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giovedì 8 marzo 2012

Digito ergo sum: le beauty blogger

Faccio un collage dalle e-mail che riceviamo quotidianamente in azienda.

Buongiorno,
mi chiamo MissFarfallina/Makuppina/Cacchina, ho da qualche mese/recentemente/appena aperto un seguitissimo blog di cosmetica www.volevounnomeconmakeupmaquelliintelligentieranoesauriti.com, che vanta ben (!) 10/15/100 lettori fissi. Vorrei poter condividere con i miei lettori, per i quali sono un punto di riferimento costante della bellezza, il mio punto di vista suoi vostri prodotti, di cui sono fannissima. Pertanto, potete inviare i vostri prodotti a:

MissCaccolo,
via dalla lingua italiana 1
Paese dei Blush

C'è chi lo scrive in maniera più ricamata, chi più asciutta, chi è molto gentile, chi se la tira a più non posso, chi non ha evidentemente passato la terza elementare, chi è laureato in lettere e filologia romanza, ma il succo è sempre lo stesso: vogliono dei prodotti. Aggratisse

Premesso che io non sono nessuno, che non sono una beauty blogger, che in azienda non mi occupo dei blogger, care mie piccole Natalie Aspesi in erba, vorrei dirvi un paio di cosette:

Un blog non fa primavera. Tutti possiamo aprire un blog (anche io!). Tutti possiamo parlare di quello che vogliamo, inclusi i trucchi. Da qui ad andare a pretendere roba gratis, però, ce ne passa. Se le aziende regalassero prodotti a tutti quelli che semplicemente li chiedono, non ci sarebbero più prodotti da vendere. E le aziende non lavorano per beneficienza, fidatevi. Diciamo che noi riceviamo almeno una ventina di varianti al mese di questi messaggi. E io sono coglionabuona e spendo del tempo per navigarli, alcuni di questi. In certe aziende i messaggi inviati finiscono direttamente nel cestino senza passare dal via. Alcuni in azienda non sanno neppure come si scrive, blog. Vlog? Schlog? Conosco Responsabili Marketing che pensano che i blog siano una malattia intestinale.

Dicevo, le aziende non fanno beneficienza. Non esistono aziende con montagne di prodotti da regalare. Le aziende pagano per questi prodotti "omaggio" (pagano il prodotto al prezzo di costo, pagano un ufficio stampa che li distribuisca, pagano un persona che si occupa di monitorare i blog...), e quindi devono farli fruttare. Non regalerebbero nemmeno la carta intestata, se potessero (e ci sono aziende che lo fanno). SE si interessano a voi, è per la vostra capacità di comunicare a un pubblico (e non ai vostri 10 amici del cuore) un messaggio. Volete che un'azienda vi noti? Non siamo più nel 2005 quando le blogger erano 3 e la scelta era facile. I casi come Chiara Ferragni  e Clio sono praticamente unici (per fortuna, nel primo caso). L'attenzione di un' azienda va meritata. Come? Iniziate a scrivere cose decenti. Una foto del sacchetto della vostra marca preferita, non è una recensione. Un elenco degli acquisti di un sabato compulsivo di shopping, non è una recensione. L'elenco dei regali di Natale, non è una recensione. Una foto scattata in bagno dell'ultimo make-up che avete realizzato, senza citazioni dei prodotti e magari con i brufoli in bella vista, è solo una foto. Anche fatta male, in alcuni casi. Sedici post consecutivi di un'unica marca, non sono un blog di cosmetica. Sono il segnale che la marca vi sponsorizza o che vostra madre ci lavora..

Le recensioni di prodotti vanno argomentate, cercate di farlo in maniera originale. Qualche esempio?
Ho provato questo ombretto e poi ci ho corso la maratona di New York: è rimasto al suo posto/è crollato sulla mia faccia facendomi sembrare il clown del film "It".
Questo mascara è talmente waterproof che dopo una notte di sesso selvaggio, il mattino dopo lui non si è spaventato.

Citate sempre marca e prodotto, il numero/nome della tonalità, dove si compra e il prezzo, altrimenti chi vi legge e si incuriosisce, sarà costretto a googolare perdendo del tempo prezioso.

