame e diverse persone si sono perse l'ingresso della sposa a causa sua, per cui io non voglio in nessun modo prendere dei rischi. Il primo appuntamento della mattina deve essere mio.<br />
Infine, se il matrimonio sarà in settimana, ho già richiesto il giorno di ferie.<br />
Tanto per rompergli gli zebedei, gli ricordo che X si sposa tra tre mesi.<br />
<br />
LUI<br />
Matr... che?<br />
<br />
<b>Un mese prima del matrimonio.</b><br />
<br />
IO<br />
Ho il 75% dell'outfit definitivo, può essere che mi manchi qualcosa per coprirmi all'esterno, la borsa, le scarpe, ma mai tutte queste cose insieme. Ho programmato la visita nell'armadio di Francesca, che è in grado di fornirti un outfit completo e di convincerti che ci puoi stare in una 38 anche se tendi alla 42. Ho attivato una rete di conoscenze che potrebbero fornirmi una pochette della tonalità desiderata.<br />
Quello che manca è nella mia Dreamobox su Yoox, e già che devo fare un ordine, ci aggiungo qualche altra cosina che volevo da tempo. Devo fare l'ordine per tempo, perché se qualcosa non andasse bene, devo avere due sabati di tempo per entrare di nuovo nei negozi fisici che in precedenza avevo visitato distrattamente, questa volta con un obbiettivo bene in mente. Entra, scandaglia ed esci (eventualmente compra), rapido e indolore.<br />
<br />
LUI<br />
"Yawnnn", sbadiglia, una sera a letto, mentre la maggior parte del mio cervello sta già dormendo.<br />
"Ho deciso che al matrimonio non metto l'abito". Io reagisco bofonchiando, ma la frase si fa strada con difficoltà nelle mie sinapsi, fino a incappare nell'unico neurone ancora sveglio e arrivare al centro di Allerta Grandi Crisi. Così, mentre lui si addormenta placido, io mi sveglio di botto e resto lì con il mio "Cosa avrò voluto dire?" che aleggia alla notte.<br />
<br />
<b>Tre settimane prima, un venerdì sera.</b><br />
<br />
IO<br />
Da una settimana gli chiedo tutte le sere cosa intende indossare, ma lui è troppo stanco/impegnato con il lavoro/il calcetto/giocare a Ruzzle per rispondermi. Gli ricordo come è finita l'ultima volta, che è come finirà anche questa, che per qualsiasi cosa vada acquistata abbiamo solo 3 sabati di tempo e che se devo lavare e stirare qualcosa, devo saperlo per tempo.<br />
<br />
LUI<br />
Finge di sedersi al mac e naviga svolgliatamente su Yoox, finché non lo spodesto e scandaglio metodicamente nell'ordine: pantaloni, giacche, camice e scarpe, perché lui non sa cosa vuole. Il punto è questo. Alla fine sono io che so quello che voglio per lui. Apro il numero massimo di schede consentite dal browser, mettendo a dura prova la sua tenuta, e poi lui in 5 minuti seleziona: quetsì, questo no. Il sì finisce in Dreambox.<br />
Il giorno dopo si inventa qualsiasi cosa, dalla pulizia della canna fumaria alle fughe del pavimento, pur di non uscire e andare per negozi. E questo non perché non gli piaccia lo shopping, ma perché è braccino.<br />
<br />
<b>Da tre settimane a due giorni prima. </b><br />
<br />
IO<br />
Ho deciso come voglio l'acconciatura, trovato esempi su Pinterest, stampato il risultato finale e i vari passaggi intermedi, di cui ho fornito copia alla parru. Ho da anni interiorizzatto il fatto che il risultato finale non sarà MAI come nella foto. Se devo fare una tinta, serve un appuntamento circa 14 giorni prima di quello ufficiale (avendo solo il sabatoa disposizione, vado per multipli di 7).<br />
Ho anche deciso come vorrò truccarmi, e fatto le prove per giorni, motivo per cui sono andata in ufficio diverse volte con degli effetti speciali un pelino esagerati per una giornata lavorativa.<br />
<br />
LUI <br />
La scena sopra si ripete un giorno sì e un giorno no. Almeno due volte siamo stati a tanto così da chiudere un carrello su un qualsiasi sito di shopping, ma all'ultimo ci siamo fermati da un suo "Ci penso". <br />
<br />
IO<br />
Cosa pensi COSAAAA? <br />
La mia incazzatura inizia a montare seguendo una curva ascendente. Memo per gli uomini: quando vi sembra che ci incazziamo all'improvviso, senza motivo, sappiate che invece il tutto ha origine molto prima, in un momento indefinito della vostra deficienza, in un brodo primordiale in cui galleggiano le vostre minchiate che inizia a ruotare intorno a un punto fisso (voi) per poi collassare e dare origine a un nuovo Big Bang, che vi esploderà direttamente in faccia.<br />
<br />
<b>Il giorno prima.</b><br />
<br />
LUI<br />
Appurato che è troppo tardi per qualsiasi forma di shopping on e off line, inizia a sbuffare mentre mi vede preparare tutto il kit per il giorno dopo, incluso il make up, perché non voglio perdere tempo a rovistare nelle scatole degli ombretti, nè dimenticare qualcosa (come l'ultima volta, in cui ho dimenticato il fissante per il trucco e prima o poi vi racconterò come ho cercato di rimediare, un Non fatelo a casa da Oscar).<br />
L' atteggiamento diventa "Sono il solito sfigato che deve mettersi lo stesso vestito di sempre". <br />
Il nervosismo sale fino al punto di rottura, che può essere uno scontro involontario in cucina o una forchetta fuori posto. Lui si ritiene offeso due volte: una per la rottura di maroni di me che ogni giorno gli ho ricordato il matrimonio, e una per il fatto che nonostante gli abbia trapanato le palle, non ho provveduto a ordinare per tempo le cose su internet. Crede di avere diritto di sfogarsi ma non sa cosa lo aspetta.<br />
<br />
IO<br />
Con pollice e indice alla base del naso, inizio a parlare da sola "Lo sapevo, cazzo che finiva così!" e mi dò della deficiente. Mentre poso delicatamente le scarpe e l'abito in un qualche tessuto cazzuto, dalla mia bocca escono le migliori dimostrazioni del fatto che in una vita precedente sono stata un muratore bergamasco. "La scema sono io, che mi ritrovo tutte le volte in questa situazione, ma perché cazzo non mi faccio i cazzi miei!" La parola cazzo diventa un sostituto della punteggiatura, mentre il tono di voce arriva al livello Sandra Milo.<br />
<br />
LUI<br />
"E allora mi metterò l'abito!" esclama infine con lo stesso entusiasmo con cui Anna Wintour direbbe "E allora metterò un Dolce & Gabbana del 2012!", come se la cosa fosse una macchia sulla sua carriera fashion (ma quale?) indelebile.<br />
<br />
IO<br />
"Fammi vedere delle alternative allora!" conoscendo benissimo il suo armadio a memoria.<br />
<br />
Inizia una estenuante sessione di fitting con le proposte più improbabili che può terminare con A) uno spezzato pantalone che abbia un senso, in cui il pantalone è sempre lo stesso (quello elegante) oppure, molto più spesso con B) si rende conto che l'abito è effettivamente l'opzione migliore, perché è molto bello e rende lui ancora più bello. Punto.<br />
<br />
Intorno all'una di notte mi ritrovo a stirare la camicia, maledicendolo ancora. "Non si poteva evitare tutto questo 3 mesi fa e decidere allora per l'abito?" e "Se l'avessi deciso allora avrei fatto stirare la camicia a qualcuno che era capace."<br />
<br />
<b>Il giorno del matrimonio.</b><br />
<br />
LUI <br />
Sia che indossi il solito abito, sia che indossi abiti a casaccio dal suo armadio, è bellissimo.<br />
Un secondo prima di entrare in chiesa/sala comunale mi sussurra. "Ma il regalo l'abbiamo fatto?"<br />
<br />
IO<br />
Quando mi guardo nelle foto a posteriori, c'è almeno un 50% che avrei fatto diversamente.<br />
<br />
In ogni caso, non abbiamo fatto foto perché qualsiasi strumento si è scaricato, visto che eravamo troppo impegnati a litigare per metterli in carica il giorno prima.<br />
<br />
<br />
<br />
E per chi se lo fosse chiesto... ecco le uniche foto decenti dal matrimionio di mia sorella:<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFA0viIfV96wqIaTx38zSxNHKytwH4piKhppQ8F2u6iOR4VOYNuxvtfQskieUYxlkdN4svfNn7-liH2TMnToajCWMOl5cvNZcnABLoNPnElO6kr3M_GIOrxyT0XTbOHKEeJdyAcNcteIop/s1600/File+20-09-15%252C+18+11+54.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjFA0viIfV96wqIaTx38zSxNHKytwH4piKhppQ8F2u6iOR4VOYNuxvtfQskieUYxlkdN4svfNn7-liH2TMnToajCWMOl5cvNZcnABLoNPnElO6kr3M_GIOrxyT0XTbOHKEeJdyAcNcteIop/s400/File+20-09-15%252C+18+11+54.jpeg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Purtroppo l'unica foto insieme è stata scattata quando il livello di sfattismo era già avanzato...</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrBmUn-e6GRywioRTGQnQgauNeMT4HmLG0YcgafYhuyooJ7rx8RnSCSE5NFr0DBfxV3OJwAxUMau1OPB5-UaP1l4qDbsW1jqs10pm7qb8YwiKahRvbH-PB8Pbfg2NtlA9CNnd0fBzc7x81/s1600/File+20-09-15%252C+18+11+02.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="398" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrBmUn-e6GRywioRTGQnQgauNeMT4HmLG0YcgafYhuyooJ7rx8RnSCSE5NFr0DBfxV3OJwAxUMau1OPB5-UaP1l4qDbsW1jqs10pm7qb8YwiKahRvbH-PB8Pbfg2NtlA9CNnd0fBzc7x81/s400/File+20-09-15%252C+18+11+02.jpeg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Per le uniche 2 persone che vorranno sapere com'erano i capelli.<br />
Scarpe non pervenute.</td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-73636904778254709162015-06-05T23:17:00.001+02:002015-06-05T23:17:56.442+02:00La sorella della sposa<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
Ebbene sì, mia sorella si sposa. </div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
Ci ho messo un po' a riprendermi dalla notizia. </div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
Non tanto perché non me lo aspettassi, quanto perché questo doveva essere il MIO anno. Ma d'altronde, non avendo organizzato niente per tempo, non posso recriminare nulla. Infatti non l'ho detto a nessuno che ci sono rimasta di <i>emme</i>, tranne a un amico che sono sicura non lo dirà mai alla diretta interessata. (<i>Qui parte il flash forward del mio matrimonio in un futuro ipotetico in cui Tobia si alza in mezzo a tutti, ubriaco come un babà al rum, e mi sputtana)</i>. </div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
</div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
E che nessuno si azzardi a dire "Ma perché non te ne freghi e ti sposi lo stesso quest'anno?". Perché no. La mia famiglia sta già facendo grossi sforzi, non posso caricarli di un altro evento del genere. L'ho già detto che anche un cugino si sposa? No? Anche mio cugino si sposa, un mese esatto dopo. Quindi argomento chiuso.</div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
</div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
Tralasciando l'aspetto doloroso, concentriamoci solo sul divertimento: io sono la sorella della sposa, quella che può avere il vestito più bello dopo la meringa reale.<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
Il matrimonio è in chiesa, in campagna, di venerdì pomeriggio, a fine luglio.<br />
Il mio ruolo esatto nello spettacolo sarà: sorella maggiore, che lavora a Milano (al Paesello questo vale come due punti <i> fesciòn</i>), nella <i>muoda </i>(dieci punti) e dotata di gusto (anche se non si direbbe sempre). Visto che non sarò la testimone, sono autorizzata a essere splendida splendente senza impegno.<br />
Capirete ora che l'occupazione principale delle mie giornate, dall'uscita della SS15 in poi nei negozi (Gennaio? Febbraio?) sia procurarmi uno straccetto per l'occasione.<br />
Da mesi sto valutando diverse opzioni, al momento la tendenza nella mia mente è "va bene tutto", cioé non ho un'idea. </div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
</div>
<br />
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
Ho ben chiaro però quello che <i>non</i> voglio.</div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
<br />
No agli abiti da "negozio per gli invitati", in cui metri di chiffon e seta vengono brutalmente maltrattati per produrre tubi di tessuto venduti a cinquecento euro al metro quadro;</div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
<br />
No al bustier. Non mi sta bene, punto. Sono anni che ne compro e puntualmente quando mi riguardo sulle foto mi sembra di avere le tette appoggiate all'ombelico, anche se ho una seconda. Non voglio passare la giornata a tirarmi su il vestito, come ho visto fare perfino alle spose.</div>
<br />
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
No al pizzo classico. Non apriamo nemmeno la discussione, è una cosa tutta mia.</div>
<br />
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
No al tubino. Il tubino in genere è un sì, una scelta facile che di solito paga, ma può andare bene per un matrimonio poco impegnativo; in questo caso vorrei sbragare*.</div>
<br />
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
No ai colori sgargianti. Questa regola viene da una mia collega: sono la sorella della sposa, se devo comparire su molte foto, potrei spiccare rispetto al bianco della sposa. In realtà io e mia sorella non siamo poi così unite, non credo che sarò su un numero esagerato di foto... e il rosso mi sta benissimo... porca putt...ok sono solo scuse.</div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
<br /></div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
Insomma, scandagliando la rete e Pinterest (è un tunnel senza uscita, ve ne siete accorte?) con frequenza -ehm- giornaliera, ho trovato queste proposte che mi solleticano.</div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
<br />
<span style="font-size: large;">Al posto numero 6: finto disimpegno.</span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCY9kX4AcHZHV2MnAlSg0EkSv-qN4aJp0GuRpvi4M73MiJ8TzexVAkBANmahVxz0e09_WVIvtGc2GQlxW8m_PYJ6_mI1BHfzgDoqnFp44s_KDSFr6wXAfaY6GrmhZxCw-Mm5jWjer2pOHm/s1600/Zara.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCY9kX4AcHZHV2MnAlSg0EkSv-qN4aJp0GuRpvi4M73MiJ8TzexVAkBANmahVxz0e09_WVIvtGc2GQlxW8m_PYJ6_mI1BHfzgDoqnFp44s_KDSFr6wXAfaY6GrmhZxCw-Mm5jWjer2pOHm/s400/Zara.jpg" width="322" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="http://www.zara.com/it/it/donna/vestiti/visualizza-tutto/vestito-a-mantellina-c719020p2685514.html" target="_blank">Zara</a></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-size: large;"> </span><br />Sobrietà davanti e schiena che soprende. Poco impegno, anche economico, e tanta resa, ammesso che mi stia bene. Come dice la mia amica: "Potrebbe starti benissimo come farti sembrare una che indossa una tovaglia". Buono a sapersi. Se ve lo state chiedendo, non è troppo corto per me, potrebbe starmi a longuette.<br />
<br />
<span style="font-size: large;">Al posto numero 5: ci vuole coraggio.</span><br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN0SadxyG6Nof0xf1GQ3Fes3Re3X_lBkta7l1zmrWV9Y239THGGKsfkxa6LZiSCuuqhacWyhS7DjJDpy7xBEoV2GYK6N7Bj-Lb7IC4YoGBybUnjQatKIJzo_ns3V5u6JIO6AYwccn7773r/s1600/Asos3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN0SadxyG6Nof0xf1GQ3Fes3Re3X_lBkta7l1zmrWV9Y239THGGKsfkxa6LZiSCuuqhacWyhS7DjJDpy7xBEoV2GYK6N7Bj-Lb7IC4YoGBybUnjQatKIJzo_ns3V5u6JIO6AYwccn7773r/s400/Asos3.jpg" width="312" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Starlet su <a href="http://www.asos.com/it/Starlet-Gonna-longuette-a-ruota-in-jacquard-con-tasche/abl7g/?iid=4842786&cid=2639&Rf-300=1880&sh=0&pge=0&pgesize=204&sort=-1&clr=Neongreen&totalstyles=325&gridsize=3&mporgp=L1N0YXJsZXQvU3RhcmxldC1KYWNxdWFyZC1GdWxsLU1pZGktU2tpcnQtaW4tSmFjcXVhcmQtV2l0aC1Qb2NrZXRzL1Byb2Qv" target="_blank">Asos.com</a></td></tr>
</tbody></table>
<br />
Focalizzatevi solo sulla gonna. Con una camicia/blusa bianca. Acquista un senso?<br />
Ve lo avevo detto che non sempre dimostro buon gusto.<br />
