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venerdì 8 marzo 2013

Non c'è un cazzo da festeggiare

Scusate l'espressione da educanda, ma sono di cattivo umore in questo periodo, e la festa di oggi m'è presa male. In generale, odio le feste comandate. Non quelle religiose, ma quelle dove mi si comanda di comprare o di fare qualcosa, e dietro c'è una fregatura. Tipo i prezzi dei fiori che aumentano vertiginosamente, tipo i menù pre-confezionati nei ristoranti a prezzi da ridere (per non piangere), tipo le camere d'albergo introvabili e cose del genere.
Il Cavaliere Impavido non è esattamente l'uomo più romantico e pieno di sorprese che conosca, ma diciamo che se mi vuole portare fuori a cena, non sta ad aspettare una data di calendario. E io lo amo anche per questo.

Non sono sempre stata così, ovviamente da adolescente anche i Baci Perugina a San Valentino mi commuovevano. Poi sono cambiata, cresciuta, invecchiata, fate voi, ma adesso anche fare i regali a Natale mi disturba. Perché mi piace fare i regali ai miei amici, ma vorrei essere più organizzata e farli quando vorrei, nonquando me lo dice il mercato.

La ragione della festa della donna è il ricordo di un evento drammatico e importante, ma vedere i cosiddetti "vu'cumprà" che tappezzano Milano di mimosa mi manda in bestia.
La notizia, poi, che ha mandato defintitivamente in acido la festa è stata questa, sull'Huffingotnpost.it di ieri:



E non c'è niente da festeggiare, se nel mondo vali meno di una mucca.

Restiamo più vicini al nostro continente, da reset.it:



Non c'è niente da festeggiare, se per contrastare il dissenso politico c'è sempre un'arma in più se sei una donna.

E non parliamo del cosiddetto mondo occidentale, da corriere.it



Non c'è niente da festeggiare, se una donna che ce l'ha fatta ci fa fare 10 passi indietro.
Non c'era davvero un'altra soluzione possibile?
Nelle aziende in cui ho lavorato (e parliamo di grosse aziende) in 4 casi su 5 c'era solo una donna in consiglio di amministrazione. E sapete che ruolo aveva? Direttrice delle Risorse Umane. Sì, è sempre una donna quella che non assume le donne perché sono una rottura di palle da gestire.

E nella gloriosa Europa, da corriere.it:


Non c'è niente da festeggiare, se siamo lavoratori di serie B.
Io non mi capacito nemmeno che in un mondo civile bisogni introdurre una legge per obbligare ad assumerci o farci entrare nei CdA.

E non c'è niente da festeggiare se per farci gli auguri, il sito di uno dei principali quotidiani nazionali, quello che si frega di essere il più autorevole,  ci dedica una gallery in homepage di papà sexy. Ma infilatevela nel culo!

Se qualcuno volesse festeggiarci, invece di comprare questa sera un mazzolino di mimosa (che per inciso FA CAGARE AL 50% DELLE DONNE, ma anche qui nessuno ci ascolta) mentre siete di corsa verso casa e vi siete dimenticati, cominciate a pensare a un mondo dove la divisione donna/uomo non è penalizzante per uno dei due, dove non esistono cose che devono fare solo le donne "perché sono donne",  dove quando una donna è incazzata non è per il ciclo ma perché è circondata da coglioni (inclusi voi), a un mondo dove fare figli non è un delitto (io mi chiedo come le aziende pensino che il mondo possa continuare), dove non si licenzia e poi si corre ai ripari (vedi McKinsey&Company, una società di consulenza famosa, tra l'altro, per garantire come benefit ai propri dipendenti l'avvocato divorzista, che ora cerca di riassumere donne con figli precedentemente invitate a starsene a casa)...

Se voleste proprio spendere dei soldi, la fondazione Pangea da anni sostiene le donne di tutto il mondo, non solo difendenole, ma offrendo anche istruzione e sostegno economico per sviluppare piccoli progetti imprenditoriali.

E, infine, i miei auguri personali vanno a Bambarrà, la vera icona di questa festa, una donna che ce la sta facendo nonostante tutto.