Non è necessario che parliate entusiasticamente dei prodotti: le aziende possono essere intelligenti, e accettare che qualcuno critichi i loro prodotti. Però "Fa schifo" non è una critica. "Questo rossetto è' talmente indelebile che non è più venuto via dai pantaloni del mio ragazzo facendmi fare una figura di merda fotonica quando siamo usciti dall'armadio" è già meglio.

Io impiego mediamente 10 secondi per valutare se un blog potrebbe essere interessante o meno (per me). Cosa valuto?

- il layout, la vostra vetrina. Andate in giro struccate? No? E allora truccate a dovere anche il vostro blog. Bocciati: font illeggibili bambineschi, colori da mal di occhi e, in generale, poca cura. Promossi: layout personalizzati con header elaborati ma fondi chiari che permettano una facile lettura. Credo che questa sia una regola universale a prescindere dal contenuto del blog.
- il numero di post e di follower/amici/lettori fissi. Non presentatevi a una azienda il giorno dopo avere aperto il blog. Scrivete, fatevi un seguito di, diciamo, 5000 follower e provateci. Alle aziende interessa la vostra capacità di diffondere un messaggio nella rete, non la vostra bella faccia.
- il numero di marche presentate. Qui arriva una nota dolente. Per potervi definire blogger di cosmetica, dovete averli provati, i cosmetici. Anche quelli cari. Eh già. Il mondo non è fatto per le poratche.
- la qualità della scrittura, il numero delle righe (le dida sotto le foto non contano) e i commenti ai prodotti. Sì, il bello di (alcuni) blog è che sono scritti esattamente nel modo in cui sarebbero pronunciati, riprendono il discorso orale. Ma questo non comprende il "cè", gli "okkei" e i "xchè". Come mi dissero una volta, "su internet c'è spazio, scrivi per esteso". E in italiano comprensibile, aggiungerei.
- la presenza di foto. Ma non quelle rubate ai siti ufficiali. E nemmeno le foto delle confezioni chiuse con il rimando a chissà quando per la recensione vera a propria. Fuffa, nient'altro che fuffa. Servono le foto del prodotto sulla vostra pelle, dei make up che avete realizzato, dei colori vicino ad altri colori anche di altre marche, per fare un confronto. Altrimenti vi ricordo che state rubando foto protette da copyright. (Il che di solito non importa, finchè non andate dalla marca a sventolare il vostro blog)
- se girate dei video, ASSICURATEVI DI SAPERE PARLARE IN ITALIANO. Ricordo a tutte che esiste una cosa che si chiama montaggio, che vi permette di tagliare i quaranta minuti di uhmmmm, ehmmm, mmmmm che di solito inframezzano le conversazioni. Preparatevi prima quello che volete dire. Nessuno pretende che abbiate la parlantina di Bonolis, ma, santo cielo! la gente vi deve ascoltare, non morire di noia tra un uhmmm e l'altro.
- altro consiglio per i video: le riprese delle vostre facce a distanza ravvicinata, con indosso il mollettone e la fascia di spugna sono serveramente sconsigliate. Severamente. Ho visto cose che mi hanno bloccato la crescita.
- i giveaway sono illegali, se non sono corredati di un regolamento depositato presso le autorità e di rispettive tasse pagate. Credo che il controllo sia molto debole, ma abbiate la decenza di non andare a pubblicare il vostro post sulla bacheca della marca. Il giorno che si incazza, vi manda a casa la finanza.


E per aggiungere il carico da cento, vi ricordo sempre che se un azienda deve scegliere se inviare dei prodotti a una giornalista di Elle, con una tiratura di, boh, 500.000 copie o a una blogger con meno di, boh 1.000 pagine viste, la scelta è presto fatta. E' vero che si tratta di due tipi di comunicazione diversa, ma l'impatto è ben differente. Ah, e "seguitissimo" non è un aggettivo sufficientemente indicativo del seguito che avete. Ci vogliono i numeri, che tutte le piattaforme di blogging vi dànno. Se i vostri numeri hanno 4 cifre, il mio consiglio è un po' di umiltà e senso della vergogna. Se una voce vi dice che forse non è il caso, ascoltatela per un po' e riprovateci quando sarete mature. Se non sentite la voce, è perché avete lasciato un cotton fioc nell'orecchio.