In compenso, se dovessi perdermi nel parco della villa che ospita il ricevimento, mi ritroverebbero in due secondi. Una mia amica, per scoraggiarmi, mi ha detto: "Rivediti tra vent'anni, quando tua sorella mostrerà le foto ai tuoi figli, cosa dirai per giustificarti?" <br />
Le ho risposto: "Allora mi metto questa:"<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikXiynyvWWadxVrzwfYs74e8NlFcb_sFQLrjJcfE-DYFcQDKSKkkmQbdAhnpXPo70vpEmiDjzHKosyPCHW-rhgWhhv3nPwBhcSIYn8H8uH2nBUM_Egp-jGDj0zapYZHmJH5eu-WvCPYg4p/s1600/MSGM.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikXiynyvWWadxVrzwfYs74e8NlFcb_sFQLrjJcfE-DYFcQDKSKkkmQbdAhnpXPo70vpEmiDjzHKosyPCHW-rhgWhhv3nPwBhcSIYn8H8uH2nBUM_Egp-jGDj0zapYZHmJH5eu-WvCPYg4p/s400/MSGM.jpg" width="322" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">MSGM su <a href="http://www.brownsfashion.com/product/037620790007/059/pineapple-print-cotton-skirt" target="_blank">BrownsFashion</a></td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
<span style="font-size: large;">Al posto numero 4: bon bon al retrogusto di Dolce e Gabbana.</span></div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbdmy716gSWAKuyP0jzwgiI1GHApYzIvlsYmo3wCzcYI6tzmU944oYkOlxL7nv5BGFE5ovV42zO9BiP4GQIdr2QCFDSqYAOzlUllxUhorpbE-YNziPlqFN08ls7-E2Rq3E82c780s2_5C_/s1600/Asos2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbdmy716gSWAKuyP0jzwgiI1GHApYzIvlsYmo3wCzcYI6tzmU944oYkOlxL7nv5BGFE5ovV42zO9BiP4GQIdr2QCFDSqYAOzlUllxUhorpbE-YNziPlqFN08ls7-E2Rq3E82c780s2_5C_/s400/Asos2.jpg" width="312" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Self Portrait su <a href="http://www.asos.com/it/Self-Portrait-Azaelea-Vestito-longuette-in-pizzo-operato/akm8v/?iid=4875460&cid=15495&sh=0&pge=0&pgesize=36&sort=-1&clr=Red&totalstyles=321&gridsize=3&mporgp=L1NlbGYtUG9ydHJhaXQvU2VsZi1Qb3J0cmFpdC1BemFlbGVhLU1pZGktRHJlc3MtSW4tVGV4dHVyZWQtTGFjZS9Qcm9kLw" target="_blank">Asos.com</a></td></tr>
</tbody></table>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
Perché sì? Mi piace.</div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
Perché no? Contravviene almeno tre dei miei NO, e anche se non l'ho mai provato so già che ci sono almeno 10 cm di stoffa in più per essere di una lungezza adatta alla mia <strike>bass</strike>altezza.<br />
<br />
<br /></div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
<span style="font-size: large;">Al posto numero 3: la sorella canarino.</span><br />
<br />
</div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIw1dIvZ82HAqYE7D4El2f09flpK0BOKVxMHYqu7dawaZkiRvXLt-hM0HrTJyHm7a7q-IxRXMxUY5TYQGIUBLItcNSMOvM4AMr7j9xTDTXQbpWfrpUlXrigqPMbIDwmvqrVVNJ4q5C0GAx/s1600/Asos.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIw1dIvZ82HAqYE7D4El2f09flpK0BOKVxMHYqu7dawaZkiRvXLt-hM0HrTJyHm7a7q-IxRXMxUY5TYQGIUBLItcNSMOvM4AMr7j9xTDTXQbpWfrpUlXrigqPMbIDwmvqrVVNJ4q5C0GAx/s400/Asos.jpg" width="312" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Elise Ryan - <a href="http://www.asos.com/it/Elise-Ryan-Vestito-lungo-avvitato-monospalla/b9oc6/?iid=5303027&cid=8799&Rf1012=4461&sh=0&pge=0&pgesize=204&sort=-1&clr=Limelightyellow&totalstyles=1024&gridsize=3&mporgp=L0VsaXNlLVJ5YW4vRWxpc2UtUnlhbi1PbmUtU2hvdWxkZXItV2Fpc3RlZC1NYXhpLURyZXNzL1Byb2Qv" target="_blank">Asos.com<span id="goog_1275460952"></span><span id="goog_1275460953"></span></a></td></tr>
</tbody></table>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
</div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
<br /></div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
Simpatico, leggero, totalmente sintetico. </div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
Per farvi capire quanto mi piace, vi dico per per questo abito sarei disposta ad abbronzarmi leggermente. </div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
<br /></div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
<span style="font-size: large;">In pole position: la confettina fesciòn.</span></div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgN3D4T_LKdIgJWwpSSaFIZ7w-z-0ImUcXCwfUwmRWxNzFyF6JcSQBk_NabpgaRFpZmtH071lC2qQtvbEPpGz0fpWCG26B3nYKzbCLC5MQRw0hEpWChK0-ITNl5Pg8peu3wXPGXuKsBPiZ/s1600/f3eabed49911c549680caa2be12a0d52.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgN3D4T_LKdIgJWwpSSaFIZ7w-z-0ImUcXCwfUwmRWxNzFyF6JcSQBk_NabpgaRFpZmtH071lC2qQtvbEPpGz0fpWCG26B3nYKzbCLC5MQRw0hEpWChK0-ITNl5Pg8peu3wXPGXuKsBPiZ/s400/f3eabed49911c549680caa2be12a0d52.jpg" width="266" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Trovato su Pinterest, pinnato da qualcuno che ha pinnato qualcun altro. Si trova su questo <a href="http://okbridal.storenvy.com/collections/977676-bridesmaid-dresses/products/12744409-2-piece-bridesmaid-dresses-sequin-bridesmaid-dresses-chiffon-bridesmaid-dr" target="_blank">sito</a>.</td></tr>
</tbody></table>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
</div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
La mia preferita è la ragazza sulla sinistra. Ho il sandalo, forse ho trovato la gonna, mancherebbe solo il top, ma tra Yoox, Asos, Zalando e negozi fisici, credo che non avrò difficoltà a trovare un top adeguato. Magari senza paillettes, in modo da poterlo usare in altre occasioni della vita.</div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
<br /></div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
Si accettano suggerimenti e commenti.</div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
<br /></div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
<br /></div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
</div>
<div style="color: rgba(0,0,0,0.701961); text-decoration: -webkit-letterpress;">
* allargarmi. </div>
Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com23tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-15708420296279712802015-04-23T23:46:00.002+02:002015-04-23T23:51:21.566+02:00#ioleggoperchéHo letto un libro.<br />
Sai che novità.<br />
<br />
L'ho sempre fatto, fin da piccola, la mia nonna diceva che avevo preso questa passione dal nonno che non ho conosciuto. Certo, essere una pendolare aiuta ad avere tempo da impegnare utilmente. Anche se con l'andar del tempo, devo ammettere che la vecchiaia mi porta a cadere in coma dopo poche pagine e dormire come un orso marsicano svenuto anche in treno.<br />
<br />
Non sono una lettrice esigente, di solito entro in biblioteca, il mio sancta sanctorum, e scelgo libri con metodo scientifico: <i>ad cazzum</i>. Leggo il titolo, scorro le poche righe sulla back cover e se mi prende, me lo porto a casa. Qualche volta mi ricordo che ho una lista di appunti presi nel tempo e allora la consulto. Ho letto talmente tanto che, nella mia biblioteca, godo di uno status speciale "vip": posso prendere tutti i libri che voglio, in barba al numero massimo, e riportarli quando voglio, anche oltre i 30 giorni ufficiali. Gente, sono una importante!<br />
<br />
Non mi sono ancora convertita all'e-book o al tablet per pigrizia, o forse per snobismo, ma anche per mantenere la mia sanità mentale. Se un libro mi prende, sono capace di andare avanti tutta la notte finché non l'ho finito. E siccome sono serie-dipendente, se capito su una storia seriale, potrei andare avanti all'infinito semplicemente con un click. Questa cosa mi spaventa non poco.<br />
<br />
Ovviamente, visto che più che leggere, i libri li divoro, dopo ventiquattr'ore non ricordo nemmeno metà della trama, così mi capita di rileggere libri e accorgermi alla fine che li avevo già letti. (Applausi). Certe volte appena finito il libro torno indietro a rileggere le parti che mi sono piaciute di più, per riprovare la stessa emozione.<br />
<br />
Non sono una lettrice sofisticata, il mio range va da Patricia Cornwell a Voltaire senza problemi. Negli ultimi anni ho maturato una insana passione per i racconti sull'alpinismo in particolare per gli scritti di Walter Bonatti, tanto da definirmi una alpinista da divano: sono credente non praticante. Oggi nell'angolo griglia di partenza, in attesa di essere divorati:<br />
<a name='more'></a><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXYJuE1CvTDa5pZwKaC-_ssSa5-h-N1KaLD0NygQbmjv8xXHUah3F4HY3RYfsgcDNIuopzK6Fz0EJaydowhJ_DjOWwuHMEnAn0UqGyTHO5BuFFUVtGTq6KczeAh_XaKMLHDYzDlQN7rM6_/s1600/IMG_1517.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXYJuE1CvTDa5pZwKaC-_ssSa5-h-N1KaLD0NygQbmjv8xXHUah3F4HY3RYfsgcDNIuopzK6Fz0EJaydowhJ_DjOWwuHMEnAn0UqGyTHO5BuFFUVtGTq6KczeAh_XaKMLHDYzDlQN7rM6_/s1600/IMG_1517.JPG" height="332" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Adoro Walter Bonatti, ma leggo anche Ardito Desio perché bisogna sentire tutte le campane, prima di giudicare.</td></tr>
</tbody></table>
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<br /></div>
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Il libro che ho appena finito è <i>Ovunque tu sarai</i>, di Fioly Bocca. Spero che il nome dell'autrice sia inventato, perché mi sembra brava, ma con un nome così non si può prendere sul serio.</div>
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Dopo aver letto la prima pagina, ho deciso che avrei passato il libro a mia madre. Non succede spesso, ma mi è venuto spontaneo. La storia parla di un dolore. E' un dolore annunciato, di quelli che vedi venirti incontro, come un treno in corsa, e che non puoi evitare perché sei legata ai binari del treno. Mia madre c'è passata e, come la protagonista, ha negato fino all'ultimo la realtà, ben consapevole che non ci fosse alternativa. Ha gonfiato di elio un palloncino di speranza, e se l'è portato appresso anche quando orami era sgonfio. Ad ogni pagina del libro ho rivissuto la sua angoscia, e ho pensato che forse ci vuole più forza a fare finta che andrà meglio per il bene degli altri, che arrendersi alla disperazione. Confesso che ieri ho pianto pensando a mia madre, sentendomi anche un po' una deficiente perché ero in treno in mezzo alla gente. Non so se il libro è autobiografico, ma se non lo è, l'autrice è davvero brava a trasmettere la paura del dolore, la non rassegnazione e la vita che comunque va avanti. La trama secondo me ha un paio di scivolate sul bordo del banale, ma l'elemento potente è come il dolore sia costantemente presente, nel male, ma anche nel <u>bene</u>, non come una musica di sottofondo, ma come un co-protagonista. La morale della storia è che... beh la lascio a chi avrà voglia di leggerlo, ognuno avrà la sua versione.</div>
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<br /></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhc_9Db7kkKrIhMK_0JIg9xp7c697fgvutIyWuZATRS_G7V5P6t2o8T0VwTSoIp8-5DUU2IwskqeeuwNUNZncMEnMXcb4epx3WWfXe98XkarXqdfRPo1pbqcI6_4xwczCP4X049lM-yn7u5/s1600/IMG_1518.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhc_9Db7kkKrIhMK_0JIg9xp7c697fgvutIyWuZATRS_G7V5P6t2o8T0VwTSoIp8-5DUU2IwskqeeuwNUNZncMEnMXcb4epx3WWfXe98XkarXqdfRPo1pbqcI6_4xwczCP4X049lM-yn7u5/s1600/IMG_1518.JPG" height="300" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">A destra una ricetta, non un dolce vero, sob!</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Per alleggerire l'aria il prossimo libro sarà qualcosa di più pop che si possa leggere in treno senza fare figure di merda. Le letture impegnate le tengo per il week-end o per le ferie, anche in onore degli studi classici che ho fatto. Ha visto prof che non tutto il suo lavoro è andato perduto? Non ho capito un cazzo di Dante, ma non smetto di provarci, apprezzi in tentativo.<br />
<br />
Sono anche un po' "autistica" nella lettura: se inizio un libro al 99% lo finisco, anche se non mi piace. Mi sembra di offendere la storia, non tanto l'autore, non arrivando alla fine. Poi magari chiudo l'ultima pagina e penso "Sì, mi faceva davvero cagare, come pensavo dalla prima riga." ma gli ho dato una possibilità. Che io ricordi, non sono arrivata alla fine di due libri: <i>Il Signore degli Anelli </i>di Tolkien, persa dopo le prime 6 righe tentando di collegare nomi-cose-città-clan, troppi per me, e <i>Il taccuino d'oro</i> di Doris Lessing. Regalato all'ufficio dal nostro direttore dopo la morte del premio Nobel, giuro che ci ho provato, a districarmi tra i diversi taccuini, la complessità interiore ed esteriore dei personaggi e il continuo avanti indietro nella storia. Sono arrivata all'80%, ma ho abbandonato stremata. L'ho riportato alle colleghe pregando la più acculturata di farmi un riassunto. Vi chiedo di perdonarmi, io ci ho provato.<br />
<br />
Non ho una libreria in casa: ho lasciato i pochi libri acquistati a casa di mia mamma, per lo più mi affido alla bibliteca. Non sento l'esigenza di possedere fisicamente una storia per farla mia. Le storie ti entrano dentro, certe volte ti attraversano e scompaiono, ed è bello ritrovarle rileggendo un libro una seconda, una terza e una quarta volta, altre ti sedimentano nella testa e diventano parte delle tue molecole.<br />
<br />
Io leggo perché non posso farne a meno, perché una parte delle mie molecole ha bisogno di essere nutrita dalle parole degli altri, perciò, aspiranti scrittori, scrivete parole di qualità che possano farci crescere sani.<br />
<br />
<br />Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-62831435093403350472015-04-20T10:30:00.000+02:002015-04-20T10:30:01.906+02:00Sì, vi serveÈ un po' che non parlo di cosmetica e affini, ma, se mi conoscete, non potete pensare che io abbia smesso di consumare compulsivamente nè di testare. Per cui condivido con voi cose che sicuramente poi vi serviranno, ne sono sicura.<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTHk3tJQG2NzLwvBiJMqdpy-XzVZbBQarVz7jl0nOJFYdE0x4XPV0P5Ecf1uUYbGY2ENTMFbTt1_rMh1drZvVIxv0Ki1wvxtjjZKIJw07MFnX_0_PqxPizvMaPUEB8HOdyN7-KOi8HJMJt/s1600/clarisonic.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTHk3tJQG2NzLwvBiJMqdpy-XzVZbBQarVz7jl0nOJFYdE0x4XPV0P5Ecf1uUYbGY2ENTMFbTt1_rMh1drZvVIxv0Ki1wvxtjjZKIJw07MFnX_0_PqxPizvMaPUEB8HOdyN7-KOi8HJMJt/s1600/clarisonic.png" height="200" width="119" /></a></div>
<b>Il Clari-lovogliolovogliolovoglio-sonic</b><br />
<br />
Attirata da una offerta speciale su Sephora USA, ho approfittato del rientro della Fata Morgana da New York e ho ceduto al Clarisonic. Ho comprato un cofanetto negli States che conteneva altri prodotti per la pulizia della pelle di cui potrò parlarvi solo dopo averli testati, e mi sono regalata per Natale il Mia 2.<br />
<br />
Funziona? Sì, funziona, perché dopo averlo usato sentite la pelle che, come dire, respira. Come respira? Come il naso intasato dopo un giro di Vix Vapourb.<br />
Funziona, ma attenzione: ogni pelle ha bisogno di una frequenza di utilizzo diversa. Per citare una poetessa che mi ha preceduto <a href="http://www.matiseivista.com/2014/10/beauty-post-clarisonic-e-i-miei-brufoli.html" target="_blank">La Zitella</a> "<i>è come con la cacca, bisogna trovare la giusta frequenza sulla base della propria esperienza</i>." L'espressione è un po' splatter, ma rende bene l'idea. Io mi sono resa conto che, per la mia pelle, tutti i giorni è troppo. Ho una pelle normale/mista sulla zona T, senza problemi di brufoli (facendo gli scongiuri), ma un po' delicata e tendente alla couperose. Quindi lo uso una/due volte la settimana. E fate ben attenzione alla testina che scegliete. Anche se non si deve premere affatto, ma solo lasciare scorrere la spazzola sul viso, alcune versioni possono essere più aggressive se avete la pelle delicata.<br />
<br />
Voto: 7+, dovete esserne convinte per fare l'investimento.<br />