19 commenti:

  1. sono d'accordo su ogni singola parola. Ho scritto un post meno incazzato ma sulle stessa riga pure io (tra l'altro volevo mettere lo stesso tu titolo ma mi è mancata la sfrontatezza!)

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  2. "Io non mi capacito nemmeno che in un mondo civile bisogni introdurre una legge per obbligare ad assumerci o farci entrare nei CdA.
    "Se qualcuno volesse festeggiarci, (..) cominciate a pensare a un mondo dove (..)fare figli non è un delitto (io mi chiedo come le aziende pensino che il mondo possa continuare)"
    BRAVA!
    IO TI ADORO
    la tua discepola

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  3. Io non mi commuovo davanti alle mimose che, per inciso, mi fanno starnutire. Ma il tuo augurio mi ha commossa. Grazie.

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  4. 'cominciate a pensare a un mondo dove la divisione donna/uomo non è penalizzante per uno dei due'

    Esatto! Il fatto che ci siano differenze tra i sessi non significa che sia giusto usarle come scusa per un trattamento di disparità che affossa le donne con stipendi più bassi e la paura di perdere il lavoro se incinta, 'tanto hai il compagno che ti mantiene'... Seriamente, quando sento questi discorsi pare di vivere ancora negli anni 50 dove il lavoro di una donna è un optional -.-

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  5. "Io non mi capacito nemmeno che in un mondo civile bisogni introdurre una legge per obbligare ad assumerci o farci entrare nei CdA". Condivido tutto, dalla prima all'ultima parola! Il fatto che vengano istituite delle leggi prevede, intrinsecamente, che l'idea della donna come lavoratore di serie B sia ovvia e scontata. Complimenti per il pezzo!

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  6. ecco, in modo più "colorito" ma hai espresso ciò che intendevo nel mio post! :-D

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  7. A quanto pare ho sempre una parola più volgare per tutti

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  8. BRAVA!!
    E' la prima volta che passo di qui e dopo aver letto questo post ci passerò di nuovo!

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  9. "dove quando una donna è incazzata non è per il ciclo ma perché è circondata da coglioni"

    -sante parole!!

    Quando é incazzato un uomo nessuno dice che é perché sta perdendo i capelli. Mentre se ci incazziamo noi - anche giustamente - allora é perché é "quella" settimana. MI FA IMBESTIALIRE.

    Stupendo post - concordo con tutto!

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  10. Bello. Ed è ora di pensarci davvero a come stiamo messe. Davvero, però.

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  11. hai ragione. Nel mio blog ho scritto un post al vetriolo per questa festa pure io. Non la sopporto, e non sopporto come veniamo trattate.

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  12. non ho nulla da festeggiare...
    il mio aver mangiato una pizza con le mie amiche non determina alcunché, però sono dell'idea che il solo fatto di avere una vagina non vada affatto trascurato, ma elogiato ogni dì!

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  13. Non c'è nulla da aggiungere, hai detto tutto e nel giusto tono! Mi riconosco in ogni singola parola. Brava!!

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  14. hai detto tutto bene, parolacce incluse che forse se ci pensi ne devi pure mettere di più

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  15. Concordo, ovviamente. Soprattutto dal punto di vista lavorativo...e considerando che nella nostra cara Italia siamo ancora molto (e te pareva) indietro su questo fronte (e non solo su questo)non mi rimane che commentare dicendo, appunto, che è assurdo nel 2013 dover ancora subire una tale disparità tra uomo e donna. Poi ci si chiede perchè non esiste una festa dell'uomo...e che bisogno c'è, loro festeggiano tutto l'anno. Specie quelli che ai colloqui di lavoro ti chiedono con fare perfido e indagatore "Ma LEI è f-i-d-a-n-z-a-t-a?e che intenzioni ha?no perchè l'azienda IN QUESTO MOEMNTO non si può permettere una persona che progetti una famiglia, LEI mi CAPISCE,no?"....certo che la capisco.Ovvio.Ma andate a farvi fottere,tutti.E nella prossima vita vi auguro di nascere donne.tiè.

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  16. BRAVA!!! http://arancemorte.blogspot.it/2013/03/lutilita-della-mimosa.html

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  17. Tante riflessioni, brava.

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