69 commenti:

  1. non posso far altro che approvare... e sperare che molte sedicenti fashion blogger leggano. (speranza vana, lo so.. lettura e fashion blogger è un binomio incompatibile)

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  2. Oggi mordo io ti stimo troppo!!!Anche io di blog ne ho visti abbastanza ultimamente..primo perchè mi diverte troppo perculare le sedicenti Fashion Blogger(ma non quelle di cosmetica)secondo perchè magari qualcuno potrebbe esser anche interessante...ecco appunto "magari"...in realtà sono tutti una copia dell'altro...una noya pazzesca!!!
    Concordo sul dire che quantomeno sarebbe bello avere dell'originalità nello scrivere e descrivere i prodotti...ma penso anche che se la suddetta persona ne avesse avuta, non avrebbe aperto un blog di cosmetica!

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  3. No vabbè, ma io ti adoro! Un post favoloso, che riassume perfettamente anche il mio punto di vista. Grande!!!

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  4. Ma davvero vi scrivono per avere la roba gratis? casco dalle nuvole...
    Questo post dovrebbero stamparselo tutte e appenderlo in cameretta.

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. Sei fantastica!!!!!
    Cmq - visto che siamo in tema video beauty - non perderti questo prezioso video su come fare la maschera alla farina di scesci e al miele economico

    http://www.youtube.com/watch?v=PtDzRJ9AThk

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    1. Con lo stesso impasto si potrebbe fare una torta, oppure l'impasto per fissare i mattoni delle case...

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  7. Grandissima!

    Oh ma oggi e' la seconda volta che leggo questa cosa sui giveaway, ma e' veramente cosi'??

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    1. Io ho verificato con un legale. La legge è molto chiara, in ogni caso internet sfugge alle maglie e il Ministero non ha tempo di controllare tutti...

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  8. ma la farina di scesci rientra al punto 4 o al 6?

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    1. Dove vuoi, ma mi raccomnado, ingredienti ECONOMICI

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  9. mi piace questo articolo!! :-))))

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  10. CHE POST FANTASTICO.

    Concordo al 200% con tutto! Non ci credo che c'è gente in giro che ha la faccia tosta (e brufolosa...?) di andare a CHIEDERE, elemosinare, prodotti gratis. Se vogliono te li mandano. Se no, ti attacchi. E cerchi di crescere e migliorare.

    Però questa cosa dei follower non so se è vera. Io ne ho ben 73 (che meganumero, eh?) e sono stata contattata da un'azienda nota. Va detto però che mi hanno regalato solo un misero codice sconto.

    Aggiungo anche: se non sai scrivere in inglese, NON SCRIVERE IN INGLESE. Ho letto cose che voi umani...

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  11. Anche dove lavoravo l'anno scorso, posto ultra-poraccio che fa vestiti ultra-poracci (pensa al peggior marchio che ti viene in mente, è quello) e confermo tutto.
    Blogger con 10 lettori che su facebook/twitter o via mail chiedono "collaborazioni" ostentando professionalità su non si sa quali basi.

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    1. Sì, però la colpa è anche delle aziende che non sanno scegliere a volte.
      Perché ho visto blog su piattaforme alle quali non ci si può manco iscrivere, con foto che un cellulare con una fotocamera da 3 mpxl può fare davvero meglio, ricevere quantità industriali da ogni parte. E non parlo di marche di poco conto...

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  12. quanto sei saggia, quanto sei vera, quanto sei brava cì.

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  13. Una foto del sacchetto della vostra marca preferita, non è una recensione. Un elenco degli acquisti di un sabato compulsivo di shopping, non è una recensione. L'elenco dei regali di Natale, non è una recensione. Una foto scattata in bagno dell'ultimo make-up che avete realizzato, senza citazioni dei prodotti e magari con i brufoli in bella vista, è solo una foto. Anche fatta male, in alcuni casi. Sedici post consecutivi di un'unica marca, non sono un blog di cosmetica. Sono il segnale che la marca vi sponsorizza o che vostra madre ci lavora..

    TI HO AMATA. Al rogo le poratche che vivono di prodotti gratis.

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  14. Oddio, muoio. Fantastico post, pura verità. Concordo con chi ha scritto sopra in relazione all'inglese: se non sai l'inglese, ergo non sai nemmeno scrivere in inglese, allora NON scrivere in inglese, per Diana!

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    1. Grazie :-) ho visto veramente delle robe orrende scritte in inglese. Cose tipo "I propose you this outfit". Eh. Peccato che, oltre alla costruzione della frase completamente sbagliata, "propose" sta per proposta di matrimonio. NON si crea il contenuto di un blog con Google Translate.