Costo: 145€ in Italia, in vendita su <a href="http://clarisonic.it/">Carisonic.it </a>e da <a href="http://www.sephora.it/Clarisonic/BSONIC">Sephora,</a> se avete la tessera con gli sconti periodici, è il momento di tirarla fuori. <br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEin_FohcygGvhFOcV3K0aTWw3MX0tYJi6pnVWriQqqfaWERTPUVHySVMqZCxzDU49vHaF0u3Zvrdeei1klbrZbeCp9d1zunZIVfKPkHnV8i01dYQLlWGwLAXOv5jTkSYwEJIi826sI2-Hlb/s1600/Schermata+2015-04-18+alle+23.06.22.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEin_FohcygGvhFOcV3K0aTWw3MX0tYJi6pnVWriQqqfaWERTPUVHySVMqZCxzDU49vHaF0u3Zvrdeei1klbrZbeCp9d1zunZIVfKPkHnV8i01dYQLlWGwLAXOv5jTkSYwEJIi826sI2-Hlb/s1600/Schermata+2015-04-18+alle+23.06.22.png" height="200" width="87" /></a></div>
<b>StriVectin-EV™ Get Even Spot Repair</b><br />
<br />
L' ho acquistato diverso tempo fa, e mi sono dimenticata ti averlo. Poi, in preda alla disperazione, mentre svuotavo gli armadi in cerca di un altro prodotto, mi è capitato tra le mani. E mi sono detta, perché no? Nonostante io usi la crema viso solare da marzo a ottobre, su consiglio della dermatologa, esiste sempre un giorno maledetto che ti frega, che so, il 25 febbraio, in cui il sole spunta e hai voglia di andare a pranzo al baretto che ha i tavolini all'esterno e TAC! il sole lì ti frega e le solite macchie scure compaiono sulla fronte, a disegnare una specia di carta del mondo sulla mia fronte. Dal 26 febbraio in poi è tutto un cercare di farle scomparire. Dopo aver provato invano il <a href="http://www.cliniqueitaly.it/product/1693/9287/Skincare/Uneven_Skin_Tone/Even-Better-Clinical/Siero-Antimacchie/index.tmpl" target="_blank">Clinique Even better Clinical</a>, la <a href="http://www.just.it/specifici.asp?prod=crema-schiarente-antimacchie" target="_blank">Crema Schiarente antimacchie della Just </a>e sperato che qualche amico andasse in Cina per testare i loro prodotti schiarenti, mi sono affidata a questa sorta di pennina/dosatore che rilascia goccia a goccia un siero speciale, che vi giuro, funziona. Ci vuole costanza, e ci vuole una crema idratante dopo l'applicazione. L'ho usata tutto inverno, poche gocce solo nelle zone interessate e le macchie (nel mio caso dovute al sole) si sono attenuate parecchio. Stavano per scomparire ma poi è arrivata la primavera di nuovo e sono uscita per pranzo (recidiva). Se potessi lo ricomprerei, solo che sembra scomparso dal mercato: non si trova sul sito Strivectin nè da Sephora. Spero solo che lo stiano rielaborando per riproporlo migliorato.<br />
<br />
Voto: 9, funziona senza fare il miracolo della schparizione delle macchie.<br />
Costo: non ricordo esattamente, ma nella mia mente si è stampato un ricordo vago: un botto.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAerZwPF_ErE_-H36uaFiBYwb-cLxZ2rq9tH0M2Aujs2QDLPQXrcT1fllFeBiwTwN8UjRy3lonu_JrzOCUAi3fGv4E7BtZ27SMrLVw_cTTVnRt2UKetNCzJfiD-zu-os1CBTeUSjIsC_uH/s1600/diegodallapalma.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAerZwPF_ErE_-H36uaFiBYwb-cLxZ2rq9tH0M2Aujs2QDLPQXrcT1fllFeBiwTwN8UjRy3lonu_JrzOCUAi3fGv4E7BtZ27SMrLVw_cTTVnRt2UKetNCzJfiD-zu-os1CBTeUSjIsC_uH/s1600/diegodallapalma.jpg" height="200" width="200" /></a></div>
<b>Diego dalla Palma Professional LAB - Acqua micellare detergente RVB SKIN LAB </b><br />
<br />
Me lo hanno rifilato dall'estetista come struccante, ma non vale una cippa. Ho un'amica che si strucca regolarmente con l'acqua micellare di Sephora e si trova benissmo, ma con il trucco waterproof a malapena scalfisce il mascara (vedete sotto). Invece è un <u>ottimo detossinante</u>, come indicato sulla confezione. Passato dopo la pulizia del viso la sera, dà un'ultimo schiaffo alle tossine, lascia la pelle appena umida e quando si asciuga, se la pelle non ha problemi, non tira. Si può tranquillamente aspettare un'oretta prima di mettere un idratante. Diciamo che è la versione meno aggressiva della <a href="http://www.cliniqueitaly.it/product/1573/15502/3_step/Fase-2-Esfoliare/Clarifying-Lotion-2/Lozione-Esfoliante--Pelle-da-Arida-a-Normale/index.tmpl" target="_blank">Mild Clarifying Lotion di Clinique</a>. È senza alcol, ideale per la detersione della pelle sensibile e con couperose, e senza profumo.<br />
<br />
Voto: 8 come acqua micellare, prendiamolo per quello che è.<br />
Costo: 25€, solo nei centri estetici autorizzati.<br />
<br />
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<b></b><br />
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<b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIKun740174nAE-UBXh_KGNYg13iLMWocfjW42jmlvFae2s9Q-uoHjPeGL0ZuxQgrc9YN_AKSP1RhHfsWjueJL_GMJZQ1OydeOQ6ionAJKS18CrXabGA9j8BDK8MJcToXgbK4IjbSZknMs/s1600/diorshow.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIKun740174nAE-UBXh_KGNYg13iLMWocfjW42jmlvFae2s9Q-uoHjPeGL0ZuxQgrc9YN_AKSP1RhHfsWjueJL_GMJZQ1OydeOQ6ionAJKS18CrXabGA9j8BDK8MJcToXgbK4IjbSZknMs/s1600/diorshow.jpg" height="200" width="111" /></a></b></div>
<b>Diorshow Blackout Waterproof</b><br />
<br />
Dopo un paio di scappatelle, con <a href="http://www.chanel.com/it_IT/fragranze-cosmetici/make-up/occhi/mascara.html?WT.srch=1&WT.mc_id=FB_MakeUpMascara__&WT.mc_t=sea#page-1">Chanel Le Volume</a> che ha uno scovolino superinnovativo, ma che non mi ha rapito il cuore e con <a href="http://www.sephora.it/Make-up/Occhi/Mascara/Smoky-Lash-New-Panoramic-Effect/P1044001">Make Up For Ever Smoky Lash New Panoramic Effect</a>, che mi è piaciuto, ma ho ritenuto troppo costoso, ho deciso di tornare a casa Dior (spendendo ancora di più, momento applausi). È nero, nerissimo, è voluminoso, è waterproof... è quasi perfetto. Quasi, perché è talmente waterproof che nemmeno con uno struccante apposito se ne va. Ne resta sempre un po', abbastanza per macchiare la federa del cuscino e generare il simpatico effetto panda al mattino. E io mi strucco, mi lavo il viso, e ripasso le ciglia. Credo che la prossima volta ritornerò al solito Diorshow (senza Black Out) implorando perdono per il tradimento.<br />
<br />
Voto: 7, ha quasi tutto ma è più resistente di un tatuaggio, la rimovibilità per me fa parte della performance di un prodotto. Per voi no?<br />
Costo: più o meno 30,50€ nelle profumerie ufficiali.<br />
<br />
Ora mi sto dedicando alla prova degli oli idratanti per il viso, credo che dovrò fare un test lunghissimo, ma per la scienza questo ed altro.<br />
<br />
Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-60045237084199673932015-03-24T09:49:00.000+01:002015-04-13T09:20:32.888+02:00Informazione di servizioSo che sono latitante in questo periodo, come avete visto sto facendo le pulizie di primavera e ritinteggiando il blog.<br />
Se vedete cose fuori posto momentane è perché sto facendo tutto per tentativi dopo le 22 quindi perdonatemi, ma ho un'autonomia cerebrale limitata.<br />
<br />
Per farmi perdonare l'assenza ho creato una nuova rubrica. Si chiama "<a href="http://www.vitadastronza.com/p/beauty-shopping.html">Beauty Shopping</a>" e, come potete intuire dal titolo, parla di gattiny.<br />
Ok, battuta pessima.<br />
<br />
Parla di affari che si possono fare, soprattutto on line, e di quando bisogna fare attenzione alle presunte offerte.<br />
<br />
È da tempo che volevo farlo, visto che ogni giorno lo faccio per me stessa, poi mi alzo in piedi in ufficio e come i banditori del medioevo, annuncio alle mie colleghe le offerte del giorno. Inevitabilmente, due giorni dopo, una di loro mi dice "Perché non me l'avevi detto?"<br />
MA IO VE L'AVEVO DETTO!<br />
Ecco.<br />
Ora l'ho anche scritto.<br />
<br />
Cercherò di aggiornarla tutti i giorni o tutte le volte che si presenta una occasione interessante, se avete suggerimenti da condividere, siete le benvenute.<br />
<br />
La trovate in alto tra le tab.<br />
<br />
Buono shopping! <br />
<br />
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</div>
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<br />Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-18490996914309821782015-01-09T23:59:00.000+01:002015-01-11T16:31:32.187+01:00Happy Birthday KateOggi è il compleanno di Kate Middleton, aka Faccia-da-gatta-soddisfatta.<br />
Tanti auguri zia! <br />
Io un paio di idee su un regalo da farle, ce le avrei:<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLTJEFa75DP_cgG3mmhk-OZesgaE9rqjgnSKFOPR1vZ6R1IuOaUVb3v0yfzzjnPXOLMYaxA5FlfDRhAh8YhGgMZgHk5HA9QJryPosYezfKdtEDdsyUZhQcXyPCbwM2cANu_dTJIVQTlRX4/s1600/Kateverde.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLTJEFa75DP_cgG3mmhk-OZesgaE9rqjgnSKFOPR1vZ6R1IuOaUVb3v0yfzzjnPXOLMYaxA5FlfDRhAh8YhGgMZgHk5HA9QJryPosYezfKdtEDdsyUZhQcXyPCbwM2cANu_dTJIVQTlRX4/s1600/Kateverde.jpg" height="326" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Kate nel 2012, nel 2013 e nel 2014 in location varie</td></tr>
</tbody></table>
<a name='more'></a><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHUMAkt2uT5jhEkajeHDozxVBSBh-a2PHaUAjY-f-XjohKqn4zRENDUO73LH6Y4l8n2qsyZKnJXP2ipX9WHxGBCgo1Beizu2kELd2hRrUh5WiCEYEknPqTfx7MglE_Q3DoPrkOY6fTLQeX/s1600/Kateblu.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHUMAkt2uT5jhEkajeHDozxVBSBh-a2PHaUAjY-f-XjohKqn4zRENDUO73LH6Y4l8n2qsyZKnJXP2ipX9WHxGBCgo1Beizu2kELd2hRrUh5WiCEYEknPqTfx7MglE_Q3DoPrkOY6fTLQeX/s1600/Kateblu.jpg" height="400" width="297" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Kate a Bletchey Park nel 2014</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgJYBJO2eQzt7S5NPckmSc3FfDvQb7iTcVzYLPjsqN3SJ_q3C1LNdZ1WKex2QGv6Z4eCnltg6u0ETUkgoz02QWiDiX_afjHjbupKDO7m2N-oXqHTfPG4JP4dBRYeCGD2-ZrEFrMmL254r9/s1600/Katenero.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgJYBJO2eQzt7S5NPckmSc3FfDvQb7iTcVzYLPjsqN3SJ_q3C1LNdZ1WKex2QGv6Z4eCnltg6u0ETUkgoz02QWiDiX_afjHjbupKDO7m2N-oXqHTfPG4JP4dBRYeCGD2-ZrEFrMmL254r9/s1600/Katenero.jpg" height="400" width="282" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Kate a Londra nel 2014</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFJQlvW2EVoweKdVdmp5ABadwkGyUbkxDmurx9eS_Mhl64xdfkNzrN25aVQQJZb30CTjfBhYGEACcZ9Yw_Wnk4hcHv3dqnKQLuxjY8o1NB8G1Ua1v0Gwd1wWL5WapwoIJnK8ASywpgJwMH/s1600/katerosa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFJQlvW2EVoweKdVdmp5ABadwkGyUbkxDmurx9eS_Mhl64xdfkNzrN25aVQQJZb30CTjfBhYGEACcZ9Yw_Wnk4hcHv3dqnKQLuxjY8o1NB8G1Ua1v0Gwd1wWL5WapwoIJnK8ASywpgJwMH/s1600/katerosa.jpg" height="320" width="249" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Kate nel famoso viaggio in Australia del 2014 in cui ogni giorno<br />
ci ha regalato una puntata della soap "What Katie Wears"</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Andiamo, Kate, sei la regina dello stile, ogni volta che indossi uno straccio va a ruba, e giri con queste? Sempre??? Cosa c'è a casa tua, un armadio pieno di decolletés ordinate per colore, materiale e <strike>bassezza</strike>altezza del tacco? E poi, nascoste in un angolo, come le caramelle che non dovresti mangiare, un paio di Jimmy Choo. Avvolte nella velina, ogni tanto le scarti e sospiri. Poi le baci e le riponi. Suvvia, hai osato indossare abiti low cost in occasioni ufficiali, hai scandalizzato (non ho ancora capito perché) quei barboni dei giornalisti indossando più volte lo stesso abito (e che dovresti fare, dare fuoco ai capi dopo ogni indosso?), ti sei mostrata il giorno dopo il parto con una umana panza tanta... cosa ti manca per indossare un paio di scarpe decenti?<br />
<br />
E se credete che sia colpa della monarchia, sappiate che anche prima di sposarsi aveva dimostrato un gusto dubbio:<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIsHZwe4HfealgszeFG8zwVw1wdlrwcu-1mdyqTmv-rdGcFFtoCoDJNoodI1_uAN7YobmKR6cYMc1r_2dohK8YVfxofCu58lLOEFdt9pMVpL0Dgvxq88eym7nt6U6CL4W_QFjPz-cI1I9S/s1600/Katestivale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIsHZwe4HfealgszeFG8zwVw1wdlrwcu-1mdyqTmv-rdGcFFtoCoDJNoodI1_uAN7YobmKR6cYMc1r_2dohK8YVfxofCu58lLOEFdt9pMVpL0Dgvxq88eym7nt6U6CL4W_QFjPz-cI1I9S/s1600/Katestivale.jpg" height="400" width="273" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Kate che si diverte a fare acquisti come i commoners nel 2011 a Londra</td></tr>
</tbody></table>
Perciò, ho deciso di mandarle delle idee (è il pensiero che conta, Kate).<br />
<i>Cercate di non leccare lo schermo.</i><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTt1I3OEvIzu5eIJDFbTkWC5JeNx7dkQ5SwSFHXotmA1ktygHd50PxD1mPpInOiWkhwySD61CQ3YSCokOc1mDUi14jujRcml3XgW4MvkNd1Ak6CKeE9J7wkWRZaYY7Ri8CsYqjKfKbnYHr/s1600/Scarpe.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTt1I3OEvIzu5eIJDFbTkWC5JeNx7dkQ5SwSFHXotmA1ktygHd50PxD1mPpInOiWkhwySD61CQ3YSCokOc1mDUi14jujRcml3XgW4MvkNd1Ak6CKeE9J7wkWRZaYY7Ri8CsYqjKfKbnYHr/s1600/Scarpe.jpg" height="640" width="564" /></a></div>
<br />
<br />
Se trovassi il regalo di tuo gradimento, e pensassi di proseguire su questa strada, potresti portare con te nelle tue sessioni di shopping anche la Leti. Anche se devo dire che, nella media, se la cava meglio, ha anche lei i suoi momenti bui. Forse nel manuale della Regina Figa è scritto "Regola #2: indossa pure abiti bellissimi, ma scarpe banali".<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZhjmI1-cF3rGJ2m_PA0clAubvhzxDJwUmgeUTx3ESDZfyOG4rE5nUQiqbmAGpiJW9XjKF0XaTPwIQRpBOYOJWbiOVKO7qqTS6rpzuyICDsxAIpOEZkmbkfRLwqyKLL1hdvT9ZlcOWCGau/s1600/Letizia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZhjmI1-cF3rGJ2m_PA0clAubvhzxDJwUmgeUTx3ESDZfyOG4rE5nUQiqbmAGpiJW9XjKF0XaTPwIQRpBOYOJWbiOVKO7qqTS6rpzuyICDsxAIpOEZkmbkfRLwqyKLL1hdvT9ZlcOWCGau/s1600/Letizia.jpg" height="400" width="217" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La Leti nel giorno dell'incoronazione a Madrid, 2014</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Già vi immagino, a strisciare la carta Oro-della-Regina on line, mentre vi scambiate consigli via Skype.<br />
<br />
Che mattacchione.Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-4227163128136360902015-01-05T18:44:00.000+01:002015-01-05T18:44:38.920+01:00La lezione del pasticcereQualche giorno fa si è concluso "Il più grande pasticcere" (<a href="http://www.ilpiugrandepasticcere.rai.it/" target="_blank">Raidue</a>).<br />
Partito in sordina, all'inizio sembrava la brutta copia di "Bake Off" (<a href="http://bakeoffitalia.realtimetv.it/" target="_blank">Real Time</a>): una manciata di concorrenti, due/tre giudici cattivi come la pece, una conduttrice inutile, il format sembrava lo stesso, solo senza quei due o tre milioni di euro spesi in pubblicità di ogni tipo che ci hanno fatto sentire un po' perseguitati da BakeOff (internet, free press, giornali, fermate della metro, app sullo smartphone...).<br />
E infatti, insieme al gruppo d'ascolto "Pendolari vittime di Trenord e dei suoi ritardi cronici" l'abbiamo liquidato dopo due puntate perché brutto: i dolci prodotti sembravano più opere d'arte che invitanti merende che ti scofaneresti come se non ci fosse un domani.<br />
<br />
Con il passare del tempo, e delle serate invernali in cui non c'erano alternative reali in tv, un po' per inerzia e un po' per golosità (in fondo si tratta sempre di dolci, il mio è un dovere scientifico), l'ho seguito puntata dopo puntata, e sono arrivata alla fine.<br />
<br />
La storia non è migliorata, ma credo di avere colto il punto. Quella che sembrava una differenza banale da Bake Off, una scappatoia per non beccarsi una denuncia per plagio, si è rivelato un elemento fondamentale per la morale. Il punto è che i concorrenti erano dei <b>professionisti</b>.<br />
<a name='more'></a><br />
