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lunedì 22 agosto 2011

Ho un certo prurito...


...alle mani.
Già, perché vorrei taaanto avere di fronte l'ennesimo idiota pubblicitario ideatore della campagna tv del Tantum Rosa per farmi passare questo fastidio. A schiaffoni lo prenderei.

Dopo anni passati a combattere le donne rotanti della Lines, con Luciana Littizzetto come portavoce della campagna "Le donne con le mestruazioni sono normali", di cui abbiamo un esempio:



Dopo avere spiegato a delle amiche (anche giovani) che ci SI PUÒ lavare i capelli in quei giorni, ecco l'ennesimo esempio di pubblicità-regresso, evidentemente partorita da un uomo che la Gigia non l'ha mai vista.

Prima di tutto si diffonde un messaggio sbagliato, cioè che il prurito sia IL problema, mentre invece il prurito è un sintomo, e se si cura quello si ignora la causa vera (inserire batterio-infezione-malattia vaginale a caso, secondo esperienza). Le case farmaceutiche dovrebbero essere obbligate a evidenziare (ma non nell’ultimo secondo dello spot) che si tratta di palliativi. Ascoltate una scema, non cercate la via più facile e andate dalla Gina.

Documentandomi su internet, ho trovato questa notizia che ha dell’incredibile:

Si può dichiarare che siamo in presenza di pubblicità ingannevole (e di donne stupide)?

Se mancassero argomenti a sostegno della stupidità della pubblicità, posso anche integrare:

Primo, le donne accampano un sacco di scuse per il ritardo, ma questa non è sostenibile.
Se ti prude, te la gratti mentre vai all’appuntamento, semplice.

Secondo, e questo lo dico per tutti gli uomini, le donne non dicono “ho un certo prurito…”.
Garantito al 100%.
Le donne si dividono in due tipi: quelle che non ne parlano per niente e soffrono in silenzio, povere, perché è la prima volta (alla seconda già le cose cambiano), perché hanno amiche/colleghe musone con cui non parlano di tutto, perché sono iper-pudiche…poi un giorno non riescono nemmeno a indossare la biancheria intima e forse si fanno due domande.

Il secondo tipo è quello che ne parla a profusione. Io e la mia cricca di stronze, che spero venga in supporto a commentare, ne abbiamo fatto una ragione di vita dei nostri pranzi. Siamo riuscite a parlare di Gina, Candy & Co. per ore intere, in mezzo ai camionisti, in ristoranti per bene, davanti a colleghi uomini...le cui facce ovviamente si crepavano in maniera proporzionale al dettaglio delle descrizioni.
Lo facciamo senza sussurrare, senza vergognarci, senza minimizzare i sintomi delle piccole e grandi sfighe che ci hanno colpito. Abbiamo testato e valutato tutti i rimedi possibili, dall’omeopatia alla asportazione chirurgica (che non esiste, lo dico per il pubblicitario di cui sopra). Se ne parla, ci si confronta, e poi si va dalla Gina, lo ripeto.

Terzo, ne abbiamo piene le palle di questi spot in pausa cena, mentre la forchetta si avvicina alla bocca, con il nonno accanto, che almeno è sordo, tuo padre che vorrebbe esserlo e tuo nipote che chiede cos'è il PURRITO INFIMO.
Chi glielo spiega adesso?

10 commenti:

  1. Arresto immediato per l'ideatore dello spot e per lo stilista che ha disegnato quel terrificante vestitino di raso rosa-barbie.
    Arresto immediato per la madre e la figlia che parlano di prurito intimo con aria complice-confidente, anche a me alle tua età prudeva poi è arrivato tuo padre e ha perso la sensibilità.
    Arresto immediato per quella che le prude in ufficio e non può passare da casa a sciacquarla.
    Consiglio la lettura di quel fantastico libro che si intitola "monologhi della vagina". Se potesse parlare non lo chiamerebbe prurito intimo.

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  2. Non bastano le svariate superstizioni circolanti sulle mestruazioni, ci si mettono pure i pubblicitari idioti. Perchè sono sicuramente maschi, dai. Se per caso sono donne, sono da chiudere immediatamente alla neuro e buttar via la chiave...

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  3. io glielo farei spiegare a quei cretini di pubblicitari...

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  4. Ad un certo punto nello spot è comparsa una pop up 'NON BERE'. Ho pensato 'maddai, qualcuno ha bevuto il tantum rosa?' e poi 'bhè però in effetti, il tantum verde si è sempre assunto per via orale (BOCCASANAAAAA?) quindi posto che una donna con un fastidioso prurito intimo si concentra solo su quello e non su altro, può essere che l'abbiano bevuto'.

    Cmq adesso c'è anche lo spray. Eccerto, perchè se ti prude perchè c'hai la peste bubbonica lo spray ROSA WAY ti risolve tutto. Ma non è da spruzzarselo in bocca mi raccomando.

    Cmq sul fatto che io parli della mia vagina e dei problemi della stessa potrei aprire un (altro) blog.

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  5. il commento di mia mamma è stato: ma per gli uomini che se lo grattano di continuo, non lo fanno lo spray???

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  6. Mammamia che pubblicità orrenda. Crea un'immagine troppo scema della donna. A parte la mia personale antipatia verso il fatto che ogni prodotto da donna deve essere chiamato "rosa-qua-e-là" (mica ogni dopobarba si chiama qualcosa con "blu"!), quandomai avete sentito una donna che dice: scusate ho un prurito...? Ma dai.
    Poi sì quella che le prude in ufficio e si lamenta che non può "passare da casa"?? Io ho lavorato come animatrice con 39 di febbre ad agosto e tu devi andare a casa per grattartela? Ma sparati.
    Il mio fidanzato ha commentato così: ma voi se vi prude fate addirittura ritardo? Grattatevi per strada come facciamo noi no?
    No comment.

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  7. Secondo me l'ha scritta un autore di Colorado o roba simile..Ma tanto più odiosa a mio parere è la pubblicità dei cereali dove la tipa si ricopre di pellicola trasparente pur essendo una sventola da paura. W la tv!

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  8. Adoro l'incipit del tuo blog, una rivisitazione di Totò che mi rispecchia parecchio.

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