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    2. Oh mamma mia...

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  15. Ti immagino urlante, con voce stridula, bacchettare beauty blogger a caso. O forse vorrei semplicemente rubarti le parole e utilizzare la mia di voce stridula contro queste 'impiastriccione!' :D

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  16. Si dice beneficEnza, non beneficIenza. Impara a scrivere.

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  17. Oppure potremmo iniziare a divulgare commenti sui féscion blòg che suonano come: "Ciao mi chiamo Milfina55 sono appassionata di prodotti antirughe, mi piacerebbe collaborare con il tuo blog; poi mi piacerebbe poter ricevere qualche iniezione di botulino gratis ed un campioncino di placenta di fauno da recensire...". Magari capiscono. Bellissimo e sacrosantissimo post!

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  18. ciao, mi è piaciuto molto questo tuo articolo ... e dal mio piccolo punto di vista ti chiedo un piacere spassionato : io ti lascio qua sotto il link al mio blog se hai 2 secondi di tempo gli potresti dare un occhiata ... (semmai mi lasci un commentino qua sotto o nel mio blog ) perchè non ho aperto da poco il blog e vorrei capire come venga valutato dagli altri il mio piccolo lavoro...
    un bacio Chiara
    http://chiara-makeup.blogspot.it/

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  19. vero ed un pò deprimente per noi PORATCHE :)

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  20. Fantastico post e veritiero al massimo!

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  21. Salve ho trovato il tuo blog per caso e mi sono imbattuta in questo fantastico post. Molti consigli sono buoni, molte cose che scrivi sono vere, ormai il mondo delle blogger e youtuber è strasaturo e di conseguenza la qualità dei contenuti spesso scarseggia, per fortuna non è sempre così! E' vero tu hai un blog, tu lavori per un'azienda di cosmetici (mi pare di aver capito) ma su parecchi punti non condivido: se MissFarfallina/Makuppina/Cacchina vi scirive per avere prodotti gratis, se li riceve, chi ci guadagna di più è proprio l'azienda in questione! Si è vero l'azienda paga il prodotto a prezzo di costo, paga l'uffico stampa e via dicendo, ma se tale azienda volesse pubblicizzare con un micro-banner,o mandare prodotti alla giornalista di Elle (che dubito prenderebbe in considerazione la maggior parte delle aziende per un suo articolo!) pagherebbe molto di più che i costi del pacchetto per la blogger o la youtuber! La verità è che le aziende conoscono molto bene il significato di BLOG e sfruttiano nel vero senso della parole molte "pollastre" che si lasciano infatuare da qualche prodotto. Le aziende, come la tua, hanno capito che la pubblicità non passa più solo per la tv ma per internet, e se i tuoi capi non sanno cosa significa BLOG vuol dire che ricevono uno stipendio completamente regalato!!! Prendere in giro una ragazzina che vi manda una e-mail è motlo facile, chissà perchè non hai scritto neanche due righe sul motivo per cui la ditta manda cosmetici gratis. Conviene a tutti è vero, ma chi ci guadagna soldi veri sono solo le case produttrici, la cosa bella che, a quanto pare, vi sentite anche superiori... mah!
    Un'impiegata in un'azienda di cosmetica.

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    1. ti stra quoto stavo per scriverlo io ma voi li conoscete tutte le aziende come trnd e zzub ci fanno i soldi con il passaparola ....e tutte quelle pagine su facebook di aziende che fanno concorsi assurdi per un mi piace

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    2. Ciao, direi anche che questi omaggi e i costi di spedizione, in contabilita' sono detraibili come costi di gestione, percui va tutto a vantaggio dell'azienda
      Maria Laura

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  22. Un'altra postilla: se girate video oltre a quanto detto FATE UN DANNATISSIMO CORSO DI DIZIONE E CURATE LA MIMICA. Ne ho abbastanza di vocali aperte, schiocchi di lingua a fine frase, vuoti riempiti con sospiri e sguardi da sante in ascesi. E non infarcite i vostri discorsi di termini inglesi, che nemmeno li sapete pronunciare.

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    1. E occhi sgranati. E gatti che irrompono in scena. E cose che cadono costringendovi a chinarvi e a lasciare noi ad ammirare l'armadio della vostra cameretta con attaccate le foto della quinta ginnasio. Et cetera, et cetera, et cetera.