Dopo anni di wannabe cantanti, attori, ballerini, cuochi, cuochi e - l'ho già detto?- cuochi, finalmente una competizione tra esperti. Era ora di dire basta ai "Ci provo" e di dare una contenuto alla parola "professione". Così forse gli adolescenti si convinceranno che vale la pena studiare per qualcosa.<br />
<br />
<i>Il più grande pasticcere </i>è la dimostrazione che non basta l'improvvisazione, per essere un grande professionista, servono soprattutto:<br />
- la tecnica. Bisogna studiare, bisogna avere grandi maestri, bisogna assorbire da chi ci sta intorno.<br />
- l'esperienza. Non ci si sveglia una mattina e sei Carlo Cracco. Dopo avere imparato la tecnica, bisogna allenarla, bisogna sbattersi ogni giorno, fosse nel ristorante di famiglia o nella Fabbrica del cioccolato.<br />
- la passione. Il pasticcere non è un lavoro che si può fare se quando ti alzi la mattina sogni di essere altrove. Non si può.<br />
- la creatività. Come nella vita, non basta saper fare dei dolci perfetti, se non ci metti quel qualcosa in più, sarai un ottimo pasticcere nella media. Per essere il Migliore, ci vuole una punta di genialità.<br />
- infine, le palle quadrate per reggere la competizione. <br />
<br />
Certo, una bella dose di culo non guasta: se il papà ti lascia una attività in eredità, la tua salita sarà molto meno ripida. Ma è anche vero che a mandare a puttane una attività ben collaudata non ci vuole niente, quindi non è detto che sia un indice di successo sicuro.<br />
<br />
E si può essere bravi anche essendo giovani: il vincitore, Antonio
Daloiso, ha 25 anni. Quindi è giovane davvero, non come i giovani
secondo il TG e il Parlamento, che hanno 45 anni. <br />
<br />
Una cosa che mi ha stupito è il rispetto per i giudici: sei lì, stai preparando da due ore una colonna dorica di caramello e bigné, e questo stronzo arriva a rompere le palle: "Perché non hai cotto due ore fa questa crema basica che tutti sanno fare ad occhi chiusi?" "Il tuo disegno fa schifo" Ha parlato Picasso. Io avrei mosso le mani per molto meno. Ma i concorrenti niente: "Sì, maestro, grazie maestro." e niente più. Forse perché se lo fai di mestiere, sai apprezzare chi hai davanti, quando ti trovi di fronte a gente che ha vinto cose tipo il campionato del mondo.<br />
<br />
Ecco, i giudici, parliamone un attimo. Io sono una profana, perché non li avevo mai sentiti nominare, ma il loro curriculum parla da solo. Sono braverrimi nel loro lavoro. Peccato che siano comunicativi come un soufflé sgonfiato e trasmettano la verve di un bigné vuoto. Anche i giudici di Masterchef non sono portati per la recitazione, ma chi ha fatto i casting ha saputo trovare la quadra: il bello, il simpatico e il pirla (lascio a voi gli accoppiamenti). Non importa che si fingano bastardi, fanno venire voglia di guardarli. Qui invece abbiamo il secco, l'acido e il basico. Ho passato metà del tempo a trattenere la voglia di schiaffeggiarli e l'altra metà del tempo a pensare che non vedevano un'adeguata dose di faiga da tempo immemore. Meno ghiaccioli nel culo, meno, davvero.<br />
<br />
Essendo i concorrenti dei professionisti con delle attività ben avviate, spero che non finiranno a triturarci le palle nelle televendite sulle televisioni locali, propinandoci il ragù precotto o i surgelati come se fossero manna dal cielo. <br />
<br />
E un'altra cosa che ho capito, è perché indossano sempre il cappello, perché altrimenti saremmo costretti a vedere queste cose:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwRyzFV-LycUDFrA8okUnc2iFCsD_BzIwtLe5WhrkW1kmZSYouPeYtMXUvIKCy0EL4xmOcAmrJWJd35PWUshVqXCqe2fJ4bF2o9Qqbj41k3NMp2ZAtIDgGA1kAzWKCTmnvWjihZ4Cz8dZM/s1600/Pasticcere.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwRyzFV-LycUDFrA8okUnc2iFCsD_BzIwtLe5WhrkW1kmZSYouPeYtMXUvIKCy0EL4xmOcAmrJWJd35PWUshVqXCqe2fJ4bF2o9Qqbj41k3NMp2ZAtIDgGA1kAzWKCTmnvWjihZ4Cz8dZM/s1600/Pasticcere.jpg" height="400" width="397" /></a></div>
<br />Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-45537913154688706892014-11-25T16:16:00.001+01:002014-11-25T16:16:20.705+01:00Come le sciure dal parrucchiere<i>Un simpatico post splatter.</i><br />
<br />
Soffro di sinusite. <i>Esticatzi</i>, direte voi.<br />
Non è il peggiore dei mali.<br />
Non finché decidete di provare a fludificare e ridurre la quantità abnorme di catarro che pervade il vostro corpo.<br />
<br />
Sapete che, se non esce dal naso, il muco invade il viso (fronte, tempie, cranio, guance) e si fa strada nel collo fino alle spalle, accumulandosi in "sacche"? Bleah.<br />
Quando l'ho scoperto mi si è accapponata la pelle. Praticamente sono un ammasso di catarro. Non insultatemi dicendo che sono una persona di merda, ditemi tranquillamente che sono una persona di catarro, non potrò obbiettare.<br />
<br />
Decisa ad evitare i soliti mal di testa invernali all'arrivo del primo freddo, come dicevo, ho deciso di provare un trattamento testato da alcune amiche, con delle recensioni positive.<br />
<br />
Quindi mi sono fatta ravanare da una specialista in trattamenti ayurvedici per un'ora sabato e un'ora domenica. Ravanare significa una serie di azioni che vanno dal massaggiare piacevolmente, all'ungere con oli profumati alle erbe e spezie, al maltrattamento brutale, che include pressioni, schiacciamenti, tiraggio di capelli, grattuggiamento della cute...<br />
Diciamo che non è stato proprio rilassante.<br />
<br />
Funziona? Nell'immediato forse: a causa della movimentazione di muco, fonti affidabili mi dicono che sabato notte ho russato come un orso marsicano sbronzo. Non sono pervenuti commenti sulla notte di domenica.<br />
<br />
Il risultato lo valuterò sul lungo periodo, contando i mal di testa da sinusite nella stagione fredda.<br />
<br />
In realtà, un effetto collaterale immediato ce l'ho avuto: avendo le vie aeree libererrime, posso sentire gli odori al mille percento.<br />
Ecco.<br />
Io prendo il treno.<br />
E la metro.<br />
E ho una collega affezionata all'aglio come io alla Nutella.<br />
Fate voi.<br />
Pessimo. Pessimo.Pessimo.<br />
<br />
Se il trattamento funziona, questa situazione potrebbe perdurare per mesi.<br />
<br />
Non so decidere quale delle due opzioni è peggio, decidete voi:<br />
<br />
A) non curare mai più la sinusite<br />
<br />
Conseguenze:<br />
- perdita di una parte dell'olfatto<br />
- russamento in modalità orso marsicano<br />
MA<br />
- vita sui mezzi decisamente più facile<br />
- riduzione della voglia di annientamento del genere umano<br />
<br />
Oppure<br />
<br />
B) estirpare ciclicamente la viscida sostanza dalle mie vie aeree <br />
<br />
Conseguenze<br />
- godere dei profumi della natura almeno due giorni a settimana, visto che vivo in campagna<br />
- qualcuno non dormirà<br />
MA<br />
- finirei in carcere dopo avere selvaggiamente picchiato una persona a caso allergica all'acqua (e se prendete la metro, sapete che la probabilità di incontro è 1).<br />
<br />
<br />
C) mi curo, ma con stile:<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsX-jhW6bjcebIw935eJkGpeDGD1Fj7hRJUJJsPX8n1LM2oA0ajLzkhg6ORD6SIG9GLRUCjVjJo_1gdGkV4do1o9aKAn6vHv90aj8V5uqB2zlmYKYIkwDehetHzMPkXUb6wvFojqRNd5bN/s1600/maschera_3.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsX-jhW6bjcebIw935eJkGpeDGD1Fj7hRJUJJsPX8n1LM2oA0ajLzkhg6ORD6SIG9GLRUCjVjJo_1gdGkV4do1o9aKAn6vHv90aj8V5uqB2zlmYKYIkwDehetHzMPkXUb6wvFojqRNd5bN/s1600/maschera_3.jpg" height="320" width="208" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mai più senza: Maschera antigas creata dallo stilista messicano Gianfranco Reni, in cristalli Swaroski (nientemeno!)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Via, decidete voi del mio futuro.<br />
Mi fido, eh.<br />
<br />
<br />
<br />Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-5234617517758866292014-10-30T10:00:00.000+01:002014-10-30T10:32:50.582+01:00Le tre coseSi, lo so, sono stata via. E non ho nemmeno una scusa.<br />
Cosa ho fatto in tutto questo tempo? Niente di particolare. <br />
Mi sono laureata?<br />
Sì.<br />
A marzo. Da lì in poi non ho veramente scuse.<br />
<br />
Mi sono sposata?<br />
<a name='more'></a><br />
No, e non sono nemmeno in procinto di.<br />
Però il Cavaliere Impavido ha postato su Facebook le foto di una spa dove ci trovavamo il giorno dopo un matrimonio, commentando "post matrimonio" e la gente crede ci siamo sposati. Sono giorni che riceve gli auguri da gente che non sente da anni.<br />
<br />
Ho fatto un figlio slash sono gravida? Naaa.<br />
<br />
Ho subito traumi? No (corna di rito).<br />
<br />
Insomma dove sono stata? Sempre qua. Non sono nemmeno andata in ferie.<br />
<br />
Ringrazio il Club delle Stronze, che a vario titolo mi hanno sollecitato, e per ultima Sara, che con il suo "ma insomma? sparita?" ha fatto scattare la molla.<br />
<br />
Non è che non avessi cose da scrivere, non avevo voglia di mettermi davanti al pc la sera, e durante il lavoro è impossibile. <br />
Diciamo che dopo la laurea, dopo due mesi passati al pc con l'ansia da "ce la farò?", una relatrice che si è trasferita all'estero, la burocrazia dell'università italiana, mi sono presa una pausa. Non tanto dal blog, quanto dalla vita (lavoro a parte). Non ho fatto NULLA. Ho preso 4 chili di pigrizia.<br />
Ma è ora di basta.<br />
<br />
Credo, in parte, di avere ammortizzato la nuova vita. Quando, un anno fa, mi sono trasferita nella nuova casa e ho inziato la convivenza, mi ci sono buttata come saltando con il bungee jumping. Sì, stavamo insieme da una vita e sì, abbiamo impiegato tre anni a costruire la casa, quindi non è stata una cosa improvvisa; ma dopo 3 anni di attese degne di Matusalemme, ritardi, rallentamenti, all'improvviso la casa era finita quindi bum! ci siamo entrati. Dalla mattina alla sera. Ieri ero a casa mia (dei miei genitori), oggi ero nella nuova casa.<br />
<br />
Non credevo di avere accusato il colpo, perché tutti i giorni mi alzo felice e convinta della mia scelta. Soprattutto quando guardo la faccia imbronciata del Cavaliere Impavido, che quando dorme sembra un bambino. Sono convinta anche quando si alza e vuole scherzare anche se io sono un orso.<br />
All'inizio era un po' strano entrare a casa dei miei genitori senza abitare lì, ma una volta compreso che anche se me ne ero andata di casa non ho perso lo status di appartenente alla mia famiglia, anche l'ultimo dubbio è sparito. Sono sopravvissuta anche al fatto che il <i>giorno dopo</i> che me ne sono andata mia sorella ha completamente rivoluzionato la mia camera, come se avesse un piano che covava <i>da anni</i>. Ha eliminato il mio letto rendendo impossibile un eventuale ritorno. Comunque, non ho reagito mettendole le mani al collo, la considero una grande prova di maturità.<br />
<br />
Detto questo, credo che in questi mesi ho assorbito la nuova vita e oggi, dopo <a href="http://www.vitadastronza.com/2013/11/io-ti-convivo.html" target="_blank">un anno esatto</a>, comincio a realizzare che questa è la mia nuova vita. Come lo so? Qualche volta mi sveglio la mattina pensando di essere ancora nel mio vecchio letto. Secondo me significa che il mio cervello si sta abituando. Di base, fino ad ora, non sapeva dove fossi. Il mio corpo si alzata tutte le mattine, andava a lavorare, tornava e giocava alla piccola massaia, ma il mio cervello era in stand by.<br />
<br />
Ora che i pezzi stanno tornando al loro posto, ecco le tre cose che ho imparato in questo anno.<br />
<br />
<u>Il mio (secondo) miglior amico</u><br />
<br />
Se, come me, state fuori casa 12 ore al giorno, e non volete vivere di junk food, la salvezza è il freezer. Io surgelo di tutto. Il Cavaliere Impavido, abituato a un padre chef che rientrava alle 5 di pomeriggio e ad avere una cena fresca tutti i giorni, rimane basito dalla mia capacità di surgelare (e dalla dote di Tupperware fornita dalla provvidenziale Madre Mordo). È convinto che possa congelare anche lui, se si distrae un attimo. Ma accidenti, viviamo in campagna, le verdure arrivano ad ondate di quantità industriali da parenti e amici, che faccio le butto? Mangiamo per un mese zucchine, un mese insalata, un mese carote a seconda di quello che cresce (indipendente da quello che si è piantato, tra l'altro)? Non si può, sua maestà si annoia presto. E poi in inverno vado a comprare la verdura di serra, o proveniente dall'altra parte del mondo, magari scongelata? Ecchecchez, un po' di saggezza e un freezer grande quanto un armadio. Ho fatto vellutate di tutto, ho surgelato verdure a pezzetti, sminuzzate, polverizzate. Cipolle monodose pronte per il risotto, prezzemolo tritato per, boh, qualsiasi cosa serva, sedano a cubetti per il sugo. Tutto quello che è possibile surgelare, perfino il lievito di birra. Freezer, mon amour, nella mia scala dei preferiti, vieni subito dopo il phon.<br />
<br />
<u>Il nemico numero uno</u><br />
<br />
È la pigna della roba da stirare. Anche se fingete di non vederla, se la ignorate per giorni, settimane, lei non se ne va. Resta lì, e cresce. Più la schifate, più lei resta lì, la stronza. E cresce, cresce, cresce, finchè un giorno vi voltate, e vi sta inseguendo, perché ha iniziato a camminare.<br />
Anche se avete elaborato un malefico piano in cui stirate solo lo stretto necessario (cioé quello che si vede in pubblico), lei vi aspetta paciosa, certa che alla fine l'avrà vinta. E ha ragione, cazzo. Al momento non posso permettermi di pagare una persona che lo faccia per me, e mi rifiuto di chiedere una mano a mia suocera, a parte per le camicie del Cavaliere Impavido, che per fortuna usa solo ai matrimoni. È una roba di orgoglio, che non durerà molto. Solo finché non dovrò fare una scelta tra uscire una sera o stirare. Allora cederò, farò un bel pacchetto e consegnerò tutto alla volenterosa suocera.<br />
<br />
<blockquote class="instagram-media" data-instgrm-captioned="" data-instgrm-version="3" style="background: #FFF; border-radius: 3px; border: 0; box-shadow: 0 0 1px 0 rgba(0,0,0,0.5),0 1px 10px 0 rgba(0,0,0,0.15); margin: 1px; max-width: 658px; padding: 0; width: -webkit-calc(100% - 2px); width: 99.375%; width: calc(100% - 2px);">
<div style="padding: 8px;">
<div style="background: #F8F8F8; line-height: 0; margin-top: 40px; padding: 50% 0; text-align: center; width: 100%;">
<div style="background: url(data:image/png; display: block; height: 44px; margin: 0 auto -44px; position: relative; top: -22px; width: 44px;">
</div>
</div>
<div style="margin: 8px 0 0 0; padding: 0 4px;">
<a href="https://instagram.com/p/nF_K6uhX8t/" style="color: black; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 17px; text-decoration: none; word-wrap: break-word;" target="_top">Continuate pure a postare foto delle vacanze e della primavera, ma qui abbiamo dei problemi very. #casalinghitudine</a></div>
<div style="color: #c9c8cd; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; line-height: 17px; margin-bottom: 0; margin-top: 8px; overflow: hidden; padding: 8px 0 7px; text-align: center; text-overflow: ellipsis; white-space: nowrap;">
Una foto pubblicata da OggiMordo (@oggi_mordo) in data <time datetime="2014-04-22T13:19:35+00:00" style="font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; line-height: 17px;">Apr 4, 2014 at 6:19 PDT</time></div>
</div>
</blockquote>
<script async="" defer="" src="//platform.instagram.com/en_US/embeds.js"></script><br />
<u>I veri abitanti</u><br />
<br />
Abitando in campagna, non ho grossi problemi di vicinato. La casa più vicina è a una decina di metri, e un intero lato del giardino confina con una fattoria. La cosa che ho detto più spesso è: "Cavaliere, un maiale ci sta mangiando la siepe".<br />
In compenso, tutta questa campagnitudine si manifesta in insetti. Ho ormai accettato il fatto che i veri abitanti di casa mia non siamo noi due, ma le mosche. Le mosche sono gli animali più stupidi della terra. Davvero, un giorno si estingueranno e sarà solo colpa loro. Hanno la capacità di entrare in casa dalle più piccole aperture, da un dito di finestra aperta, e la deficienza per passare il resto del tempo a cercare di uscire dalle vetrate chiuse. Al piano di sotto c'è la cucina, loro entrano, passano al piano di sopra e non sanno come andarsene. Non ce la fanno nemmeno se spalanchi le finestre, no, loro si incaponiscono sul quarto di finestra che non si può aprire. E allora sai che c'è? Crepate, capre.<br />
Le trovi il giorno dopo cadaveri sul davanzale, oppure suicidate nel water. Peggio per loro, e pace all'anima dell'ecosistema mondiale. RIP.<br />
<br />
<br />
<br />Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-8069100961876895722014-10-02T09:30:00.000+02:002014-10-07T15:53:58.342+02:00Carosello degli orrori: i RenzisLa mia capa, francese, ha deciso che vuole essere la prossima signora Renzi.<br />
Così, dopo averlo visto dieci minuti in tv. <br />
<br />
"<i>He's so cool!</i>"<br />
?<br />
"<i>He's so charming!</i>"<br />
??<br />
<br />
Ora, smettiamola di raccontarci cazzate. Abbiamo tutte gli occhi. Matteo Renzi è un cesso. Almeno dal collo in su. Ha pure la panzetta (valutata diversamente da seconda dei gusti, ma per me un peccato mortale). C'è chi ci ha costruito una carriera sulla quantità di fotografie che girano con MR in una posa inguardabile.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqHyKwSNj1XAOe1rlNAt9KKoK_N_6BGohZs09vzWlAx3r4iDbeNuwuRcFTHOa6ug99PqqbRyMvO0ajx1Lh4FTnXveok4j3QfNv28BWTLLCm1os8LbJXw_MxhWaR00mihgLbShiwyd-xykF/s1600/10561819_1387262101536813_4605279905246695876_n.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqHyKwSNj1XAOe1rlNAt9KKoK_N_6BGohZs09vzWlAx3r4iDbeNuwuRcFTHOa6ug99PqqbRyMvO0ajx1Lh4FTnXveok4j3QfNv28BWTLLCm1os8LbJXw_MxhWaR00mihgLbShiwyd-xykF/s1600/10561819_1387262101536813_4605279905246695876_n.png" height="246" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Foto: <a href="https://www.facebook.com/MatteoRenzichefacose/timeline" target="_blank">Matteo Renzi che Fa Cose</a></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<a name='more'></a><br />
E poco mi importa se Vanity Fair Francia l'ha nominato tra gli uomini meglio vestiti al mondo. Primo, sono francesi, quindi non contano. Un paese dove il massimo del fashion nella vita quotidiana è il grigio, non ha diritto di parola. Noi qui non abbiamo solo una Garance Doré, abbiamo mille fashion blogger e duemila persone che fanno altro, ma vestite benissimo.<br />
Secondo è un politico, cazzo. Io lo valuto per quello che fa, non per quello che indossa. Certo che ha uno stile diverso dagli altri, ha la metà degli anni delle cariatidi che popolano il nostro panorama politico. Anche quelli più giovani sono vecchi dentro, quindi basta una camicia bianca e hai svoltato. Come quando per la prima comunione il mio amico si mise le scarpe da tennis (negli anni '90 non si chiamavno sneaker) invece che i mocassini che gli altri avevano comprato per l'occasione. Sai che svolta. Come dice la mia amica Iards, "Nella valle dei ciechi, beato chi c'ha un occhio". E' così che valutiamo chi ci governa: il meno peggio.<br />
<br />
Comunque, ho detto al mio capo che Renzi è <i>charming</i> solo se non lo senti parlare. Il suo charme si fonda sul fatto che lei non capisce cosa dice.<br />
Se lo capisse, la sua curva di interesse sarebbe "<i>Oh, ecco forse uno che dice cose intelligent...ma quanto parla quest...ma cosa avrà voluto dir....ehi ma non fa parlare nessun altro, ok mi ha rotto le palle</i>."<br />
<br />
Ma lei è ancora ferma alla fase "Sono francese e chiunque parli in italiano sembra che dica cose intelligenti."<br />
<br />
Per convincerla, le ho detto che è sposato.<br />
"<i>Whit who</i>?" Rapida googolata su Agnese Renzi (come vedete le nostre riunioni sono molto pregne di contenuto) "<i>Oh, she's not beautiful, I can do it."</i><br />
<br />
Praticamente, si è convinta ancora di più che ce la può fare. E, per la teoria dei sei gradi di separazione, secondo me può arrivare a incontrarlo. Ma, se avere una conoscenza occasionale (perfino biblica) con lui è teoricamente possibile, diventare la signora Renzi è tutta un'altra storia.<br />
<br />
Primo, Agnese Renzi non sarà Charlize Teron, <i>davanti.</i> L'avete vista in costume? Il suo fondoschiena parla, molto più di lei, e dice "<i>Silenzio, parla Agnese</i>". I suoi addominali piatti, alla facciaccia delle tre gravidanze, vi ridono in faccia. Le gambe tornite aggiungono il punto finale. Non c'è niente da dire.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0SCBM60U5d0Z_E654ZRd3seEF6JftUnRNvdVotNwFIK5HoG1U1_RwdsSmXsdGWFhvz9cJqCT9fEOvh60FSl1UPbAwVbQvskCnlVAr8P3zh9cB6QSgbvzfViN06O9xP2U3A5-_GMqvlX_U/s1600/Agnese-Renzi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0SCBM60U5d0Z_E654ZRd3seEF6JftUnRNvdVotNwFIK5HoG1U1_RwdsSmXsdGWFhvz9cJqCT9fEOvh60FSl1UPbAwVbQvskCnlVAr8P3zh9cB6QSgbvzfViN06O9xP2U3A5-_GMqvlX_U/s1600/Agnese-Renzi.jpg" height="320" width="299" /></a></div>
<br />
<br />
Secondo, Agnese Renzi è santa. Che cosa deve essere convivere con un giovane (prima o poi parliamo della concezione di "giovane" in questo paese) politico (acc...) rampante (acc acc...) ambizioso che passa da sindaco di Firenze a Presidente del consiglio? Deve essere un sacco di solitudine quando lui è fuori (spesso) e un sacco di pallitudine quando lui c'è, quando tutto ruota intorno a lui e al suo ego smisurato. Una santa o una pazza. O forse è sorda.<br />
<br />
Certo, non è perfetta.<br />
Nella studiatissima strategia di assalto al potere, Matteino nostro, impegnato a studiare i dati, a studiare come frastornare l'avversario con la sua prorompente dialettica, a studiare il proprio look e il chiodo alla Fonzie, si è perso un pezzo: lo stile della first lady.<br />
I primi giorni dopo la nomina era comprensibile che la signora Agnese non fosse preparata. Guardi, Agnese, le confesso, non eravamo pronti neanche noi. Il passaggio dalle notizie di fondo del TG1 al Governo è stato talmente rapido che ci stiamo ancora chiedendo come sia successo. Il Cavaliere Impavido era convinto che fossimo andati a votare. "Beh, se è lì l'avremo eletto, no?" "No." "E quindi come è successo?""Ehm..."<br />
<br />
Ad ogni modo, passare dalla cucina di casa a una serie di impegni istituzionali che richiedono un abito diverso ad ogni occasione non deve essere indolore, neanche per il portafoglio.<br />
Però Agnese, se vuole un paio di dritte, c'è l'<i>internètte:</i> in pochi giorni asos.com, yoox.com, anche Zara e H&M le consegnano a casa quello che vuole. Basta avere gusto. Oppure scrivere alla <a href="http://www.matiseivista.com/search/label/Cazzomimetto" target="_blank">Zitella</a>.<br />
Ma lei di gusto non ne ha molto, perché alla fine ha scelto Ermanno Scervino. Parliamone.<br />
Un abito ci può stare, due anche, ma cazzo Agni, non tutto lo showroom!<br />
<br />
Consiglio per i consiglieri distratti del marito: impara da George, Matteo, che prima ancora di scendere in campo ha scelto il migliore accessorio sulla piazza: Amal.<br />
In questo si riconosce lo stile italiano nella politica, nel fatto che le donne sono talmente accessorie da essere inutili. Vi ricordate la moglie di qualche politico famoso? Io no, forse quello di qualcuna delle amanti-poi diventate la seconda moglie di Fini, Casini e un paio di altri. Per il resto solo cariatidi ancora più vecchie dei dinosauri che ci sono in Parlamento.<br />
<br />
Invece in Ammeriga (ma anche in Francia) ci pensano a queste cose. Ora, a noi dovrebbe interessare solo il politico per quello che fa, ma se poi il premier va a farsi un giro alla Casa Bianca e scattano delle foto ufficiali e ne usciamo malconci. <br />
<br />
Noi. Che ci facciamo spiegare come ci si veste. Dagli ammerigani.<br />
Dàààààài.<br />
<br />
Da gente che va in giro così:<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ7B8fPfq9ORChVX4hG2nrQrfP7lydzLX6B-_K25awfmf6bNj7IB9_kFsleqcVlj6Buqv4FU15ejWNgeqgdRJs7xpYkuxlRcRiHUMuHtI5uvc0VYbj-i6ZL0A5MDWxUQ4Zvsy2vfF8rame/s1600/serena-williams-crashes-wedding.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZ7B8fPfq9ORChVX4hG2nrQrfP7lydzLX6B-_K25awfmf6bNj7IB9_kFsleqcVlj6Buqv4FU15ejWNgeqgdRJs7xpYkuxlRcRiHUMuHtI5uvc0VYbj-i6ZL0A5MDWxUQ4Zvsy2vfF8rame/s1600/serena-williams-crashes-wedding.jpg" height="311" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Serena Williams al matrimonio della sua ex migliore amica</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8Kl1UisbGiE-CsV0nZ-0IfkOyxmHIdIGDGLiGGWTbZqwYYY1O9egQY2yppjvGHCL48j0Ykr5pUXLsudgnCMg-2uqw3_0wM634dD_Dk-l0x3LehGBw4mLhWTaPg__g2CRvkII2g2BmVzth/s1600/00_peggio_vestite_2012_k.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8Kl1UisbGiE-CsV0nZ-0IfkOyxmHIdIGDGLiGGWTbZqwYYY1O9egQY2yppjvGHCL48j0Ykr5pUXLsudgnCMg-2uqw3_0wM634dD_Dk-l0x3LehGBw4mLhWTaPg__g2CRvkII2g2BmVzth/s1600/00_peggio_vestite_2012_k.jpg" height="320" width="168" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Nicki Minaj un giorno in cui non le avevano detto che doveva uscire</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi03sca-zeIDxNp5F1ilfw_eq7FcikN133JZO6lv_MXNPcoYiwoh374l6QwpFJCswTlSd3VLaVOFtUlJZat4Rp9Q45O853bpY96N2bGEoSJ3LX18S3xSqTKWwkg6TzeIGFJdLNAwiBh1WLP/s1600/508f0d4c.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi03sca-zeIDxNp5F1ilfw_eq7FcikN133JZO6lv_MXNPcoYiwoh374l6QwpFJCswTlSd3VLaVOFtUlJZat4Rp9Q45O853bpY96N2bGEoSJ3LX18S3xSqTKWwkg6TzeIGFJdLNAwiBh1WLP/s1600/508f0d4c.jpg" height="320" width="159" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Katie Holmes che annuncia al mondo di non voler più essere amica di Victoria Beckham.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
Cioé, anche noi abbiamo Valeria Marini e Marina Ripa di Meana, ma abbiamo molto più da dire dei trans-oceanici sulla competenza in fatto di moda.<br />
<br />
Quindi, per cortesia, Agni, si procuri un' amica, una stylist, una Zitella, ci dia il suo indirizzo e le mandiamo dei look già pronti. Non faccia da sola, per carità, che poi incappa negli stessi errori della wannebe prossima first lady, <a href="http://www.huffingtonpost.it/2014/06/10/cristina-parodi-abito-michelle-obama-comprato-apposta_n_5477424.html" target="_blank">Cristina Parodi</a>, che si sta allenando da anni, e a furia di copie magari ce la farà.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
E... sì, sono tornata.Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-8139073543550109922014-01-17T10:36:00.000+01:002014-01-20T14:46:06.494+01:00Piccola guida per lo sbarco a MilanoDicembre, tempo di partenze.<br />
Gennaio, tempo di arrivi, gite scolastiche, fiere, sfilate e saldi.<br />
Milano si popola di non-habitué, e c'è sempre qualcuno che non sa come fare a cavarsela con la mobilità della Grande Prugna. <br />
Dedicato alle new entry, la mia piccola guida per sopravvivere all'arrivo a Milano.<br />
<br />
<a name='more'></a>Sfatiamo subito un falso mito, Milano non è popolata di persone antipatiche.<br />
Milano è popolata da persone che vanno da qualche parte, <i>sempre</i>.<br />
Milano non è Roma o Parigi, dove i turisti passeggiano beati con il naso all'insù per ammirare le bellezze architettoniche, che pure ci sono, ma in questa stagione sono avvolte dalla nebbia.<br />
<br />
Milano conta più di un milione di abitanti, numero che ogni giorno credo triplica (stima del tutto personale) a causa dei pendolari disperati come me che arrivano dall'hinterland e le province più o meno vicine (conosco pendolari da Bologna) per fare una cosa sola: studiare e lavorare. <i>Laürà, </i><i><i>Laürà</i>, </i><i>Laürà</i>.<br />
<br />
Tutte queste persone hanno un solo obbiettivo in mente: raggiungere il dannato ufficio/scuola nel minore tempo possibile, evitando tutti gli intralci, <i>inclusi voi</i>.<br />
Per questo motivo, quando scendete dal treno in Stazione Centrale (o qualsiasi altro punto di accesso alla città), il vostro unico compito è: <b>levarvi dai coglioni</b>.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3GbNgSOn2OqM8Dj7lu1XpSvZRpWSKqkP71SdOXRBNcS9BfWGlf5xi72-r0j0G-HWXhFSY828WQrBNIXMkhoO3Hm76tUi5dKHF8qUajAwf5pcme8lFYO-AixrDEuLywYWmzUOCEoY7Qjma/s1600/17730_TA.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3GbNgSOn2OqM8Dj7lu1XpSvZRpWSKqkP71SdOXRBNcS9BfWGlf5xi72-r0j0G-HWXhFSY828WQrBNIXMkhoO3Hm76tUi5dKHF8qUajAwf5pcme8lFYO-AixrDEuLywYWmzUOCEoY7Qjma/s400/17730_TA.JPG" height="266" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Non voltatevi o questa sarà la vostra vista in stazione Cadorna.<br />
Foto da www.losgamato.it, che mi ricorda tanto questo:</td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYry7upl2zWomEQF8gNuqSi11mKyC9bf5zZewmBZOq_zHrPPiG6vmSujacEKsxzVr0WEzFshkwwM00Mcy6Q6v8Sef9aMuZIX2rrOMKI9brIOgt-x2pHHgaizD8PuatLx0NmbJvQq6hahWh/s1600/il-quarto-stato-pellizza-da-volpedo.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYry7upl2zWomEQF8gNuqSi11mKyC9bf5zZewmBZOq_zHrPPiG6vmSujacEKsxzVr0WEzFshkwwM00Mcy6Q6v8Sef9aMuZIX2rrOMKI9brIOgt-x2pHHgaizD8PuatLx0NmbJvQq6hahWh/s1600/il-quarto-stato-pellizza-da-volpedo.jpeg" height="208" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il Quarto Stato, di Pellizza da Volpedo,<br />
all'inizio chiamato, guarda che ironia,<i> Il cammino dei lavoratori</i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
Non perdete tempo a cercare il verso giusto del binario: <b>seguite la folla</b>, lasciatevi trascinare stando attenti solo al vostro bagaglio. Se volete ammirare la Stazione Centrale, armatevi di coraggio e attraversate la folla trasversalmente, sapendo che ci sono gazzelle che rischiano meno in mezzo a un branco di ippopotami con la rabbia, e spostatevi di lato. Non restate imbambolati a fissare il vuoto. Se va bene, sarete spettinati dagli insulti, e non dite che sono i milanesi maleducati, <i>siete voi degli impedimenti</i>. Se va male, vi calpestano. Alla peggio vi aprono le valige, vi asportano tutto quanto avete di valore e vi ricuciono la valigia e voi manco ve ne accorgete. Certo che vi piaceva proprio il soffitto della stazione!<br />
<br />
Tutte le persone attorno a voi, al 99% sono anche in ritardo, grazie alle mitiche Ferrovie Italiane. <br />
Non perdete tempo a cercare la fermata della metro: <b>seguite la folla</b>, stanno andando tutti lì. Camminate a passo deciso, altrimenti sarete come quelli che si piazzano a 80km all'ora sulla seconda corsia in autostrada, e conosco gente in grado di abbagliare anche a piedi. Non sono i milanesi che hanno fretta, <i>siete voi che siete lenti</i>. Se vi sembra di essere fermi, è perché tutti gli altri hanno il passo che io definisco da "perdo il treno", ottenuto con anni di duro allenamento.<br />
<br />