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  23. La sincerità e il fatto che mi hai fatto sorridere ripensando a blog e canali visti su youtube vuol dire che hai proprio detto la verità!!!! sono una blogger da poco tempo e cerco di farcire il blog con la realtà, e una piccola dose di stile! complimenti a presto Eli

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  24. Ti farei un applauso! E parlo da blogger anch'io eh.. (non solo beauty, ma diciamo che rientro nella categoria).
    Io sinceramente col migliaio circa di follower se contiamo TUTTI i social media non andrei mai a chiedere prodotti gratis.. figurati che faccio fatica addirittura a chiedere i comunicati stampa alle aziende quando ho bisogno di immagini in formato decente.

    Tra l'altro l'ultima moda sai qual è ultimamente? Scrivere direttamente a blog che esistono da più tempo per avere prodotti. Mi ha capitato veramente spessissimo ultimamente di ragazze che mi scrivevano "Ciao sono Pinco Pallina, ho il blog tal dei tali aperto da 2 giorni, ti va di farmi pubblicità? Se vuoi posso scriverti un guest post, ma dovresti mandarmi i prodotti da recensire". Cosa sono? Babbo Natale? Vabbè.

    Sta di fatto che come è già stato detto in altri commenti la colpa va ricercata anche in tante aziende. Navigando per la rete vedo blog veramente orribili a cui vengono mandate vagonate di prodotti.

    Aggiungo un'altro punto alla tua lista: non rubare le immagini alle altre! Personalmente perdo veramente le ore tra fotografare (con una compatta servono millemila scatti prima che ne venga uno decente), editare con photoshop, e nel caso dei collage fare tutto a manina santa perdendo le ore. Tantissime ragazze proprio non capiscono il concetto di proprietà intellettuale, e una volta scoperte ti rispondono anche male..

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    1. Quoto in pieno il discorso sulle foto!

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    2. Purtroppo vedendolo dal punto di vista del blogger è un grandissimo punto dolente!

      Capita anche a me di usare foto, altrui, ma chiedo sempre al proprietario, non aggiungo watermark e metto sempre un link di rimando!

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    3. Bè sì Valeria...anche io, se "frego" una foto da qualche altra parte, lo specifico sempre.
      E' comunque una questione di correttezza e tra l'altro, nessuno ti fucila o ti accusa se hai preso un'immagine altrove. Anzi, se lo dichiari, acquisisci ancora più fiducia!
      Quella poi delle blogger che chiedono a te campioni...orrooore!!! Sta cosa mica l'avevo mai sentita prima! Ma è assurdo! Dici bene tu: mica sei Babbo Natale! :-D
      Per quanto rigurda invece le mie di foto, sì, l'editing è un pò meno laborioso del tuo, ma ci siamo quasi!
      Dipende tutto da quanto tempo ho a disposizione per creare il post. A volte devo fare tutto con i minuti contati e riesco a creare una cosina un pò meno curata. Ma a prescindere da tutto, la cosa che mi preme di più in assoluto è che ne risulti un lavoro decente e presentabile. Altrimenti non ci metterei mai e poi mai la firma (e di conseguenza la faccia).

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  25. Sono una blogger per passatempo (e tutte le volte che sono andata "in pausa" lo dimostrano) e premetto che non ho mai chiesto prodotti in omaggio e non lo farei neppure se avessi un milione di lettori. Non nego che potrei accettare se fosse l'azienda a contattarmi, ma solo a condizioni chiare. Tant'è che ho rifiutato quelle poche occasioni che mi sono capitate (eh sì, con meno di 500 lettori e le foto inizialmente scattate con una videocamera vecchia di anni).

    Una parte del tuo discorso la sottoscriverei col sangue: le arraffone non le sopporto a prescindere e trovo che siano la rovina di ciò che dovrebbe essere il beauty blogging, cioè condividere le proprie esperienze per aiutarsi a vicenda. Sicuramente non diventare un personaggio pubblico o ricevere prodotti gratis a volontà.