Un consiglio che apprezzerete: dalle 7.00 alle 9.30 e dalle 17.30 alle 19.00<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">STAY CALM AND STAY LONTANO DAI MEZZI.</span></div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnlOoce1Lx7NYj5oSzMxQyGkH_D66ro9A-zrSg6iSC0KXdlFBr7zOsb0FVqa7Vt4ysgJ8LGbix9p5VFVuRo5CqtLTzBroRHDN6DHOEM5XRkdks6xen_11yWXq-wdADuCaGU80ZNIIL2RPV/s1600/metropolitana_san_paolo_brasile.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnlOoce1Lx7NYj5oSzMxQyGkH_D66ro9A-zrSg6iSC0KXdlFBr7zOsb0FVqa7Vt4ysgJ8LGbix9p5VFVuRo5CqtLTzBroRHDN6DHOEM5XRkdks6xen_11yWXq-wdADuCaGU80ZNIIL2RPV/s400/metropolitana_san_paolo_brasile.jpg" height="315" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La foto riguarda San Paolo in Brasile, ma alzi la mano il milanese<br />
che non ha mai visto una situazione del genere.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Essi sono il territorio di lavoratori e studenti imbufaliti, stanchi, ma non assuefatti ai turisti occasionali che leggono i nomi di tutte le fermate ad alta voce, ad ogni fottuta fermata.<br />
<br />
Quando siete nel mezzanino in metro, non infastidite i passanti chiedendo dov'è la via del Duomo: ci sono cartine sui binari e al piano. Inoltre nessuno può aiutarvi, perché una persona su quattro non è di Milano, non ci vive e gli fa pure un po' schifo.<br />
Per lo stesso motivo è inutile chiedere come si fa per salire sul Duomo, nessuno sa dove sia l'ingresso, al massimo si sa che l'ingresso è separato da quello della chiesa. E' un mishtero.<br />
<br />
Altro luogo comune: i milanesi sono tristi. Non è vero, <i>siete voi che siete sovraeccitati</i>. La mattina, sui mezzi pubblici, la gente sta zitta perché è impegnata a raccontarsi mentalmente delle favole per evitare di pensare al lavoro e alla scuola, e la sera cerca quello che non ha da almeno 9 ore: un po' di pace.<br />
Magari non la trova neppure a casa, perché i serramenti delle case fanno schifo e tra chiudere le finestre e vivere sulla strada non cambia nulla, almeno a livello acustico. Perciò la suoneria quadri tone a volume 10 con la cavalleria rusticana risparmiatevela, insieme a tutto il contenuto della telefonata. Non sono indifferenti, hanno tante cose a cui pensare, e voi non siete tra quelle.<br />
<br />
In gran parte delle stazioni si deve obliterare il biglietto anche in uscita: evitate di auto-gambizzarvi cercando di uscire dai tornelli senza timbrare. Tenete il biglietto portata di mano, non bloccate la fila dietro di voi, <i>altrimenti qualcuno vi camminerà sopra</i>. E' una delle discipline del decathlon del milanese.<br />
<br />
Altro consiglio spassionato: non cercate di trovare l'uscita giusta dalla metro. Ogni fermata ha almeno 6 uscite e voi prenderete <u>sempre</u> quella sbagliata. Garantito al limone. Non importa quanto vi siete applicati, se vi siete stampati una cartina o tatuati le istruzioni su un avambraccio. Per quanto mi riguarda, se non passo almeno 20 volte dalla stessa fermata, sbaglio ogni dannata volta.<br />
<br />
Non fate gli eroi: se vi sembra tanto 1,5€ per un biglietto della metro/tram/bus e pensate che ce la fate benissimo a percorrere la distanza tra due fermate, vi ritroverete con le piaghe ai piedi, i tacchi incastrati nel fottutissimo pavé e nessuno che fornirà indicazioni. Perché vi conosco, mascherine, siete venute a Milano con le scarpe della festa, non con le sneakers più usate e comode che avete. Non sono i milanesi pigri, <i>siete voi che non sapete misurare le vostre forze. </i><br />
Si dice che a Parigi, in qualunque punto ti trovi c'è una fermata della metro entro 500 metri. Bene. A Milano, in qualunque punto ti trovi,<i> </i>è più vicina una fermata della metro di Parigi di quella italiana.<i></i><br />
<br />
<i>Ah, dimenticavo</i>: a Milano esiste la linea 5 della metro, ma non la 4. Ops. Se la sono persa per strada. E' un altro mishtero.<br />
<br />
Adesso che siete arrivati dove volevate arrivare, godetevi la città.<br />
<br />
E quando, alla fine della vostra visita di piacere, vi accingerete a tornare a casa, ricordate che Milano non ha tempo di salutarvi, quindi non esistono sale d'aspetto nelle stazioni. In stazione Garibaldi non c'è nemmeno un posto in cui sedervi. Ma voi, per favore, non vi piazzate sul passaggio con le valigie da 70 litri piene di cotolette e altre amenità meneghine, per poi farvi travolgere da mandrie ripetute di passeggeri ad ogni arrivo di treno. Non avete idea della forza di una carica di vecchine cariche di borse da shopping compulsivo che sta perdendo il treno.<br />
Di nuovo, non sono loro maleducate, <i>siete voi d'ostacolo tra loro e il polpettone che devono cucinare.</i><br />
<br />
<br />
<br />Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com32tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-65024725100400695892013-12-02T12:25:00.000+01:002013-12-02T12:25:44.863+01:00Ma chi sono io per giudicare un mangiatore di Nutella?C'è chi lo dice meglio. @carlogabardini<br />
<br />
<iframe width="500" height="281" src="//www.youtube.com/embed/axdRn-ai758" frameborder="0" allowfullscreen></iframe><br />
Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-59523855552958317882013-11-05T14:21:00.000+01:002014-10-29T23:35:39.612+01:00Io ti convivoCi siamo, questa volta ci siamo.<br />
La casa è pronta.<br />
La casa che abbiamo costruito, impiegandoci tre anni della nostra vita -due di troppo secondo me- è pronta.<br />
Villa Speranza mi aspetta: la cucina piena, le tende tirate, il pavimento pulito e il letto rifatto.<br />
<br />
Visto che non ci sarà un rito ufficiale a sancire il passaggio, trovo giusto "santificare" il momento con delle promesse tutte mie.<br />
<br />
Quindi, o mio Cavaliere Impavido, ecco cosa mi impegno a fare.<br />
<a name='more'></a><br />
<i>Prometto solennemente che mi impegnerò con tutta me stessa a non diventare come TUA madre.</i><br />
Mia suocera è una donna con mille pregi: lavora da quarant'anni, in una azienda che produce cioccolato e deve resistere a questa tentazione tutti i giorni; è generosa; mi vuole bene e farebbe qualsiasi cosa per i suoi figli. Ha però un paio di difettucci: è ipocondriaca, testarda al limite dell'ossessivo e non riesce a scindere la sua vita da quella dei suoi figli. Anche io sono testarda, lo sai, <i>ok molto testarda</i>, ma sono anche portata per natura a cercare di avere meno rotture di maroni possibili attorno a me, quindi se devo chiudere un occhio per quieto vivere, posso farlo. Cercherò di farlo per te. E sono fermamente intenzionata a spedire i nostri figli in una scuola all'estero non appena legalmente possibile, in modo da non ritrovarceli ancora tra i piedi a trent'anni, come me e te. Sei d'accordo? E allora inizia a fare gli straordinari perché per questa parte del piano ci vogliono un sacco di soldi.<br />
<br />
<i>Prometto che cercherò di non diventare come mia madre.</i><br />
Per questa promessa mi impegnerò un po' di meno, perché sono già un po' come mia madre. A mia madre piace viaggiare, uscire, stare in mezzo alla gente. Della casa non gliene frega nulla (peccato che sia casalinga), ma è la donna meno pigra che io conosca. E' stata rappresentante di classe in ogni scuola che io e mia sorella abbiamo frequentato, è stata consigliere comunale, è volontaria nel gruppo missionario del paese, ha accudito mia nonna prima e mio nonno poi durante la malattia per anni, è iscritta ad almeno 4 associazioni di volontariato, segue la contabilità per mio padre e chi più ne ha più ne metta. Qualche volta si dimentica della cena, i nostri pavimenti non sono i più puliti del paese e di recente si è convertita alla non-stiro-niente religione, ma ognuno ha le sue priorità.<br />
<br />
Accetterò di buon grado il fatto che i veri abitanti della nostra casa sono gli insetti e i ragni.<br />
In una casa con il giardino, circondata per tre quarti da campi e boschi, non mi aspetto niente di diverso. Quindi niente scene isteriche alla vista di un ragno, finché non si avvicina alla mia biancheria intima.<br />
Sappi però che i nidi di vespe non mi fanno dormire la notte e, se ci fosse un'altra invasione di cimici, dovrai separarmi con la forza dal mio lanciafiamme personale. Sarebbe carino se me ne regalassi uno per Natale, non credi?<br />
<br />
Per quanto io possa essere stanca, ti prometto che impegnerò a non indossare abiti da casa indecenti e ad addormentarmi in ogni angolo della casa dopo le 9. Tu, però, cerca di tenermi lontano dal divano, altrimenti è una battaglia persa.<br />
<br />
Prometto di non assumere durante il sonno la mia famosa posizione a uomo di Leonardo, per la quale mi hai aprostrofato più di una volta: "Non capisco come un essere piccolo come te possa occupare tutto il letto, è fisicamente inspiegabile."<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
Lavorerò con tutta la caparbia che ho in corpo per farti desistere dall'affermare "Ma a casa mia non si fa così" ogni volta che propongo qualcosa di diverso dalle tue abitudini. Casa nuova, vita nuova, abitudini nuove, le nostre. Perciò, se voglio girare il sugo in senso antiorario, se voglio pulire i vetri con acqua e aceto e non con una porcata chimica, se voglio usare il Bimby per fare il ragù, lo faccio. Punto.<br />
<br />
Io convivo te, Cavaliere Impavido,<br />
nella gioia e nel dolore,<br />
in salute e in malattia (<i>sono previste eccezioni, perché sei veramente pesante quando sei ammalato</i>),<br />
in ricchezza (<i>sarebbe auspicabile</i>) e in povertà,<br />
per tutti i giorni della mia vita.<br />
<br />
Lo voglio.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Ci aggiorniamo dopo la prima settimana, se non vedete nuovi post entro un paio di settimane, qualcosa è andato storto.<br />
<br />
<br />Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com26tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-14223172452191324652013-10-11T14:28:00.000+02:002013-10-11T14:30:34.392+02:00Il manuale del venditore perfetto<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuaDfR7P40CYdGD-tOZjbfKtk9IJNLoYBgQ6hQ-vpfP_qS8NJMzNT4ZExTNjsHLfO8QWXLWFJbsIn1u90sqcoVc6expHmSuGti_6r1AbnrRaS_CUvuweSD6fzumb2APl5ETXRFsZfb1Ifx/s1600/rappresentante.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuaDfR7P40CYdGD-tOZjbfKtk9IJNLoYBgQ6hQ-vpfP_qS8NJMzNT4ZExTNjsHLfO8QWXLWFJbsIn1u90sqcoVc6expHmSuGti_6r1AbnrRaS_CUvuweSD6fzumb2APl5ETXRFsZfb1Ifx/s200/rappresentante.jpg" width="165" /></a></div><!--[if !mso]> <style>
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</style> <![endif]--><span style="font-size: large;"><i>Posso presentarle la mia azienda? Volentieri anche no.</i></span><br />
<br />
Si chiamano Commerciali, Funzionari, Account, Sales account, Client manager, Sales representive, Rappresentanti, chipiùnehapiùnemetta. In realtà vendono, o cercano di venderti qualcosa; nel mio caso, pubblicità e servizi digitali. In alcuni casi più fastidiosi della sabbia nelle mutande, nella mia classifica personale sono preceduti solo dai call center di X (grande azienda a caso) e dai testimoni di Jeovah.<br />
<br />
Dopo anni di frequentazione del mondo delle aziende, essendomi trovata sempre dall'altra parte della barricata, vorrei distribuire nell’etere qualche consiglio, chissà mai che non si riveli utile non solo a qualche verginello, ma anche ai più navigati (e boriosi) Senior-bla-bla che vengono a bussare alla porta. Sono i consigli di un’outsider, lo dico subito, di una che <u>non</u> riuscirebbe a vendere i rasoi alle donne in Germania (e lo sappiamo tutte quanto sarebbero utili…), ma alle volte uno sguardo dall’esterno può aiutare.<br />
<br />
Per onestà intellettuale, devo dire che ne ho incontrati di veramente abili , efficienti e divertenti. Ma posso anche ragionevolmente affermare che un buon 90% delle persone che incontro ha fatto almeno tre delle azioni che vado a raccontarvi.<br />
<br />
<b>Non importa quanto il vostro prodotto sia innovativo/efficiente/economico, la vostra sola esistenza è una grandissima rottura di maroni</b>.<br />
<br />
<a name='more'></a>Siete tanti, a offrire più o meno lo stesso servizio: app per mobile, servizi di web marketing, spazi pubblicitari, servizi informatici disparati… se dovessimo ascoltarvi tutti, non avremmo tempo per fare pipì. Senza voler giocare a “sono la più impegnata di tutti”, se dovessi dedicare un’ora a ogni fornitore che me lo chiede, starei in ufficio meno di 4 ore al giorno.<br />
<br />
Le aziende sono fatte di persone, e le persone sono pigre. Se hanno già un fornitore di cui sono soddisfatte, perché dovrebbero cambiare? Un prezzo più basso non è sempre una motivazione sufficiente: vi assicuro che nessuna cifra, <b>nessuna</b>, ripaga la colossale rottura di maroni di insegnare a un nuovo fornitore com’è la propria azienda, le sue procedure, le sue fisime, i suoi tempi… ci vogliono 6 mesi minimo. Davvero, in alcuni casi non ne vale la pena.<br />
<br />
<i>Sì, quello che ho scritto è contrario a qualsiasi logica del mercato e della concorrenza, ma è la verità.</i><br />
<br />
<b>Fly down</b><br />
<br />
Quello che fate è davvero comprensibile per una, massimo due persone in azienda, che di solito sono gli specialisti di qualcosa (io), ma sfortunatamente questa persona non avrà potere decisionale sugli investimenti. Voi lo sapete, perciò partite in grande scrivendo all’amministratore delegato, al direttore marketing, e, se siete molto ottusi, al direttore PR, che capiranno il 10% della vostra mail.<br />
<br />
Al 90% la cestineranno, nel restante 10% dei casi la inoltreranno a qualcun altro che al 90% la cestinerà. Avete perso.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiy6iXQysU2JawgL7-I9K6yfwYqBvRsI6m3WPGn3FGqPG-olpMw-blDnAczwWi2dCeTPrOjt0FXu0003mOq8CtQ9bVWeZmGQuQFi-cD2IjnoBNohdvhHK9BuW716ptiTE52mJQPe7xaGoHB/s1600/glee-Loser.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiy6iXQysU2JawgL7-I9K6yfwYqBvRsI6m3WPGn3FGqPG-olpMw-blDnAczwWi2dCeTPrOjt0FXu0003mOq8CtQ9bVWeZmGQuQFi-cD2IjnoBNohdvhHK9BuW716ptiTE52mJQPe7xaGoHB/s1600/glee-Loser.jpg" /></a></div><br />
<br />
<b>Non prendetevi un braccio</b><br />
<br />
Se qualcuno all’interno dell’azienda spende del tempo a rispondervi, anche un cortese “No, grazie.” non rispondete rilanciando con altre proposte o insistendo. E, soprattutto, MAI MAI MAI! chiamare immediatamente il numero di telefono della persona che vi ha risposto. Vi odierà all’istante per l’invasione del suo spazio vitale. Io vi odio. Questa è la ragione principale per la quale non si risponde alle mail. La seconda è la maleducazione, ma la prima è quanto sopra. Non vogliamo rilanci.<br />
<br />
Se invece ottenete un incontro, sproloquiare per due ore è offensivo nei confronti di chi vi ascolta. Una volta, un account americano si scusò perché il nostro incontro era durato più di 40 minuti. Imparate e taratevi.<br />
<br />
<b>Non presentatevi con la cavalleria rusticana</b><br />
<br />
Se, fortunatamente, riuscite a fissare un incontro, non importa quanto gerarchizzata e burocratizzata sia la vostra azienda, presentarsi in più di 2, magari non annunciati, è un attacco frontale. E, se nella vostra azienda il personale cambia ogni 6 mesi, ma il vostro prodotto no, non ce ne fotte una beata fava di incontrarvi solo per fare due chiacchere e conoscere il nuovo arrivato. <i>Bisniss is bisniss</i>, come dice il mio capo.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSVyOAKLbJbyFg_eeBo5sPkSrYcswyR_dbxL-KEyi45iYBULvBcGiAoAdWjiuiXeHw6b8hmIcQ__N1FkbZh3J7R-kvw1RjQt3K0saywMXqHBCDZYudljFSPRXVx_yrIaLRimy9FPsdBlum/s1600/truppa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="177" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSVyOAKLbJbyFg_eeBo5sPkSrYcswyR_dbxL-KEyi45iYBULvBcGiAoAdWjiuiXeHw6b8hmIcQ__N1FkbZh3J7R-kvw1RjQt3K0saywMXqHBCDZYudljFSPRXVx_yrIaLRimy9FPsdBlum/s320/truppa.jpg" width="320" /></a></div><br />