    Una critica, però, vorrei farla: da quello che scrivi sembra che le aziende cosmetiche mandino campioni per premiare i blog migliori e più letti di Internet. Sicuramente non fate beneficenza, ma neppure promozione del merito. Come hanno già scritto altre ragazze, ci sono blog che ricevono prodotti in omaggio con pochi lettori e visualizzazioni (proprio ieri ne ho visto uno la cui conta era di pochissime migliaia, e il numero di lettori inferiore ai 50), recensioni inconsistenti e italiano traballante. Ma, guarda caso, alcuni di questi tessono elogi a raffica, difendono il brand a spada tratta e ringraziano di cuore chi ha spedito il "regalino" (a mio parere imbarazzante quasi quanto il grazie alla commissione al termine di un esame).
    Ripeto: non tutte le blogger fanno così, ma è lecito che un pr, quando deve promuovere un prodotto attraverso i blog, scelga quelli che gli danno maggiore visibilità E/O pubblicità positiva. Non serve nascondersi dietro un dito, che investimento sarebbe, altrimenti?

    E gli accattoni, mi spiace dirlo, esistono anche dall'altra parte della staccionata. Come quelle aziende e quei negozi che ti propongono di apporre il loro banner in bella vista in cambio di un link, scusa la franchezza, in culo al loro sito. Ma pagati Adsense, poveraccio! O quelli che ti promettono un cesto di doni in cambio di un panegirico sul loro prodotto di punta - che avrei dovuto acquistare io, sia inteso. Di nuovo, pagati una pagina pubblicitaria.

    Potrei continuare con gli esempi, ma dovrete spedirmi un cesto di campioncini, ricchi premi e cotillon!

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    1. Prima o poi farò un post sull'incompetenza di certe aziende e della scarsa conoscenza del mondo dei blog...

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    2. Altro che leggerei volentieri :P

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  26. Ciao! Il tuo post è molto interessante e in gran parte dice la sacrosanta verità! Però qualche appunto lo devo fare in qualità di piccola beauty blogger arraffona di prodotti gratis XD
    Non è vero che bisogna avere migliaia di follower per ricevere prodotti gratis... io ne ho 300 circa sul blog e 500 circa su FB, pochissimi, eppure sono stata contattata da qualche azienda, ho vinto un concorso e ricevuto risposte positive quando mi sono proposta di collaborare con qualche casa cosmetica.. ovvio ho anche ricevuto un paio di risposte negative ( ah ci tengo a precisare che non ne faccio uno stile di vita, ogni tanto mi dico "bah proviamo a chiedere")^^ mi sono sempre presentata in modo educato senza troppe pretese e non ci vedo niente di male (in compenso ho sentito storie assurde, ragazze che minacciano le aziende di parlare male di loro e via dicendo O___O).. la verità è che le aziende ci guadagnano, hanno pubblicità gratuita, una pubblicità che a farsela fare da grafici e compagnia bella gli costerebbe molto di più di qualche smalto inviato ad una dozzina di beauty blogger. Quindi se da una parte ci stanno le arraffone dall'altra ci sta la malefica e approfittatrice azienda XD personalmente non mi è stato mai imposto di scrivere opinioni positive e spero di non dovermi mai trovare in una situazione di questo tipo. Sta al pubblico valutare se una blogger tesse solo lodi o dice la verità. Inoltre un blog non è fatto solo di recensioni.. ci sono i tag, i vlog, i post-haul, i preferiti, i prodotti finiti... tutte cose che le ragazze amano leggere.. non siamo necessariamente professioniste del settore e il blog è spesso solo un hobby.. e in tempo di crisi alcuni dalle mie parti direbbero "aggratisse anche una paralisi".

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  27. uh scusa dimenticavo, ci sono anche casi in cui le collaborazioni proposte le beauty blogger le rifiutano perché veramente assurde (della serie "ogni tot box vendute tramite il tuo link guadagni 5 euro".. e magari non so nemmeno come siano i prodotti di questa box e devo consigliarli alle mie follower.. ma scherziamo?) tutto ciò per ribadire che, come hai detto anche tu qui nei commenti, non tutte le aziende sono le vittime della situazione.

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  28. Vittime? Oh no, mi sa che non HO stata spiegata bene...le vittime siamo noi che leggiamo!