<br />
<b>Presentatevi preparati</b><br />
<br />
La gente non ha molto tempo, né attenzione: se volete rendere efficienti quei pochi minuti in cui si decide tutto e niente, partite preparati su chi state incontrando. Su internet si trovano tutte le informazioni che volete. Sappiate almeno che cosa produce, se fa bulloni o cristallo di Boemia. Essere preparati è tutto. Portate degli esempi concreti di progetti realizzati per aziende simili. Se volete stupire, portate il vostro migliore progetto.<br />
<br />
Qualsiasi sia il vostro parere personale sul nostro prodotto, tenetevelo per voi. Le leccate di culo si riconoscono a distanza. Se vi fa schifo, il silenzio è meglio dell’insulto, a casa dell’ospite.<br />
<br />
Siate preparati sul progetto che volete proporre, sembra scontato, ma vale la pena di ribadirlo. Mi è stato detto: “<i>Vi manderò la presentazione non appena pronta</i>.” “<i>Potrete vedere il nuovo sito su cui vi propongo di comprare la pubblicità dopo che sarà andato on line</i>.” <i>Eccierto</i>, abbiamo scritto "giocondi" in fronte.<br />
<br />
<b>Se volete lavorare con le aziende del lusso, imparate cos’è il lusso</b><br />
<br />
Le aziende pensano sempre di essere migliori di quello che sono, ma anche voi due informazioni sui principali competitors le potete anche cercare!<br />
<br />
Esempio di vita vera vissuta:<br />
<br />
“Lavoriamo con diverse aziende del lusso come voi.”<br />
“Tipo?”<br />
“Beh…” pausa infinita” Coin.”<br />
WTF???<br />
<br />
Ve lo dico chiaramente: Guess non è lusso, Diesel non è lusso, Emporio Armani non è lusso.<br />
Sono aziende di successo, ma non sono lusso.<br />
Se il perché vi sfugge, fatevi assegnare il settore del pronto moda.<br />
D&G non è la stessa cosa di Dolce&Gabbana, (e tra l’altro non esiste più), quindi non la nominate nemmeno per scherzo. Se il perché vi sfugge, fatevi assegnare al settore del food.<br />
<br />
<b>Misuratevelo</b><br />
<br />
Siete venuti a fare gli sboroni su quanto siete bravi. Dimostratelo.<br />
Come si misura un progetto di successo?<br />
Dai click, dalle visite a un sito, dalle richieste pervenute a un customer service, da quanto se ne è parlato in rete… servono numeri, concreti, parlanti. “E’ andato molto bene” non è un indice affidabile. Se i dati non possono essere diffusi, per ovvi motivi di privacy, date delle percentuali, dei parametri di paragone, dateci qualcosa, insomma, per poter giustificare davanti all’azienda il fatto che vogliamo investire dei soldi su di voi. E <i>no</i>, la fiducia non basta, pensate un po'.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><br />
<b>La verità è che non gli piaci abbastanza</b><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXosiG31qR_RKqphb_du8exOX3vGbZ34vU1cHVwRhqzDiW3n6GtuifjHcj6hyphenhypheni76b-V2DFYp9UiczJp9GaZo3cJTmjh8TodXiDJ25uq8uN4YPa1gbIn-Y4_-7OtOFuJWrKEj4GLfbBXKX6/s1600/La_verit%25C3%25A0_%25C3%25A8_che_non_gli_piaci_abbastanza.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="166" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXosiG31qR_RKqphb_du8exOX3vGbZ34vU1cHVwRhqzDiW3n6GtuifjHcj6hyphenhypheni76b-V2DFYp9UiczJp9GaZo3cJTmjh8TodXiDJ25uq8uN4YPa1gbIn-Y4_-7OtOFuJWrKEj4GLfbBXKX6/s400/La_verit%25C3%25A0_%25C3%25A8_che_non_gli_piaci_abbastanza.png" width="400" /></a></div><br />
Se dopo una telefonata, una mail, un incontro conoscitivo nessuno si fa vivo, CAPITELO. Non continuate a insistere. L’azienda non è interessata a voi, al vostro servizio. Magari non è ancora pronta, magari non vuole cambiare fornitore, magari gli state sulle palle proprio voi. Magari è semplicemente maleducata. Fatevene una ragione. Non costringete le persone al balletto “chiami tra sei mesi”. Io dico espressamente “No guardi, non ci interessa”, ma non tutti lo fanno. Non approfittate dei più giovani che non hanno il coraggio di dirlo. Se un giorno l’azienda dovesse cambiare idea, si rifarà viva lei stessa.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCsNcBcJ4WvJBhR406didzYAXe8c-cqTvk8MflPi5IQ-M_oHuyar2nYvoYebN2_FjEAO7ZI7dr5sgGEwvLoNCqQWec53ofRYPIyyHy61jaRMdaLAHx2VOQeENup7FYhfb8k2ETWkoVuBky/s1600/faldoni-e-carta1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><b>Non fate i lamentosi</b><br />
<br />
La chiamata di lamento mi fa imbufalire più di ogni altra cosa: “Ho visto che hai fatto pubblicità qui, perché non la fai anche sul mio sito?” Perché il tuo sito non mi piace, è brutto, non ha il target adatto, perché i vostri prezzi sono troppo alti, PERCHÉ NO, che cazzo sei, uno stalker?<br />
<br />
E ad ogni risposta, c’è un contro proposta: troppo cari? Scontiamo. Il target non è giusto? Ma se è uguale a quello di Vogue.it (sempre)! Sembrate disperati, in alcuni casi. Se ho detto NO è NO.<br />
<br />
Nelle aziende del lusso, la motivazione potrebbe anche essere che il Direttore Creativo ha guardato il sito, ha visto che avete pubblicato la foto del cane dello stilista concorrente e abbia esclamato: “Giammai!” <i>Ciàpa su e porta a ca’</i>. Non abbiamo soldi per fare tutto, se siete meno giusti di un altro, capitelo.<br />
<br />
L’unico caso in cui siete autorizzati a rompere le palle, è se scoprite che l’azienda ha realizzato lo stesso progetto che avete proposto con qualcun altro. Allora sì, potete, a piena ragione, rampinare (= rompere le scatole per rivendicare). Ma prima di alzare la cornetta contate fino a 10: siete sicuri che quello che avete proposto non lo sapeva fare nessun altro? Ho incontrato almeno dieci persone che rivendicano di avere avuto l'idea di fare passare un dirigibile sopra Milano. Allora, chi ha ragione?<br />
<br />
<b>Non peggiorate la situazione con la ciliegina sulla torta</b><br />
<br />
Quando alla fine di una telefonata estenuante, in cui si è tentato in tutti i modi di farvi capire che non ce n’è, ma voi insistete, vi si dice “Mi mandi una presentazione”, ecco, lì avete la possibilità di riscattarvi. Non, vi prego, <b>NON</b> inviate allegati da 24Mb (visto davvero) con 50 slide piene di screenshot in alta risoluzione di un sito. Un allegato che pesa più di 2Mb è immorale, è una palese presa in giro. Equivale fisicamente a questo:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCsNcBcJ4WvJBhR406didzYAXe8c-cqTvk8MflPi5IQ-M_oHuyar2nYvoYebN2_FjEAO7ZI7dr5sgGEwvLoNCqQWec53ofRYPIyyHy61jaRMdaLAHx2VOQeENup7FYhfb8k2ETWkoVuBky/s1600/faldoni-e-carta1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCsNcBcJ4WvJBhR406didzYAXe8c-cqTvk8MflPi5IQ-M_oHuyar2nYvoYebN2_FjEAO7ZI7dr5sgGEwvLoNCqQWec53ofRYPIyyHy61jaRMdaLAHx2VOQeENup7FYhfb8k2ETWkoVuBky/s1600/faldoni-e-carta1.jpg" /></a></div><br />
Se non riuscite a comprimere tutte le meraviglie della vostra azienda in un documento decente significa che non sapete usare Power Point, che non avete il dono della sintesi e… ma perché cazzo devo perdere altro tempo se vi ho già detto che non mi interessa?<br />
<br />
Le aziende (e le persone che le rappresentano) sono stronze e maleducate. Mi scuso a nome della categoria. A volte mentono, a volte vi fregano. A volte vi fanno credere che… e invece. Una cosa è vera: hanno meno soldi. Sempre meno. E sempre più cose da fare e poco tempo da perdere. Come voi, del resto.<br />
<br />
Se pensate che io sia una stronza, guardate da chi ho imparato<br />
<i>(tratto da una reale conversazione e-mail del mio capo)</i>:<br />
<br />
Il fornitore conclude la mail in cui dice che non può/vuole fare quello che lei vuole dicendo:<br />
"<span style="font-family: "Courier New",Courier,monospace;">Certa che il cliente comprenderà, porgo i miei saluti.</span>"<br />
<br />
Il mio capo risponde:<br />
"<span style="font-family: "Courier New",Courier,monospace;">Il cliente non comprende e fa saltare il progetto. Saluti</span>"<br />
<br />
Per dire.<br />
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<br />
Lo so che voi htmllisti esperti l'avreste fatto in 3 nanosecondi e ve la state ridendo, ma non avete idea di cosa significhi andare a tentoni per modificare le dimensioni di uno spazio in una lingua sconosciuta. E' come sedersi in una classe di prima superiore senza avere fatto le medie.<br />
<br />
Comunque, ce l'ho fatta e ne sono fiera.<br />
<br />
Volevo solo precisarvi che i prodotti che vedete lì non sono sponsorizzati da nessuno e in alcuni casi non li ho manco provati.<br />
Sono lì solo nel caso <i>qualcuuuuno</i>, per caso, volesse farmi un regalo.<br />
<br />
Cavaliere Impavido, mi leggi? SEGUI LA FRECCIA<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-67051628719107419202013-09-17T14:50:00.001+02:002013-09-17T14:50:26.323+02:00Sezzy ladyIo vorrei tanto conoscere la mente creativa e il direttore marketing che hanno, rispettivamente proposto e approvato, una campagna pubblicitaria che ha l'ossimoro Gwyneth Paltrow-seduzione come concept.<br />
<br />
Gwynny ha un sacco di qualità, ma non è sexy.<br />
<br />
Per esempio, è la detentrice ufficiale del taglio di capelli più imitato degli anni 2000, e, nello stesso tempo del peggiore, di cui abbiamo una istantanea:<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyamXOxpnlTuOtESN8JxxxZ9olI2zSF7dP0us8kq04-iqkUlBy-1QGNbasp0sywYBRI0wNxNEuR8tDZVALfwywaCNJXAwRnhStZ-oqlng_-3qqWYeOdppINH3K20pnrq8PzrtotZa6kNUo/s1600/gwynethpaltrow.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="140" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyamXOxpnlTuOtESN8JxxxZ9olI2zSF7dP0us8kq04-iqkUlBy-1QGNbasp0sywYBRI0wNxNEuR8tDZVALfwywaCNJXAwRnhStZ-oqlng_-3qqWYeOdppINH3K20pnrq8PzrtotZa6kNUo/s320/gwynethpaltrow.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Gwyneth Paltrow e Gwyneth Paltrow in Sliding Doors, 1998</td></tr>
</tbody></table>
Poi si è fatta Brad-<i>ti voglio</i>-Pitt ai tempi d'oro.<br />
Brad, noto camaleonte che si è fatto praticamente ogni co-protagonista di ogni suo film, per mimetizzarsi con lei si lanciò anche nella versione maschile del sopra citato taglio di capelli:<br />
<a name='more'></a><br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRr8OTgy2wRBNLsBub4p7yEC-XGHiDHiYVVj7GPmxMvLLB4ZBqy0pzLFVzKR_0IiJTO10xECTRftlaw9WQ7cpqwWM2zsOgy7O0yum79D4B8kGeDnk71BMDZ6rLTCO_8FG0YJjtYSvS276S/s1600/gwynethbrad.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRr8OTgy2wRBNLsBub4p7yEC-XGHiDHiYVVj7GPmxMvLLB4ZBqy0pzLFVzKR_0IiJTO10xECTRftlaw9WQ7cpqwWM2zsOgy7O0yum79D4B8kGeDnk71BMDZ6rLTCO_8FG0YJjtYSvS276S/s1600/gwynethbrad.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Gwyneth è quella a sinistra</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Queste sono virtù innegabili. <br />
<br />
Ci ha fatto versare tante lacrime da coprire il Sahara in Seven, quando le tagliano la testa. (Devo dire che questa è la sua performance migliore, quella in cui non compare.)<br />
<br />
Ha una brava stylist, lo devo riconoscere, citerei gli Oscar del 2012, anche se forse voi preferite gli Oscar 1999, dove si vestì da scopa-confetto.<br />
<br />
Deve convivere con due bambini brutti come il peccato (i suoi) e non deve essere facile. Massima solidarietà.<br />
<br />
Per qualche uomo (amante ossessivo delle lische di pesce), per suo marito, potrebbe essere bella, ma sexy no.<br />
<br />
Suvvia, ha vinto l'Oscar per un film in cui fingeva di essere un uomo. Occhei che vengono assegnati a cazzo, in genere a quello più bravo dell'anno prima, però qualcuno l'ha trovata credibile come uomo.<br />
O come scopa.<br />
Cioé, dai, guardatela:<br />
<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="281" src="//www.youtube.com/embed/zljJ0wcABIo?rel=0" width="500"></iframe><br />
<br />
Ha più sex appeal il palo.<br />
"Electric" è la scossa che serve per risvegliare chi si è addormentato durante lo spot.<br />
Scommetto che nemmeno il MOIGE ha avuto qualcosa da obbiettare sul contenuto, <i>per dire</i>.<br />
<br />
Se non siete ancora convinti, questa è tratta Thanks for Sharing (2012): <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgH7tFa1KIH93gz3jRDBl8v9Qwof64RODygbJAFmbxHYrXqtUhdmLLZWHLYVK3FQjieBUnC_Yrx0W9BNmCYipjL-vNIRQr1a0psOzC98julwIlPuKyJEdGCKFRVGuhy0KIppgFIwT0fJSkp/s1600/thanks-for-sharing-paltrow-lingerie-2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="158" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgH7tFa1KIH93gz3jRDBl8v9Qwof64RODygbJAFmbxHYrXqtUhdmLLZWHLYVK3FQjieBUnC_Yrx0W9BNmCYipjL-vNIRQr1a0psOzC98julwIlPuKyJEdGCKFRVGuhy0KIppgFIwT0fJSkp/s320/thanks-for-sharing-paltrow-lingerie-2.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
Vi prego, dài.<br />
Le mancano completamente il fondoschiena e il punto vita. Una donna-tubo.<br />
Sarà colpa di tutta quella roba salutare che ci propina sul suo <a href="http://www.goop.com/recipes">sito</a>, ma le mancano degli accumuli di adipe nei posti strategici.<br />
Non nego che sia in forma e ben conservata, e, se si è ritoccata, lo ha fatto da uno bravo.<br />
<br />
Ma sexy, sexy???<br />
<br />
Signor Max Factor, mi leggi? <br />
Sexy è una donna che risveglia l'uomo delle caverne che è in noi, ti fa venire voglia di metterle le mani addosso, sbatterla al muro e..vabbè avete capito.<br />
Sexy è una donna che vista da un'altra donna le fa pensare: "Ma sai che..." <br />
<br />
Quindi, per favore, prima che gli alieni che scopriranno Youtube nel 2999 pensino che il concetto di sexy per gli umani era abbinato a lei, potete rimediare?<br />
<br />
<br />Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com16tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-58381588106114221032013-08-29T15:33:00.002+02:002013-08-29T16:17:33.098+02:00La-languidi brividiNon fatevi idee strane, si parla di freddo. Sarebbe stato troppo banale titolare "L'estate sta finendo" un post altrettanto banale, quindi vi ho fregato. <i>Gesù</i>, che mente semplice sono, mi diverto con poco.<br />
Accendete la colonna sonora, intanto. <br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="225" src="//www.youtube.com/embed/OGyfat0Q2vA?rel=0" width="300"></iframe><br /></div>
<a name='more'></a><br />
Al Paesello, a 600 metri sul livello del mare persi sulle pre-Alpi lombarde, l'estate dura poco.<br />
<br />
Innanzitutto sappiate che non sono molte le notti in cui si dorme con la finestra aperta. Perché non fa abbastanza caldo. Lo so che mi state invidiando, milanesi imbruttite che dormite con le finestre spalancate fino a novembre, quando vorreste solo crogiolarvi nelle coperte di cachemire mongolo comprate alla Rinascente per soli millemilaeuri.<br />
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Io poi sono un caso particolare, perché dormo in una versione privata di una camera iperbarica, chiusa su 4 lati, porta chiusa, finestra chiusissima e tapparella oscurante al 100%.<br />
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Perché alle 7.00 c'è la sonora scampanata che segnala l'avvio della giornata, residuo vintage della vita contadina, alle 8.00 c'è la scampanata per la messa del mattino e da lì in poi è tutto un vociare di ottuagenarie che si recano al loro evento mondano del giorno.<br />
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Al Paesello ci sono 1.000 anime, ma, se abitate in centro, una di loro rompe sempre i maroni.<br />