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    1. forse sono un po' "tarda" ma non HO capito XD mi dovrai fare un disegnino. Sappi che non sono qui per fare polemica, anzi HO apprezzato il tuo articolo, ma penso non si debba fare di tutta l'erba un fascio e visto che ci siamo non credo che una beauty blogger debba per forza essere una scrittrice superfantasticamentecceziunale, io lo faccio perché mi piace, non perché voglio il nobel per la letteratura.
      Francamente mi aspettavo una risposta più argomentata, ma vabbè mi accontento.
      Buona serata
      Una blogger ripetitiva

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    2. Ciao,
      la mia era solo una battuta! Volevo dire che nel post non volevo fare apparire le aziende come vittime, quindi se esce questo concetto mi sono espressa male.

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    3. sì ma infatti non avevo capito, scusami!

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  29. Una mia amica mi ha linkato a questo post e non potrò mai ringraziarla abbastanza. Anche io per lavoro sono costretta a frequentare le "beauty blogger" e condivido ogni singola parola che hai scritto. Grazie! Grazie! Ancora grazie!

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    1. oddio, se questa costrizione ti sta stretta c'è sempre il cambio di lavoro, magari qualcuno meno sprezzante sarà più lieto di "frequentare" quelle brutte creature che tu disprezzi ma che ti danno anche da mangiare.

      Questo genere di commento mi lascia sempre triste e basita.

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    2. Cara Misato-san, non mi dispiace frequentare le beauty blogger che hanno qualcosa da dire e che sanno dirlo, mi dispiace soltanto dover frequentare quelle beauty blogger di cui si parla in questo post. Ovvero: gente che l'italiano non sa dove sta di casa; gente che una foto e "presto farò..." lo considera un post e via discorrendo.
      Per quanto riguarda il "ti danno anche da mangiare" ti dirò che le persone di cui sopra non mi danno da mangiare. Al massimo riescono ad aggiungermi ore di lavoro inutile, perché per valutarle "inutili" devi comunque leggere le cavolate che scrivono.
      Riassunto conclusivo per i frettolosi: Non ce l'ho con le beauty blogger. Ce l'ho con quelle che scrivono cavolate giusto per avere i click sugli Adsense di Google e i prodotti gratis.

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    3. PS) le persone che a questa entry rispondono in maniera stizzita o desiderose di chiarire secondo me hanno la coda di paglia. :)

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    4. invece chi scrive un post scriptum senza informarsi su chi abbia risposto in maniera stizzita cosa fa?

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    5. Misato, non ho risposto in maniera stizzita. Se così ti è pervenuto mi dispiace. :)
      Chi risponde in maniera stizzita qua sei tu e allora mi chiedo se non rientri nella "coda di paglia", altrimenti forse non sentiresti la necessità di rispondere dato che ho espresso un concetto generico e non ho menzionato nessun blog in particolare. Ti pare? :)
      Poi su cosa dovrei informarmi? potresti essere una beauty blogger competente, una che scrive di tutt'altro genere o il presidente di un'importante industria cosmetica. Il mio commento non cambierebbe.

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  30. Sai che ti dico: mi piace questo post...e anche il tuo blog!
    ( e ti giuro...non sono ruffiana!) :-D

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  31. una parola: RIDO!!! e lo ripeto! rido rido rido. questo post è bellissimo, perchè vero. pure io sono finita -per errore- su un sedicente blog di make up, e l'unico commento che sono riuscita a fare è stato un suggerimento, riguardante l'appello che la blogger di turno lanciava alle ditte di cosmetici, di: "cambiare il verbo 'che io recensioni' in 'che io recensisca' perchè non esiste voce del verbo recensionare, ma recensire". ovviamente il commento NON è stato pubblicato, ma la correzione è stata fatta :D bello essere utili, qualche volta

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  32. Iscritta! Se ti va passa a trovarmi sul mio blog!!

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  33. Semplicemente fantastica! Com'è che ti leggo solo adesso?
    Devo dire che non posso non essere d'accordo con te.
    Fermamente convinta dello spirito "caritatevole" delle aziende, farò harakiri con un mascara per punire la mia stoltezza! XD

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  34. Sono pienamente daccordo; mentre leggevo, riflettevo su quello che faccio io: nel mio "piccolissimo" (per riprendere il tuo "seguitissimo"), fino ad ora ho ricevuto pochi no e tanti si dalle aziende, forse perchè mi spendo bene per il mio blog in mnodo pulito? E' un ipotesi, non un vanto..in ogni caso cerco di fare tutto quello che tu dici e spero di non sembrare la "guru" di turno, perchè non mi sento tale e soprattutto perchè spero di non diventarlo mai.
    Grazie per aver scritto queste parole: non è usuale che a parlare in modo così schietto e "materno", sia chi risponde alle nostre email.