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E se non sono le vecchie, c'è mio padre che si alza per fare colazione, non importa se è in ferie o se deve lavorare, se è domenica o se è Natale, lui alle 7.00 apre la lavastoviglie e sposta stoviglie a caso facendo più rumore possibile. Ma cazzo, abbiamo un milione di tazze in ogni mobile della cucina, prendine una pulita invece di smontare le matrioske di pentole fatte da mia madre, nota anche come "la regina del Tetris in lavastoviglie".<br />
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Nelle rare notti di afa, quando proprio non ce la si fa a dormire in due con la porta chiusa, c'è l'alternativa salotto al piano inferiore, parzialmente interrato. Lo chiamiamo "la ghiacciaia", e non è un'iperbole. Ci si può stare solo con il maglione e la coperta anche d'estate.<br />
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Le due notti di afa all'anno di solito si manifestano ad agosto, quando la gente è in ferie. <a href="http://www.vitadastronza.com/2012/08/super-oggi-mordo-bros.html">L'anno scorso</a>, abbandonata dai miei con una sorella, un cane e un orto da gestire, ricordo che per la disperazione, mentre aspettavo che le verdure del giorno si bruciassero nella pentola a pressione, mi sdraiavo sul pavimento in cerca di refrigerio.<br />
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Siamo così poco abituati all'afa che ne restiamo sopresi, sconcertati. Quasi nessuno ha il condizionatore in casa. Agli anziani non viene in mente di <u>non</u> uscire (è evidente che nessuno è affezionato al TG di Italia 1 e ai suoi preziosi consigli), con ovvie conseguenze. Anche perché nessuno si ritiene anziano, ma questo è un altro problema.<br />
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Quest'anno abbiamo avuto ben due notti di finestre aperte a giugno e un paio a luglio. Avremmo dovuto capirlo.<br />
No, non che sarebbe stato un anno caldo, ma che l'estate sarebbe durata poco.<br />
Iniziata il 28 giugno mattina e finita il 28 sera, direi.<br />
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Perché dopo i giorni di afa, ogni temporale è buono. Per cosa? Per dire STOP! all'estate. Basta un misero temporalino estivo e la mattina dopo l'aria è cambiata.<br />
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Tipo che se vi alzate presto per partire per le vacanze vi servono felpina e sciarpetta.<br />
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Tipo che scordatevi tutti i top e gli abitini estivi senza cardigan la sera, a meno che non vogliate morire di squarauz il giorno dopo. Il 70% del Paesello è battuto da "l'Arietta" una dolce brezza serale che attraversa collo e spalle e va dritta al vostro intestino.<br />
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Tipo che arrivate a un punto in cui la pigrizia, che vi ha fatto dormire per tre notti con un golf di lana steso sopra il lenzuolo per riscaldarvi, si alza da sola e va a prendervi una coperta di lana vera per evitare l'assideramento o l'affogamento per enuresi (alzarsi per fare la pipì? Mai!).<br />
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Quindi nella valle della saggezza popolare, che l'estate sta finendo lo sapevamo <i>da mo</i>'. A noi non servono gli spot delle fotoniche raccolte assurde di Hobby&Work che da fine agosto appestano la tv o del materiale della scuola dei Turtles a dirci che settembre si avvicina. Quest'anno se ne sono viste poche, devo dire. Grazie, crisi!<br />
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Vorrei tanto conoscere il genio a cui è venuta l'idea di promuovere in tv la cartella dei Turtles nel 2013.<br />
Solo un deficiente della mia età, che a 7 anni li guardava su Italia7, può pensare che abbiano ancora mercato. Ma dico, una ricerchina di mercato sui gusti dei bambini di 6 anni?<br />
E, se vogliamo parlare di prodotti improbabili, la raccolta di Hachette sui <a href="http://www.hachette-fascicoli.it/opere-info/trattori.htm">TRATTORI AGRICOLI</a> da collezione? Ma se nemmeno al Paesello, dove c'è una conentrazione assurda di trattori (ce l'hanno solo le famiglie ganze), ce ne frega qualcosa, vuoi che il resto dell'Italia...?<br />
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Secondo me il padrone di Hachette sta cercando di mandare a puttane la divisione "Business improbabili" e ha fatto harakiri. Mi immagino al scena, dopo che i manager, da una settimana in una sala riunione dai colori rivestita di legno anche sulle pareti e la moquette per terra, hanno partorito i temi delle raccolte del 2013, il capoccia ha avuto questa reazione interna:<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsnenyAtiDyvw1EJCbwJ_LZsmhbtiMAswbmGOJFDDBxY2zTFOY91ziEUoAyLnGaRGKm8NaXzh4eYuin2ANP4XwvGtLxe77VjA0z52_rhVqetWbAovjmrD5kOk7_9V0498MSn-4IObo6oKK/s1600/tumblr_mn9akwdMuN1qhrkxko1_400.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsnenyAtiDyvw1EJCbwJ_LZsmhbtiMAswbmGOJFDDBxY2zTFOY91ziEUoAyLnGaRGKm8NaXzh4eYuin2ANP4XwvGtLxe77VjA0z52_rhVqetWbAovjmrD5kOk7_9V0498MSn-4IObo6oKK/s1600/tumblr_mn9akwdMuN1qhrkxko1_400.gif" /></a></div>
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poi ha preso i suoi testicoli e:<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg15FXKx73Dn2sH1QROyzVVWYvUP87yzcUMTYKepyNr4jPdnSJpQZtnRFUHrU05ajXQjsFnqSg57g_JvE1IYRFLkXh2qLtNlzlgOaPcvgLJHffSit4Xzy9KntG2XbvEliTRiI-zileFFUVA/s1600/tumblr_mksvcjPvbM1s49x9io1_400.gif" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg15FXKx73Dn2sH1QROyzVVWYvUP87yzcUMTYKepyNr4jPdnSJpQZtnRFUHrU05ajXQjsFnqSg57g_JvE1IYRFLkXh2qLtNlzlgOaPcvgLJHffSit4Xzy9KntG2XbvEliTRiI-zileFFUVA/s1600/tumblr_mksvcjPvbM1s49x9io1_400.gif" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="http://www.tumblr.com/tagged/antonella-clerici">Lo sapete che c'è un mondo su tumblr con le gif di Antonellina, vero?</a></td></tr>
</tbody></table>
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Ma poi ha semplicemente detto: "Ok, facciamo un flight di pubblicità su Canale 5 alle 12 ad agosto, se le vendite vanno bene, un bonus per tutti!" E, mentre loro ringalluzziti come dei bambini davanti al ghiaccioli, chiudono la porta:<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH-MLM8XVJLj6PgrpEtx-686mDtLTjNJJYVGrMasNP7Sw4QUqIV9I2gjRDenXsc4n7NOfy3CKHVVIr5C0C3C9CE1ZCTQ33QRj0RZMcrWWNe_bQUyVuAnNuIBZ4OE9ZmCKChlqM9WwhwL6p/s1600/grillo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH-MLM8XVJLj6PgrpEtx-686mDtLTjNJJYVGrMasNP7Sw4QUqIV9I2gjRDenXsc4n7NOfy3CKHVVIr5C0C3C9CE1ZCTQ33QRj0RZMcrWWNe_bQUyVuAnNuIBZ4OE9ZmCKChlqM9WwhwL6p/s1600/grillo.jpg" /></a></div>
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Stiamo ancora aspettando di vedere le altre raccolte, tirate voi le giuste conclusioni.<br />
<br />Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-3230034679038687929.post-71558930477900631262013-07-29T13:03:00.001+02:002013-07-29T13:04:32.388+02:00Celo, celo, manca<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGF9mDklDU-6hO9nvCYekNqyBq52p11kfqfwoqOE0yiqb29YFOwt-ebC90YUkOe_mClb4mdkHAaXuEmpnWtSbe79cYfhylR4Tnon5V7acUVp8Zty3dRjs4_JxDT5lkC-S8SuA1NySgm3SK/s1600/borse.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="138" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGF9mDklDU-6hO9nvCYekNqyBq52p11kfqfwoqOE0yiqb29YFOwt-ebC90YUkOe_mClb4mdkHAaXuEmpnWtSbe79cYfhylR4Tnon5V7acUVp8Zty3dRjs4_JxDT5lkC-S8SuA1NySgm3SK/s200/borse.jpg" width="200" /></a></div>
Vi ho mai parlato della mia attività di <strike><i>poratcha</i></strike>outlettara?<br />
E' iniziata per caso, quando, all'epoca dell'università, piccola ingenua che non ero altro, credevo che ci avrei trovato delle vere occasioni. In realtà, con il mio budget generato dalle ripetizioni agli studenti delle medie, che dovevo parcellizzare per riuscire ad andare anche in vacanza, quello che potevo comprare era solo il doppio di quello che normalmente compravo: mutande di Intimissimi.<br />
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Nel corso del tempo ho avuto modo di sperimentare credo tutti i grandi outlet del Nord Italia, complice anche un fidanzato connivente, che ad ogni vacanza, week-end, o gita che fosse, è stato disposto a fare una tappa ristoratrice in autostrada, guardacaso esattamente all'uscita dell'outlet.<br />
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Il mio primo incontro è stato con l'outlet di Serravalle, vista la comodità da Milano. Nel corso degli anni mi è scesa la catena dopo avere fatto un'ora di coda un 26 aprile per percorrere i 3 chilometri dal casello dell'autostrada all'ingresso. Mai più in un giorno semi-festivo.<br />
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Quindi, se volete dei consigli, ma anche se non li volete, ecco la mia personalissima recensione, nel caso casualmente "passaste di là" guidate da un errore del navigatore (vi cedo il copyright sulla scusa da usare con il fidanza mentre siete in viaggio).<br />
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<a name='more'></a><br />
Il migliore per la moda: <b>Fidenza Village</b>.<br />
Ci trovate tutte le collezioni della stagione precedente a quella in corso e non i pezzi di 8 stagioni fa.<br />
Certo, vi devono piacere i marchi presenti... <br />
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Il più sopravvalutato: <b>The Mall</b> a Firenze.<br />
E' sicuramente il migliore dal punto di vista architettonico, circondato dal verde e dalla tranquillità. Non sembra un outlet nel senso classico e popolare del termine, perché presenta solo marchi di lusso, quindi se la tirano tutti mica male.<br />
E', ovviamente, pieno di cinesi e di russi che ci compiono delle visite guidate, più simili a razzie post belliche, che a gite di shopping.<br />
La mia delusione personale è scaturita dall'averci trovato pezzi di 3 stagioni fa scontati al 50% del prezzo pieno da negozio. Ma, se vi piacciono le Hogan o i mocassini do Tod's in colori improbabili, è il vostro regno. Sappiate che dovrete combattere per averle, contro delle agguerrite cinesi partite da casa con un solo obbiettivo: spendere, spendere, spendere. Occorre allenamento di braccia per non farvi sottrarre le Hogan mentre siete alla cassa e le state già pagando.<br />
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Il più caro: <b>Fox Town</b> a Mendrisio (Svizzera).<br />
Anche questo mall presenta marchi del lusso, ma non fatevi ingannare: lo sconto è sul prezzo in negozio della Svizzera, che spesso, di base, è più alto di quello italiano. Alla fine non conviene poi così molto rispetto ai nostri saldi. E lo sbattimento mentale di fare il conto del cambio, vogliamo metterlo in conto? Suggerimento poratcho: non prendete l'autostrada per andarci, l'autostrada in Svizzera si paga per un anno intero. Il centro è a 5 minuti dal confine e si raggiunge anche da Chiasso.<br />
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Il migliore per l'oggettistica per la casa:<b> Franciacorta</b> (Brescia).<br />
Ci sono diverse proposte di casalinghi, piatti, pentole, elettrodomestici (inclusa la Kenwood) e chi più ne ha più ne metta. Scusate, ma sono sensibile all'argomento in questo periodo.<br />
Unico neo: non è esattamente all'uscita dell'autostrada ed è segnalato male. Se chi vi accompagna non è propenso alal gita, non sarà felice di perdersi sulle tangenziali della provincia bresciana.<br />
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Il più sconosciuto: l'outlet del design a <b>Santhià.</b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh10hPfVij4TQ4HFAkP1OUtNS0aUw7Nv45iz8K3b0OYLvLaeWoeWLE1YmHz4LZz_8MCAmPyUBwEFsWxl3brM651QKDdXcD0FjX8qzvyzvfHhV6cJFU33ZOKX5-KYfU9lJy2jW2Y6scR7nHt/s1600/santhia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh10hPfVij4TQ4HFAkP1OUtNS0aUw7Nv45iz8K3b0OYLvLaeWoeWLE1YmHz4LZz_8MCAmPyUBwEFsWxl3brM651QKDdXcD0FjX8qzvyzvfHhV6cJFU33ZOKX5-KYfU9lJy2jW2Y6scR7nHt/s1600/santhia.jpg" /></a></div>
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Io ve lo dico, andateci subito perché non credo durerà molto. E' un outlet piccolo, pressoché sconosciuto, con marchi di design e arredamento. Qualche esempio: Seletti, Calligaris... Tavoli, sedie, arredamento da esterno, poi complementi d'arredo e delle bellissime coperte in cachemire su cui ho lasciato il cuore (ma non i soldi).<br />
Sono tutti gentilissimi e vi guardano come se foste alieni, perché non sono abituati a vedere gente. All'ingresso una ragazza vi offre persino delle caramelle. Se restate molto, vi offrono anche il caffè e vi portano a casa loro per festeggiare. <br />
Se siete di Milano, vale la pena andarci se avete già programmato una gita al prossimo outlet, che è a pochi chilometri di distanza.<br />
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Il migliore del momento: <b>Vicolungo</b> (Novara)<br />
A 40 minuti da Milano, mi è piaciuto perché:<br />
- c'è un outlet immenso del gruppo Max Mara. Trovate i capi dei diversi marchi (tanto Max mara, poco Sportmax), più le scarpe e le borse, e le pezze di tessuto originale. Gli sconto sono interessanti <br />
- c'è molta scelta nella biancheria della casa: da Frette a Zucchi, in base a quanto siete basic o colorati.<br />
- ci sono alcuni marchi che non trovate altrove (ad esempio Add e Colmar) <br />
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Senza infamia nè lode: Serravalle (Alessandria) e Barberino del Mugello. Quest'ultimo non lo ricordo bene perché appena sono arrivata, dopo 6 ore di auto risalendo dal sud, mi è venuto da vomitare. Non credo c'entrasse la location.<br />
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Ed ecco ora qualche piccolo consiglio non richiesto sulla strategia di acquisto.<br />
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<b>Siate open mind</b>.<br />
Non andate all'outlet con in mente un capo ben preciso che vi è piaciuto molto la scorsa stagione, ma che non vi siete comprate perché costava troppo.<br />
Se era un capo che ha venduto bene, se siete una taglia nella media, difficilmente lo troverete.<br />
Questo non significa accontentarsi, ma non incaponitevi per poi restare deluse.<br />
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<b>Siate selettive.</b><br />
Se di quella scarpa ci sono tutti i numeri dal 35 al 42, fatevi una domanda. Siete voi che avete dei gusti molto "particolari", o fa veramente schifo? Possibile che non ci sia stato un altro cristiano in Italia a volere quella mary jane col tacco a rocchetto bicolore traforata scamosciata azzurra e giallo?<br />
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<b>Non fatevi fregare</b><br />
Alcuni marchi, specialmente della cosmetica, scontano al 20%. Cos'è, uno scherzo?<br />
Approfittano del fatto che sarete in piena orgia da acquisti e che vedendo un -XX% vi lascerete tentare.<br />
Tiè.<br />
Il 20% lo potete avere anche nella profumeria sotto casa. Sephora ve lo manda anche a casa.<br />
Comprate solo se ne vale la pena.<br />
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<b>Alla peggio, c'è sempre Intimissimi.</b><br />
Se non avete trovato il cappottino di pelle di umano che cercavate tanto, se non c'erano le salviette ospiti nella tonalità beige-non-tanto-scuro-ma-neanche-troppo-chiaro, se la borsa giallo fluo che state cercando da tempo era introvabile... beh, un set di 5 mutande di cotone bianco non fa mai male.<br />
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<br />Oggi Mordohttp://www.blogger.com/profile/16185225365689246328noreply@blogger.com22