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  35. Credo di amarti!Grazie ho condiviso il tuo articolo!

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  36. "I casi come Chiara Ferragni e Clio sono praticamente unici (per fortuna, nel primo caso)" TOP!
    Ben dai credo di non rientrare nei casi irritanti, se non altro perché non molesto le aziende...
    Comunque amo profondamente questo post!

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  37. Adorazione assoluta!!! Io ho un blog, si.. ma non mando mail minatorie alle aziende :)
    Magnifica!!!

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  38. ma farsi un pò di fatti propri...... no
    Ma perchè non lasciate campare la gente, ma nemmeno nel mondo virtuale ci si può fare i ..... propri.....
    mi sa che le poveracce (si scrive così) sono ben altre, tipo quelle che perdono una giornata intera per scrivere un post del cavolo....

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  39. Complimenti per l'articolo !
    Non sarei riuscito ad argomentare meglio le perplessità in merito alle dozzine di richieste di "collaborazione" che ci arrivano ogni giorno !
    Fare le blogger, come per qualsiasi altra occupazione, richiede criterio, tecnica, basi di SEO e molte altre capacità...
    Poi, se volete continuare a richiedere "collaborazioni" per i vostri blog pieni di cuoricini e stelline, solo perchè pubblicate una foto... beh, allora non avete capito un bel nulla!
    Studiate SEO, Grafica, Marketing, Social Marketing prima di aprire un blog, cosi capirete a quanto servono i vostri simpaticissimi cuoricini in homepage...

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  40. Per la cronaca la tipa che deridete della farina di "sceci" riceve vagonate di cosmetici eco bio gratis, quindi come vedete non serve parlare bene l'italiano e l'inglese, quasi tutte le youtuber che ascolto non sanno pronunciare la parola "palette" eppure hanno un sacco di visualizzazioni e make up gratis, idem le ragazze che fanno le recensioni in pigiama e struccate con lo sfondo pieno di scatoloni ricevono prodotti gratis, quindi non è vero che le aziende cercano una determinata "immagine" e forma altrimenti perchè una nota blogger over 40 e grassa riesce a ricevere vagonate di prodotti dai cosmetici alle candele nonchè profumi di tutti i marchi più famosi del lusso ?
    Non faccio nomi non mi piace ma se vi fate un giro su you tube noterete che non è proprio come dite voi, le aziende a volte mandano a caso, ho saputo anche che ci sono ragazze che si rivendono i cosmetici ed altre che parlano con l'accento di un pastore sardo eppure riscuotono grandi consensi come mai? Il marketing è cambiato e se prima le aziende investivano in testimonial famosi cosa che fanno anche ora ( parlo dei brand molto grandi e famosi), mandare make up alle blogger e youtuber ormai è un costo fisso e sanno già che molte non faranno la recensione o non scriveranno come vogliono loro ma è compreso nel budget l'eventuale perdita, un po' come i volantini che non finiranno tutti in mano ai potenziali acquirenti. Altre aziende fanno dei contratti e dicono già cosa devono dire in video o scrivere prima di pubblicare il video devono mandarlo all'ufficio marketing per essere approvato ed ovviamente la recensione deve essere ultrapositiva. Per la cronaca anche un brand low cost come Kiko che non fa pubblicità sulle riviste manda make up, lascio a voi le dovute considerazioni

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  41. Bene, sono nuova nel settore ma me l'aspettavo già e d'altronde va bene così: se voglio un prodotto cerco di comprarlo (magari mettendo da parte per quelli più costosi, se posso) e se qualche ditta manda qualcosa, perchè no? Basta avere la possibilità di dire la propria opinione senza vincoli!

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  42. Mi sono imbattuta in questo post per caso perché ogni tanto mi piace leggere cosa si pensa delle beauty blogger.
    Il tuo post dice tante tristi verità, se posso dirlo dal 2012 ad oggi le cose sono parzialmente cambiate, nel senso che le blogger considerate serie ed affidabili condannano duramente i comportamenti che descrivi tu.
    Che ne dici di una nota integrativa dove si dice cosa è cambiato in 4 anni e cosa è rimasto uguale? :-)

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